1-Il turismo: rapporto con le scienze sociali
2-I principali movimenti turistici
3-La promozione turistica
4- Breve storia del turismo
5-Vendere il prodotto turistico
6-Un'area del Piemonte a vocazione turistica
7-Stati Generali delle Langhe e del Roero
8-Ospitalità nei borghi
1. Prof.ssa Lucia Gangale
Rapporto con le Scienze Sociali – Il marketing turistico – Storia del turismo
– Esame di un’area del cuneese: Langhe e Roero – Dati e tabelle
2. Cosa c’entra con le scienze sociali?
C’entra perché:
L’esperto di scienze sociali opera
azioni di marketing. In pratica studia
come attirare i turisti e come soddisfa-
re le loro esigenze.
Si occupa della formazione di
operatori turistici (animatori, operatori
alberghieri, accompagnatori, agenti).
Effettua ricerche sugli effetti che
l’impatto turistico genera sull’ambiente
e sulla cultura locale.
Prof.ssa Lucia Gangale
3. I
Per svago
L balneare, montano,
agreste, sportivo,
culturale, città d’arte
T
Per studio
scambi culturali,
U vacanze studio,
Progetto Erasmus
R
I D’affari
lavoro, professioni,
S è legato alla mobilità
geografica e lavorativa
M
T. religioso
O pellegrinaggi a santuari
Assisi, Lourdes,
San Pietro, Pietrelcina
4. Promozione turistica
Chi la fa?
• Agenzie di incoming
• ATL (Azienda Turistica Locale)
• Uffici del Turismo di Comuni, Province, Regioni
• Assessorati al Turismo
• Agenzie di viaggio
• Strutture ricettive
• Associazioni o enti organizzatori di eventi, quali
manifestazioni culturali, sportive, enogastronomi-
che, fieristiche
Prof.ssa Lucia Gangale
5. I
L Anni ’50 – La gente in Italia inizia ad emigrare
oltremare. Sono viaggi della speranza, avventure
nel continente americano, alla ricerca di lavoro e
di fortuna. Il risultato è duplice: abbandono
dell’Italia senza ritorno; ritorno senza alcun
T risultato.
U Nascono le prime agenzie di viaggio.
R Anni ’70 – A seguito del boom economico, il
turismo comincia a diventare una esigenza
I diffusa tra persone della più diversa estrazione
economica, sociale, culturale.
S Si intensifica l’attività delle società di
navigazione, aeree, marittime, ferroviarie, delle
M catene alberghiere.
O XXI secolo – L’intera “vecchia Europa” registra
un’inversione di tendenza: da paese di
emigrazione a terra di immigrazione.
6. I
La prima metà del Novecento, in
L particolare dopo le due guerre
mondiali, è caratterizzata da gravi
ristrettezze economiche in tutta
Europa. Molti sono costretti ad
T emigrare, per necessità.
U Bisognava seguire una lunga trafila
burocratica: formalità doganali da
R espletare, ottenimento del visto
consolare e del passaporto.
I
Per acquistare il biglietto molti erano costretti a vendere qualche
S appezzamento di terreno, oppure a ricorrere al prestito di parenti e amici.
Le “terre promesse” da raggiungere erano rappresentate soprattutto dalle
M Americhe e dall’Australia.
Le visite mediche a cui era indispensabile sottoporsi rappresentavano la
O prima grande umiliazione: sembrava di venir scrutati come animali alla
fiera del bestiame. Si partiva indistintamente da tutte le zone d’Italia.
7. I
Negli anni Cinquanta nascono le
L prime agenzie di viaggio, il cui
scopo è quello di fare da
accompagnamento degli aspiranti
emigranti nel disbrigo di tutte le
T complicate pratiche migratorie.
U Si partiva con la nave. Le vecchie
compagnie di navigazione stipava-
R no i passeggeri in enormi camerate
che arrivavano fino a 24 posti
I letto. Queste furono poi sostituite
da navi sempre più moderne,
S sicure e confortevoli.
M
O
8. I
L
T
U
R
I
S
M
O
Il primo aereo Torino Roma
che dava vita all’ALITALIA
9. I
L
Agenti e
rappresentanti
di viaggi
T
U
Negli anni ’60, le agenzie di viaggio più intraprendenti adottano una
nuova strategia. Per dirigere i flussi di persone verso di loro, si
R servono di una figura esterna all’agenzia: il rappresentante di
emigrazione.
I
Si trattava di dipendenti pubblici, liberi professionisti o piccoli
imprenditori: tutte persone a cui, per reputazione e professionalità,
S era facile che la gente si rivolgesse per la risoluzione di un problema.
M Gli operatori delle agenzie instauravano in genere questi rapporti nei
giorni festivi, quando questi personaggi non erano impegnati al
lavoro. C’erano agenti di viaggio che si sobbarcavano lunghe
O trasferte per incontrare i rappresentanti di viaggi.
10. I
L
Il trasporto
aereo
T
Il 5 maggio 1947, quando il FIAT
U G-12 Alcionea, pilotato da
Virginio Reinero, partì da Torino
R alla volta di Roma, nacque
Alitalia.
I
Negli anni Settanta e Ottanta l’industria aerea registrò
una notevole crescita, sia in termini di passeggeri che di
S
fatturato. Si aprì l’era del “nuovo turismo”.
M
O
11. I
L
Alcune date da ricordare
T 1982 – Il governo italiano attua un piano di
incentivazione per il turismo attraverso finanziamenti
U all’Enit, per rilanciare l’immagine italiana all’estero. Sono
anni in cui si afferma un nuovo modo di viaggiare per
R mare: la crociera. Principale interprete di questa novità è
la Costa Crociere.
I
S 1983 – La legge Signoriello assicura tutela giuridica alle
agenzie di viaggio in regola con i requisiti richiesti,
M escludendo le organizzazioni abusive.
O
12. I
L
Alcune date da
ricordare
T 11 settembre 2001 – L’attacco
alle Torri Gemelle di New York.
U Sembra che il terrorismo voglia
colpire le fondamenta stesse
R della libertà di muoversi e di
viaggiare. Il turismo paga uno
I scotto pesantissimo, la crisi
investe le più grandi compagnie.
S I tour operator si trovano a
dover fronteggiare la paura dei
M viaggiatori
O
13. I
L Alcune date da
ricordare
L’immigrazione
T
L’Italia, al pari di altri Paesi europei, è oggi terra di
U immigrazione: dall’Asia, dall’Africa, dall’Albania, dalla
Romania… I problemi che si propongono a questi
R immigrati sono gli stessi di cinquanta anni fa: la necessità
di costruire una vita, una famiglia, un futuro. La legge
I Bossi-Fini ha introdotto il criterio della regolarizzazione
per gli immigrati che vogliano operare sul territorio
S nazionale.
M
O
15. I
L Posso fare turismo senza struttura ricettiva
Non posso fare struttura ricettiva se non c’è turismo
Anche chi si sposta per lavoro fa turismo
T E’ senza senso la distinzione tra turista ed escursionista
U Il concetto di vacanza è cambiato, oggi è self made, perché
pago in base a quello che mi dice il computer e non vado più
in agenzia
R
I
S
M
O
16. I
L
Le Borse del Turismo
La maggior parte delle vendite turistiche si fanno nelle
T
Borse.
U Il turismo è un prodotto che, come qualsiasi prodotto,
ha la sua ragione di esistere. Come tutti i prodotti ha
R una fase embrionale, una curva di sviluppo e un
declino.
I
S
M
O
17. I
L
La BIT di Milano
La Borsa Internazionale del Turismo di Milano è la più
T grande esposizione del prodotto turistico italiano. Il prodotto
turistico si vende maggiormente qui. Non c’è altra
U esposizione al mondo che venda il prodotto come qua.
R I numeri della Borsa
I -5000 espositori
- 100.000 visitatori professionali
S -Oltre 46mila viaggiatori provenienti da 120 Paesi
M
O
18. I
L
Le agenzie del Piemonte operanti nel turismo
Montagne Doc
T
Angheronghero
U ATL Cuneo
Asti Tourism
R
Alesala
I
Distretto Turistico dei Laghi
S ATL Langhe e Roero
M
O
19. I
L
T
U Un’area del Piemonte
R
Langhe e Roero
I
S
M
O
20. I
STATI GENERALI DEL TURISMO
L
NELLE LANGHE E NEL ROERO
T
U
R
I
S
M
13-14-15 dicembre 2006 – Teatro Sociale di Alba
O
21. I
STATI GENERALI DEL TURISMO
L
NELLE LANGHE E NEL ROERO
T Gli Stati Generali hanno rappresentato il primo ed importante
momento di confronto sulla realtà del turismo nella zona delle
U Langhe e del Roero, che nel 2006 ha fatto registrare un incremento
senza precedenti.
R La ricetta è costituita da enogastronomia, paesaggio e cultura.
Dopo il colosso Ferrero, il sistema turistico con tutta la sua filiera è
I la seconda industria del territorio.
S
Nel 2006 in tutta la zona si registrano 3446 posti letto negli alberghi
M e 4345 in strutture extralberghiere. Intorno al tartufo ruota un giro
d’affari di 60 milioni di euro. Il prodotto trova collocazione anche nei
O mercati parigini.
22. I
Fiera del Tartufo 2006 - Alba
L
T
U
R
Gazzetta d’Alba, 12 dicembre 2006
I
S
M
Inaugurazione della Fiera. Da sinistra: Carluccio Sangalli, presidente
O Confcommercio, Giuliana Manica, assessore regionale, Alberto Cirio,
presidente dell’Ente fiera Tartufo bianco di Alba. Dietro il sindaco di Alba
Giuseppe Rossetto e l’assessore provinciale Giovanni Negro.
23. I TURISMO, SECONDA INDUSTRIA ALBESE
STATI GENERALI DEL TURISMO NELLE LANGHE E NEL ROERO
L
T
U
R
I
S
M
O
La Stampa, sabato 16 dicembre 2006
24. I STATI GENERALI DEL TURISMO
L
NELLE LANGHE E NEL ROERO
Punti di forza e debolezza dell’offerta turistica in Langa
T
Punti di forza
U Differenziazione dell’offerta turistica
Prolungamento degli arrivi
R Mete non solo enogastronomiche ma naturalistiche, d’arte e
congressuali
I Cresce il mercato del turismo organizzato
S Punti di debolezza
Turismo giovane,con una crescita rapida e non omogenea
M Troppe differenze nell’accoglienza
Manca una cultura di base
O Manca una promozione integrata
Difficoltà nei collegamenti, aerei e terrestri
26. Ospitalità nei borghi
I
L Il progetto “Ospitalità nei borghi” è stato finanziato dalla Regione
Piemonte per 70.000 euro. Ne beneficiano i comuni di:
> Neive (capofila)
T > Orta San Giulio
> Mombaldone
U > Candelo
> Volpedo
> Vogogna
R
I Si intende realizzare un’offerta turistica con un pacchetto di itinerari
culturali ed enogastronomici fra tutti questi paesi.
S
luciagangale.blogspot.com
M
gangalephoto.wordpress.com
O
Prof.ssa Lucia Gangale