1. Viaggio di classe
I risultati dell’Osservatorio sul Turismo Scolastico del Centro Studi TCI
A.S. 2011/2012
2. L’Osservatorio TCI sul Turismo Scolastico
Perché?
L’idea di costituire un Osservatorio sul Turismo Scolastico nasce nel 2007
da un’esigenza del Centro Studi in relazione a:
La constatazione che si tratta di un segmento poco studiato dalle
fonti ufficiali ma che permea profondamente da molti anni la società
italiana.
La nascita del concorso “Classe turistica” che ha rinnovato un
presidio storico del Touring, per il quale l’Osservatorio sul Turismo
Scolastico costituisce un supporto informativo-scientifico.
A chi si rivolge?
Due sono i target della ricerca: gli insegnanti accompagnatori e gli studenti
degli istituti superiori di secondo grado italiani invitati a rispondere a un
questionario on line.
Dall’a.s. 2011/2012 l’Osservatorio monitora anche i viaggi delle scuole
superiori di primo grado
3. 1. Quanto vale il turismo scolastico?
ISTITUTI SUPERIORI DI SECONDO GRADO
Nell’A.S. 2011/2012 il TCI stima che siano partiti oltre 930mila studenti (+24%
rispetto all’A.S. precedente segnato da forme di “sciopero della gita” contro la
Riforma Gelmini), ovvero oltre un terzo della popolazione studentesca totale
(2,7 milioni – Fonte: Annuario statistico italiano ISTAT, 2011).
In lieve aumento il costo medio del pacchetto (288€; +1,4%) rispetto al
precedente anno scolastico e un fatturato complessivo stimato di 270 mln di
euro (+25% sull’A.S. precedente).
4. 1. Quanto vale il turismo scolastico?
ISTITUTI SUPERIORI DI PRIMO GRADO
Per le scuole superiori di primo grado la stima degli studenti in viaggio
nell’A.S. 2011/2012 sfiora le 680mila unità su una popolazione studentesca
totale di 1,8 milioni (Fonte: Annuario statistico italiano ISTAT, 2011).
Il costo medio del pacchetto si aggira sui 200 euro – molto più basso rispetto a
quello delle superiori trattandosi di viaggi generalmente più brevi e a corto-
medio raggio – per un fatturato totale stimato per l’A.S. 2011/2012 di circa 135
mln di euro.
5. 2. La scelta della meta
Per le superiori di secondo grado si conferma la progressiva
internazionalizzazione dei viaggi: sempre più scuole preferiscono destinazioni
straniere (55,4%) rispetto a quelle italiane (44,6%). Le mete estere più ambite si
confermano Praga, Barcellona e Berlino. Le destinazioni italiane preferite sono
Roma, Firenze e Venezia.
Inversa la tendenza per le superiori di primo grado, dove si riscontra una netta
preferenza per le mete italiane (88,5%) rispetto a quelle straniere (11,5%). La
forte frammentazione delle destinazioni scelte mette in luce il breve-medio
raggio delle gite.
100%
90%
80%
44,6%
70%
60%
88,5% Italia
50%
40%
30%
Estero
55,4%
20%
10%
11,5%
0%
Superiori di secondo grado Superiori di primo grado
6. 3. Il soggiorno: durata e strutture scelte
Per le scuole superiori di secondo grado la durata media della gita è di 4,8
giorni per i viaggi all’estero e di 2,8 per quelli in Italia, in linea con gli anni
precedenti. Le strutture ricettive più utilizzate sono gli hotel (quasi l’80%), pur
in presenza di opzioni di nicchia come soggiorni in famiglia (6%) e ostelli (6%).
Per quanto riguarda le scuole superiori di primo grado la durata media è di 4,2
giorni per le gite all’estero e di 2,5 giorni per quelle effettuate in Italia. Il peso
dell’hotel come struttura di pernottamento è preponderante (oltre l’80%),
probabilmente in ragione del maggiore controllo e sicurezza garantiti da
soluzioni tradizionali.
7. 4. Il tipo di gita
I viaggi degli studenti degli istituti
superiori di secondo grado sono
tradizionalmente all’insegna
dell’approfondimento di arte e storia
(82,7%), ma in crescita è anche la
tendenza a sfruttare la gita come
occasione di conoscenza delle
culture straniere (28,4%), spesso
nella forma di un “soggiorno in
famiglia” per rendere più efficace la
full immersion linguistica.
Per le superiori di primo grado l’item
“approfondimento di arte e storia”
(54,8%) connota la maggior parte dei
viaggi scolastici, ma non mancano
gite con una spiccata finalità
conoscitiva dell’ambiente e delle aree
protette (25,3%).
8. 5. Partenze: come e quando
Per le superiori il pullman resta il mezzo più utilizzato (55%), segue l’aereo
(26,7%), soprattutto per recarsi all’estero. In crescita il treno (12,1%, più del
doppio rispetto all’A.S. passato). Per i periodi di partenza, si registra una
progressiva destagionalizzazione, con marzo e aprile che pesano per il 67,5%
sul totale rispetto al 74% dell’anno precedente.
Per le medie la preferenza del pullman è netta (80%), mentre l’aereo ha un ruolo
residuale (11%), in linea con la prevalenza di spostamenti di breve-medio
raggio. Marcata è la tendenza a posticipare le partenze verso la fine dell’A.S. Il
38,8% delle gite si effettuano ad aprile e il 31,7% a maggio.
45,0%
40,0% 38,8%
38,0%
35,0%
31,7%
30,0% 29,5%
25,0%
20,0%
15,0% 13,7% 13,8%
10,0%
7,2%
5,0% 5,0% 3,9%
2,6%
2,2% 2,2% 2,9%
2,0%
1,6% 0,7% 1,0% 1,4% 1,4%
0,0% 0,3%
settembre ottobre novembre dicembre gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno
Superiori di secondo grado Superiori di primo grado
9. 6. Il giudizio degli insegnanti
I giudizi espressi dagli
insegnanti in merito ai viaggi
scolastici sono tutto sommato
positivi.
Secondo quelli delle superiori
ciò che lascia più perplessi (in
una scala da 1=per niente
soddisfacente a
5=pienamente soddisfacente)
è la qualità dei pasti (3,7).
Per i docenti delle medie,
invece, gli aspetti più critici
sono il raggiungimento delle
finalità didattiche (3,9) e il
rapporto complessivo
qualità/prezzo (3,7) del
viaggio.
10. 7. Cosa significa la gita per gli studenti
Fondamentalmente la gita è percepita da oltre un terzo degli studenti
intervistati come momento di divertimento (40,4% degli studenti delle superiori
e 37% di quelli delle medie) e, in seconda battuta, come occasione per
conoscere e imparare (28,2% degli studenti delle superiori e 32,6% di quelli
delle medie).
100%
90%
80% 40,4% 37,0% Divertirsi
70% Conoscere, imparare
60%
Prendersi una pausa dalle
50%
28,2% 32,6% lezioni
40% Fare un'esperienza lontano
30% dalla famiglia
13,5% 6,5% Altro
20% 10,9%
10% 12,2%
13,0%
5,8%
0%
Scuole superiori di Scuole superiori di
secondo grado primo grado
11. 8. Le ragioni della rinuncia alla gita
Gli studenti delle scuole superiori tendono a partecipare in misura più
contenuta rispetto a quelli delle medie alla gita scolastica.
La prima motivazione per la mancata partenza è imputabile prevalentemente
alla scelta delle scuole che non hanno programmato viaggi (42% nel caso delle
superiori e 22% in quello delle medie).
100%
90% 22,2%
La mia scuola non ha
80% 42,4% programmato gite
Altro
70%
27,8% La mia classe non ha trovato un
60%
insegnante disponibile
50% La gita era troppo cara
24,2% 11,1%
40% Ero ammalato
11,1%
30% Avevo altri impegni
18,2%
11,1%
20% Ero già stato nella destinazione
10% 7,6%
16,7%
3,0%
3,0%
0% 1,5%
Scuole superiori di Scuole superiori di primo
secondo grado grado
12. 9. La preparazione alla gita
La gran parte degli studenti intervistati ha dichiarato di essersi documentata
prima della gita (il 65,2% di quelli delle superiori e l’86,2% di quelli delle
medie).
La prima modalità per prepararsi sono le lezioni in classe (46% per le superiori
e 40% per le medie), seguita dalla navigazione su Internet (22,4% per le
superiori e ben 36% per le medie).
100%
90% Seguendo le lezioni
80% 40,0% in classe
45,9%
70% Navigando su
60% Internet
50% Parlando con gli
40% 22,4% 36,0% amici
30% Consultando guide
20% 18,8% turistiche
12,0%
10%
12,9% 12,0%
0%
Superiori di secondo Superiori di primo
grado grado
13. 10. Cosa piace della gita
Quali sono gli aspetti più
piacevoli della gita? Per tutti
gli studenti troviamo lo stare
con gli amici e la possibilità
di girare senza i professori
in un contesto nuovo.
I ragazzi delle superiori
sembrano più propensi a
sperimentare cibi e gusti
locali (90%) rispetto a quelli
delle medie (74%) e a parlare
le lingue straniere (84%
contro 67%), probabilmente
per le minori competenze
dei secondi.
Il soggiorno in famiglia, una
delle novità degli ultimi anni,
non pare un’opzione
particolarmente amata.
14. Conclusioni
L’Osservatorio sul turismo scolastico, con l’ampliamento dell’indagine anche
alle scuole superiori di primo grado, si conferma l’unico strumento in grado di
monitorare l’eterogeneo universo dei viaggi di istruzione.
Sono in totale più di 1,6 milioni i ragazzi andati in gita nell’A.S. 2011/2012 per
un fatturato di oltre 400 milioni di euro, dati che dovrebbero convincere
amministrazioni pubbliche e operatori a considerare seriamente il settore.
Il turismo scolastico non è un turismo di serie B, da sfruttare per riempire i
vuoti della bassa stagione e da considerare come “garantito” dall’esistenza
stesse delle scuole. Anche questo segmento è, infatti, fortemente soggetto alle
dinamiche sociali ed economiche (es. forme di protesta dello scorso anno, crisi
economica).
Priorità assoluta dell’offerta deve quindi essere una strategia che tenga conto
del cliente, con i suoi bisogni mutevoli nel tempo, e dei servizi offerti, con un
occhio attento a garantirne l’ottimale rapporto qualità/prezzo.