2. Le Olimpiadi
Nell’antica Grecia venivano celebrate
ogni quattro anni nel santuario di Zeus
a Olimpia.
Secondo la tradizione, la prima
Olimpiade fu bandita nel 776 a.C.,
anno che divenne per i Greci l’inizio di
uno dei loro sistemi di datazione.
3. Secondo il poeta greco Pindaro, si trattava in origine di giochi funebri in onore di Pelope, l’eroe
leggendario che diede il nome al Peloponneso e che lì era sepolto.
La storia è questa: Enomao, antico re dell’Elide , non voleva dare in sposa a nessuno la figlia Ippodamia,
perché un oracolo aveva profetizzato che il futuro genero l’avrebbe ucciso.
Enomao inventò un bel trucco: sfidava i pretendenti di Ippodamia in una corsa di carri, sapendo che comunque
avrebbe vinto lui, perchè i suoi cavalli, doni di Ares, erano divini e imbattibili. Già dodici pretendenti ci avevano
rimesso la testa, quando fu la volta di Pelope, che non solo si fecce donare i cavalli da Poseidone perché fossero
invincibili, ma per maggiore sicurezza corruppe l’auriga di Enomao, Mirtilo, che alterò i mozzi delle ruote del
cocchio del suo padrone, provocandone la morte in un incidente durante la gara.
4. Il mito ci insegna dunque sulle Olimpiadi qualcosa che forse non
immaginavamo: che si trattava di una gara in cui si doveva vincere a tutti i
costi. La famosa frase del barone Pierre De Coubertin, ideatore delle
Olimpiadi moderne, «L’importante non è vincere, ma partecipare» non
avrebbe avuto alcun senso per i greci: o si vinceva o si perdeva, tanto che
gli atleti, prima di scendere in campo, invocavano Zeus di concedere loro il
trionfo o la morte.
5. • In occasione delle
Olimpiadi era bandita una
«tregua sacra» fra le città
eventualmente in
conflitto, che permetteva
innanzitutto ad atleti e
spettatori di recarsi senza
pericolo sul luogo della
gara e favoriva un
regolare e pacifico
svolgimento di
competizioni e feste
6. • Le olimpiadi
comprendevano ben
tredici specialità sportive,
dieci per adulti e tre
riservate ai ragazzi tra i
dodici e diciott’anni. Il
primo giorno era dedicato
alla cerimonia di
apertura (come oggi), con
riti e sacrifici in onore di
ZEUS.
7. • L’ultimo giorno era
dedicato alla chiusura
dei giochi, con la
premiazione dei
vincitori, che venivano
incoronati con la
corona d’ulivo, e un
gran banchetto.
8. • I cinque giorni centrali erano
riservati alle gare, che si
svolgevano seguendo un ordine
tradizionale:
• Corsa dei carri
• Corsa dei cavalli montati dai
fantini
Le cinque specialità del Péntathlon:
• Lancio del disco
• Salto in lungo
• Lancio del giavellotto
• Corsa dei 200M
• Lotta
• Pugilato
• Pancrazio
IN CASO DI INCIDENTI MORTALI NON
ERANO PREVISTE PUNIZIONI.
9. Non mancava uno spazio
riservato alle donne:
• Una corsa in onore di
ERA cui partecipavano
le giovani nubili
Partecipavano soprattutto
le donne spartane perché
solo a Sparta le ragazze
partecipavano allo sport e
potevano mostrare il
corpo nudo
10. DIFFERENZE TRA IERI A OGGI
IERI
• Gare dei carri
• Gara dei cavalli
• Lancio del disco
• Salto in lungo
OGGI
• Palla canestro
• Calcio
• Atletica
• Lotta greco/romana