SlideShare une entreprise Scribd logo
1  sur  29
LIQUIDITY COVERAGE RATIO
LCR – RISK MANAGEMENT
Alessandro Lo Martire
2015
∙ INTRODUZIONE
AGENDA
∙ LCR
∙ MODALITÀ OPERATIVE
∙ CONTROLLO E MONITORAGGIO
∙ CONCLUSIONI
∙ APPENDICE A
INTRODUZIONE
Durante la crisi finanziaria del 2007, nonostante avessero adeguati livelli di patrimonializzazione,
molte banche ebbero problemi di liquidità.
 Introduzione dell’indicatore LCR con i seguenti obiettivi:
OBIETTIVI
FONTI NORMATIVE
 Basilea 3 – Il Liquidity Coverage Ratio e gli strumenti di monitoraggio del rischio di liquidità,
Gennaio 2013
 Principles for Sound Liquidity Risk Management and Supervision, Settembre 2008
 Aumentare la resilienza a breve termine del profilo di rischio di liquidità;
 Garantire un livello adeguato di attività liquide non vincolate HQLA (High Quality Liquid
Assets), prontamente convertibili per soddisfare il fabbisogno di liquidità nell’arco di 30 giorni
in uno scenario di stress;
 Aumentare la capacità delle banche di assorbire gli shock derivanti da tensioni finanziarie ed
economiche.
LCR – DEFINIZIONE DELL’INDICE
Stock di HQLA
Il numeratore dell’LCR è costituito dallo “stock di HQLA” (High Quality Liquid Assets). In base al requisito, le banche
devono detenere HQLA non vincolate in quantità tale da coprire il totale dei deflussi di cassa netti per un periodo di 30
giorni nello scenario di stress prescritto. Per essere classificate come “HQLA”, le attività devono essere facilmente
liquidabili sui mercati anche in periodi di tensione e, idealmente, stanziabili presso una banca centrale.
Totale dei deflussi di cassa netti
Il denominatore è definito come totale dei deflussi di cassa attesi al netto del totale degli afflussi di cassa attesi nell’arco
dei 30 giorni di calendario successivi nello scenario di stress specificato. Il totale dei deflussi di cassa attesi è calcolato
moltiplicando i saldi in essere delle varie categorie di passività e impegni fuori bilancio per i tassi ai quali ci si attende il
loro prelievo o utilizzo. Il totale degli afflussi di cassa attesi è ottenuto moltiplicando i saldi in essere delle varie categorie
di crediti contrattuali per i tassi ai quali ci si attende che affluiscano nello scenario in esame, fino a un massimo del 75%
del totale dei deflussi di cassa attesi.
LCR
HQLA - CARATTERISTICHE
Le attività sono considerate liquide e di elevata qualità se possono essere convertite in
contanti in modo facile e immediato con una perdita di valore modesta o nulla. La liquidità
di un’attività dipende dallo scenario di stress sottostante, dal volume da smobilizzare
e dall’arco temporale considerato.
CARATTERISTICHE
FONDAMENTALI
CARATTERISTICHE LEGATE AL
MERCATO
 Basso rischio
 Facilità e certezza della
 Scarsa correlazione con attività
rischiose
 Quotazione in mercati sviluppati e
ufficiali
 Mercato attivo e di grandi dimensioni
 Bassa volatilità
HQLA - DEFINIZIONI
Categorie
Le attività che possono far parte dello stock si suddividono in due categorie, denominate di primo e di
secondo livello. Le attività da riportare in ciascuna categoria sono quelle che la banca detiene il primo
giorno del periodo di tensione, a prescindere dalla loro vita residua.
Le autorità di vigilanza potranno scegliere di inserire fra
le attività di secondo livello un’ulteriore categoria di
attività (secondo livello B) e potranno costituire al
massimo il 15% dello stock totale di HQLA. Esse
dovranno inoltre rientrare nel calcolo del limite massimo
del 40% imposto alle attività di
secondo livello.
Le attività di primo livello possono essere comprese in
misura illimitata, quelle di secondo livello possono
invece costituire al massimo il 40% dello stock.
HQLA – PRIMO LIVELLO
PRIMO LIVELLO
 monete e banconote
 riserve presso la banca centrale (comprese quelle obbligatorie)
 Titoli negoziabili che rappresentano crediti nei confronti di, o garantiti da, soggetti sovrani,
banche centrali, ESP non appartenenti alle amministrazioni centrali, Banca dei Regolamenti
Internazionali, FMI, BCE, CE oppure banche multilaterali di sviluppo, e che soddisfano tutte le
seguenti condizioni:
– avere una ponderazione di rischio dello 0% in base al metodo standardizzato di Basilea 2 per il rischio di credito
– essere negoziati in mercati PcT o a pronti ampi, spessi e attivi, nonché caratterizzati da un basso livello di concentrazione
– essersi dimostrati in passato una fonte affidabile di liquidità nei mercati anche in condizioni di tensione
– essere diversi da un’obbligazione di un’istituzione finanziaria o di un soggetto a questa affiliato
HQLA – SECONDO LIVELLO
Al valore di mercato corrente di ciascuna attività di secondo livello A detenuta nello stock
di HQLA si applica uno scarto di garanzia del 15% (fattore ponderazione=85%)
 Attività emesse da soggetti sovrani, banche centrali, banche multilaterali di sviluppo ed ESP
 aventi una ponderazione di rischio del 20%
 Obbligazioni societarie idonee con rating pari o superiore ad AA–
 Obbligazioni bancarie garantite (covered bond) idonee con rating pari o superiore ad AA–
II livello B
A discrezione delle autorità nazionali possono essere incluse fra le attività di secondo livello
certe attività addizionali (attività di secondo livello B). Al valore di mercato corrente di ciascuna attività
di secondo livello B detenuta nello stock di HQLA si applica uno scarto di garanzia più elevato.
 RMBS idonei (fattore di ponderazione 75%)
 Obbligazioni societarie idonee con rating compreso fra A+ e BBB– (fattore di ponderazione 50%)
 Azioni ordinarie idonee (fattore di ponderazione 50%)
II Livello A
HQLA – CONCLUSIONI
La formula per il calcolo dello stock di HQLA, numeratore dell’indice LCR, è la seguente:
Stock di HQLA
=
attività di primo livello
+ attività di secondo livello A
+ attività di secondo livello B
– aggiustamento in funzione del massimale del 15%
– aggiustamento in funzione del massimale del 40%
Aggiustamento in funzione del massimale del 15% = Max [attività di secondo livello B corrette – 15/85*(attività di primo
livello corrette + attività di secondo livello A corrette), attività di secondo livello B corrette – 15/60*attività di primo livello
corrette, 0]
Aggiustamento in funzione del massimale del 40% = Max [(attività di secondo livello A corrette + attività di secondo
livello B corrette – aggiustamento in funzione del massimale del 15%) – 2/3*attività di primo livello corrette, 0]
LCR – GESTIONE E CONTROLLO
 Il controllo deve essere evidenziato mantenendo le attività in un pool distinto,
gestito da tale funzione.
 Lo stock ti HQLA deve essere il più possibile diversificato, poiché non è prevedibile
su quale tipologia di strumenti andranno a impattare gli shock futuri.
Lo stock di HQLA dovrebbe essere sotto il controllo della funzione incaricata di gestire la liquidità
della banca (ad esempio la tesoreria).
Tale funzione dovrebbe cioè avere in ogni momento il potere e la capacità giuridica e operativa di
smobilizzare qualunque attività dello stock.
Impatto organizzativo
DEFLUSSI NETTI - CARATTERISTICHE
Totale dei deflussi di cassa netti per i 30 giorni di calendario successivi = Totale dei deflussi di
cassa attesi – Min {totale degli afflussi di cassa attesi; 75% del totale dei deflussi di cassa attesi}
 Depositi al dettaglio
 Provvista all’ingrosso non garantita
 Provvista garantita
 Requisiti aggiuntivi
N.B. a seconda delle caratteristiche dei singoli deflussi/afflussi viene posto ad ogni voce un fattore di ponderazione che ingloba
uno scarto di garanzia
 Operazioni di prestito garantito in scadenza
assistite
 Altri afflussi per tipologia di controparte
 Afflussi di cassa netti per operazioni in
derivati
 Altri afflussi di cassa contrattuali
DEFLUSSI AFFLUSSI
DEFLUSSI (1/2)
EXPECTECT CASH OUTFLOWS - Passività
 a vista
 a scadenza
 con maturity contrattuale entro 30 gg dalla data analisi;
 con maturity contrattuale oltre 30 gg, ma con caratteristiche tali da ridurne potenzialmente la
scadenza per la presenza di componenti opzionali titoli, downgrade trigger su committed di
raccolta
 outflow di depositi retail suddivisi in “stabili“ (percentuale di run-off 5% e oltre) e “meno stabili“
(percentuale di run-off 10% e oltre); la raccolta stabile è quella caratterizzata dalle seguenti
condizioni:
 raccolta pienamente coperta da uno schema di assicurazione dei depositi;
 esistano altre relazioni consolidate con il cliente OPPURE siano saldi giacenti in un conto
transazionale.
DEFLUSSI (2/2)
EXPECTECT CASH OUTFLOWS: Passività
 outflow di finanziamenti wholesale non garantiti (unsecured) suddivisi in:
 finanziamenti wholesale non garantiti procurati da clienti small business: run-off  5%, 10% e
oltre
 finanziamenti wholesale non garantiti con relazioni operative: run-off  25%
 depositi in reti istituzionali di banche cooperative: percentuale di fuoriuscita: run-off  25%
 finanziamenti wholesale non garantiti procurati da entità non finanziarie, aziendali e statali,
banche centrali e del settore pubblico: run-off  75%
 finanziamenti wholesale non garantiti procurati da clienti di altre legal entity (depositi
interbancari): run-off  100%
 outflow di finanziamenti garantiti (secured):
 assicurati da asset del I Livello: run-off  0%
 assicurati da asset del II Livello: run-off  15%
 finanziamenti garantiti da stati sovrani, banche centrali e PSE (non sostenuti da asset del I e II
Livello): run-off  20%
 restanti casi: run-off  100%
 impegni (es linee di credito):
 retail  run-off 10%
 banche  run-off 100%
EXPECTECT CASH OUTFLOWS - Passività
AFFLUSSI (1/2)
EXPECTECT CASH OUTFLOWS: Attività
Si considerano solo le posizioni fully performing
Per evitare duplicazioni (double counting), occorre escludere i cash inflows generati dai titoli
inclusi nel buffer (numeratore LCR),
 Reverse repos (PCT impiego) and securities borrowing:
 assicurati da asset del I Livello: 0% (sia che il collateral sia usato sia che non sia usato per
coprire posizioni corte);
 assicurati da asset del II Livello : 15% (se il collateral non è usato per coprire posizioni
corte), 0% (se il collateral è usato per coprire posizioni corte);
 altri tipi di collateral: 100% (se il collateral non è usato per coprire posizioni corte), 0% (se il
collateral è usato per coprire posizioni corte)
 linee di credito: 0% inflow rate;
AFFLUSSI (2/2)
Si considerano solo le posizioni fully performing
 altre entrate, determinate per tipo di controparte
 clienti retail e business: 50% dell‘ammontare dell‘inflow previsto contrattualmente;
 clienti wholesale:
– inflow la cui controparte sono istituti finanziari: 100%;
– inflow per controparti wholesale non finanziarie: 50%;
 altri cash inflow:
– derivatives receivables: 100%;
– altri cash inflow: percentuali determinate per ogni tipo di entrata dai supervisori di
ciascuna giurisdizione
EXPECTECT CASH OUTFLOWS: Attività
MODALITÀ OPERATIVE
 Frequenza di calcolo e di segnalazione dell’LCR:
 Deve essere calcolato regolarmente per favorire il monitoraggio e il controllo sul rischio di
liquidità
 Deve essere segnalato all’autorità di vigilanza con cadenza almeno mensile e le banche
devono disporre di una capacità operativa tale da poter aumentare la frequenza a
settimanale o addirittura giornaliera in situazioni di stress a discrezione dell’autorità di
vigilanza
 L’intervallo fra le segnalazioni deve essere quanto più breve possibile e idealmente non
superare due settimane
 Le banche devono tenere regolarmente aggiornate le autorità di vigilanza in merito al
proprio LCR e al profilo di liquidità
 Devono inoltre informare immediatamente le autorità di vigilanza nel caso in cui
constatino o prevedano che il loro LCR scenda al disotto del 100%.
 Ambito di applicazione: il requisito dell’LCR e gli strumenti di monitoraggio devono essere
applicati su base consolidata a tutte le banche che operano a livello internazionale.
MODALITÀ OPERATIVE
SCENARIO SOTTOSTANTE
LCR si propone di rilevare la robustezza della banca in uno scenario che simuli la
combinazione di uno shock idiosincratico e di mercato che simuli:
il prelievo di una quota di depositi al dettaglio
una parziale perdita della capacità di raccolta all’ingrosso non garantita
una parziale perdita della provvista garantita a breve termine
deflussi contrattuali aggiuntivi
un aumento delle volatilità di mercato che influisca sulla qualità delle garanzie o sulla
potenziale esposizione
utilizzi imprevisti di linee di liquidità e di credito irrevocabili non ancora utilizzate
potenziale necessità per la banca di riacquistare titoli di debito allo scopo di
attenuare il rischio di reputazione
18
STRUMENTI DI MONITORAGGIO
A completamento dell’LCR descritto e da applicare come requisito minimo, si illustrano gli indicatori da
utilizzare quali strumenti coerenti di monitoraggio. Essi rilevano informazioni specifiche connesse ai
flussi di cassa, alla struttura del bilancio, alle garanzie non vincolate disponibili di una banca e a taluni
indicatori di mercato e costituiscono il nucleo delle informazioni utili alle autorità di vigilanza per valutare
il rischio di liquidità di una banca.
Indicatori di monitoraggio
Gli indicatori descritti da Banca d’Italia sono i seguenti:
Disallineamento
delle scadenze
contrattuali
Concentrazione
della raccolta
Attività non
vincolate
disponibili
LCR per valuta
significativa
Strumenti di
monitoraggio
tramite il
mercato
Strumenti di monitoraggio
Obiettivo
Rilevare gli scompensi tra afflussi e deflussi contrattuali di liquidità per determinate fasce temporali.
Tali scompensi indicano il volume di liquidità che una banca potrebbe potenzialmente aver bisogno di
raccogliere in ciascuna di queste fasce temporali se tutti i deflussi si verificassero alla prima data utile.
Definizione
Afflussi e deflussi contrattuali di cassa e in titoli generati da tutte le poste in bilancio e fuori bilancio,
classificati all’interno di determinate fasce temporali in base alle rispettive scadenze.
Disallineamento delle scadenze contrattuali
20
STRUMENTI DI MONITORAGGIO
Strumenti di monitoraggio
Concentrazione della raccolta
Obiettivo
Questo indicatore intende individuare le fonti di raccolta all’ingrosso aventi rilevanza tale che il loro
venir meno comporterebbe problemi di liquidità.
Definizione
 Provvista raccolta da ciascuna controparte significativa in percentuale delle passività totali
 Provvista raccolta mediante ciascun prodotto o strumento significativo in percentuale delle passività
totali
 Elenco degli importi attivi e passivi per ciascuna valuta significativa
21
STRUMENTI DI MONITORAGGIO
Strumenti di monitoraggio
Attività non vincolate disponibili
Definizione
LCR in valuta estera = stock di HQLA in ciascuna valuta significativa / totale dei deflussi di cassa netti
nell’arco di 30 giorni in ciascuna valuta significativa (nota: il totale dei deflussi di cassa netti in valuta
estera è al netto delle coperture valutarie)
Obiettivo
Rivelare la quantità e le principali caratteristiche, fra cui la valuta di denominazione e l’ubicazione,
delle attività non vincolate di cui dispone la banca. Tali attività possono essere stanziate in garanzia
per raccogliere HQLA o finanziamenti garantiti addizionali nei mercati secondari o sono ammissibili
presso le banche centrali e potrebbero rappresentare fonti aggiuntive di liquidità per la banca.
22
STRUMENTI DI MONITORAGGIO
Strumenti di monitoraggio
LCR per valuta significativa
Definizione
Attività non vincolate disponibili stanziabili in garanzia nei mercati secondari e attività non vincolate
disponibili stanziabili presso le banche centrali per le operazioni attivabili su iniziativa delle controparti.
L’indicatore è utile per esaminare la potenziale capacità della banca di generare una fonte addizionale
di HQLA o di provvista garantita. Esso fornisce una misura standardizzata della possibilità di
ripristinare rapidamente l’LCR dopo uno shock di liquidità raccogliendo fondi nei mercati privati
Obiettivo
Sebbene sia richiesto di soddisfare l’LCR in un’unica valuta, per meglio rilevare i potenziali
disallineamenti valutari le banche e le autorità di vigilanza dovrebbero altresì monitorare l’LCR nelle
valute significative. Ciò consentirà loro di tenere sotto controllo potenziali problematiche di
disallineamento valutario.
23
STRUMENTI DI MONITORAGGIO
Strumenti di monitoraggio tramite il mercato
Definizione
Sebbene vi siano molti tipi di dati disponibili nel mercato, per esaminare specificamente le difficoltà di
liquidità potenziali le autorità di vigilanza possono monitorare i dati ai seguenti livelli:
1. informazioni a livello generale di mercato;
2. informazioni sul settore finanziario;
3. informazioni specifiche sulla banca.
Obiettivo
I dati di mercato a elevata frequenza con sfasamenti temporali modesti o nulli possono essere
utilizzati come indicatori di allerta precoce nel monitoraggio delle potenziali difficoltà di liquidità presso
le banche.
24
STRUMENTI DI MONITORAGGIO
CONCLUSIONI
LCR
Indicatore a breve (30 giorni) quantitativo, in vigore
dal primo gennaio 2015. Requisito minimo:
NSFR
Indicatore a lungo termine (1 anno). Incentiva a
finanziare le attività attingendo a fonti di provvista più
stabili (in vigore dal 2018).
Principles for Sound Liquidity risk
management and supervision
Linee guida per la gestione e la supervisione del
rischio di funding.
La sana e prudente gestione della
liquidità prevede la collaborazione
di tecniche quantitative (indici) e
qualitative (monitoraggio).
2015 2016 2017 2018 2019
60% 70% 80% 90% 100%
 Liquidity policy
 Reporting
 Stress testing
Appendice A - Deflussi netti - Definizione
A. Depositi al dettaglio Ponderazione
Depositi a vista e depositi a termine (scadenza inferiore a 30 giorni)
- Depositi stabili (il sistema di assicurazione dei depositi soddisfa i criteri addizionali) 3%
- Depositi stabili 5%
- Depositi meno stabili 10%
Depositi a termine con vita residua superiore a 30 giorni 0% 0%
B. Provvista all’ingrosso non garantita
Depositi a vista e depositi a termine (scadenza inferiore a 30 giorni) effettuati da piccole imprese
- Depositi stabili 5%
- Depositi meno stabili 10%
Depositi operativi generati da attività di compensazione, custodia o gestione della liquidità 25%
- Parte coperta da assicurazione dei depositi 5%
Reti istituzionali di banche cooperative (depositi idonei detenuti presso l’istituzione centrale) 25%
Società non finanziarie, soggetti sovrani, banche centrali, banche multilaterali di sviluppo ed ESP 40%
- Qualora l’intero ammontare sia completamente coperto dal sistema di assicurazione dei depositi 20%
Altre persone giuridiche clienti 100%
C. Provvista garantita
Operazioni con banche centrali e operazioni garantite da attività di primo livello, con qualsiasi controparte 0
Operazioni garantite da attività di secondo livello A, con qualsiasi controparte 15%
Operazioni garantite da attività diverse da quelle di primo livello o di secondo livello A, aventi come controparte il
soggetto sovrano o ESP nazionali, ovvero banche multilaterali di sviluppo
25%
Garantita da RMBS computabili fra le attività di secondo livello B 25%
Garantita da attività di secondo livello B 50%
Tutte le altre operazioni di provvista garantita 100%
26
Appendice A - Deflussi netti - Definizione
D. Requisiti aggiuntivi Ponderazione
Fabbisogno di liquidità (ad es. richiesta di garanzie reali) relativo a operazioni di finanziamento, derivati e altre tipologie
di contratto
Declassamento
di 3 notch
Variazioni del valore di mercato per operazioni in derivati (maggiore flusso netto assoluto di garanzie reali su 30 giorni
registrato nei 24 mesi precedenti)
Approccio retrospettivo
Variazioni di valore delle attività diverse da quelle di primo livello a garanzia di operazioni in derivati 20%
Garanzie reali in eccesso detenute dalla banca in relazione a operazioni in derivati e contrattualmente richiamabili in
qualunque momento dalla controparte
100%
Fabbisogno di liquidità collegato alle garanzie reali che la banca è tenuta a stanziare a fronte di operazioni in derivati 100%
Incremento del fabbisogno di liquidità connesso con operazioni in derivati che consentono la sostituzione delle garanzie
con attività diverse da HQLA
100%
ABCP, SIV, conduit, società veicolo, ecc. 100%
Quota al momento inutilizzata di linee di credito e di liquidità irrevocabili concesse a:
- clientela al dettaglio e piccole imprese 5%
- società non finanziarie, soggetti sovrani, banche centrali, banche multilaterali di sviluppo ed ESP
10% per linee di credito,
30% per linee di liquidità
- banche sottoposte a vigilanza prudenziale 40%
- altre istituzioni finanziarie (comprese società mobiliari e compagnie di assicurazione)
40% per linee di credito,
100% per linee di liquidità
- altre persone giuridiche clienti 100%
Altre passività di finanziamento (come fideiussioni, lettere di credito, linee di credito e di liquidità revocabili, ecc.) discrez. Nazionale
Altri deflussi contrattuali 100%
Deflussi di cassa netti per operazioni in derivati 100% 100%
Altri deflussi di cassa contrattuali 100%
27
Appendice A - Deflussi netti - Definizione
A.Operazioni di prestito garantito in scadenza assistite dalle attività seguenti: Ponderazione
Attività di primo livello 0%
Attività di secondo livello A 15%
- RMBS idonei 25%
- Altre attività 50%
Prestiti garantiti da attività di altro tipo 50%
Tutte le altre attività 100%
Linee di credito o di liquidità a favore della banca segnalante 0%
Depositi operativi detenuti presso altre istituzioni finanziarie (compresi i depositi detenuti presso l’istituzione centrale di
una rete di banche cooperative)
0%
B.Altri afflussi per tipologia di controparte:
- crediti nei confronti della clientela al dettaglio 0,5
- crediti nei confronti della clientela all’ingrosso non finanziaria derivanti da operazioni diverse da quelle riportate
nelle precedenti categorie di afflusso
50%
- crediti nei confronti di istituzioni finanziarie e banche centrali derivanti da operazioni diverse da quelle riportate
nelle precedenti categorie di afflusso
100%
C.Afflussi di cassa netti per operazioni in derivati 100%
D.Altri afflussi di cassa contrattuali discr. Nazionale
28
SUMMARY
29

Contenu connexe

Tendances

Liquidity Risk Measurement
Liquidity Risk MeasurementLiquidity Risk Measurement
Liquidity Risk MeasurementRaja Abdarrahman
 
Gestion de la liquidité des banques islamiques - Sommet de la Finance Islami...
 Gestion de la liquidité des banques islamiques - Sommet de la Finance Islami... Gestion de la liquidité des banques islamiques - Sommet de la Finance Islami...
Gestion de la liquidité des banques islamiques - Sommet de la Finance Islami...ABOUAYOUB
 
CAPITAL ADEQUACY RATIO ppt.pdf
CAPITAL ADEQUACY RATIO ppt.pdfCAPITAL ADEQUACY RATIO ppt.pdf
CAPITAL ADEQUACY RATIO ppt.pdfPriyaKumari923812
 
Appunti di Politica Economica Europea
Appunti di Politica Economica EuropeaAppunti di Politica Economica Europea
Appunti di Politica Economica Europeaprofman
 
Da Basilea 2 a Basilea 3: gli effetti sulle banche e sul credito
Da Basilea 2 a Basilea 3: gli effetti sulle banche e sul creditoDa Basilea 2 a Basilea 3: gli effetti sulle banche e sul credito
Da Basilea 2 a Basilea 3: gli effetti sulle banche e sul creditothe FinC
 
Management of interest rate risk
Management of interest rate riskManagement of interest rate risk
Management of interest rate riskSonam Basia
 
Quantitative Easing e Strumenti non Convenzionali
Quantitative Easing e Strumenti non Convenzionali Quantitative Easing e Strumenti non Convenzionali
Quantitative Easing e Strumenti non Convenzionali Giuseppe Caivano
 
CAIIB Super Notes: Bank Financial Management: Module D: Balance Sheet Managem...
CAIIB Super Notes: Bank Financial Management: Module D: Balance Sheet Managem...CAIIB Super Notes: Bank Financial Management: Module D: Balance Sheet Managem...
CAIIB Super Notes: Bank Financial Management: Module D: Balance Sheet Managem...PsychoTech Services
 
An introduction to Asset Liability Management
An introduction to Asset Liability ManagementAn introduction to Asset Liability Management
An introduction to Asset Liability ManagementKumar Rakesh Chandra
 
Capital Adequacy Ratio
Capital Adequacy RatioCapital Adequacy Ratio
Capital Adequacy RatioVeennee Shakya
 
Liquidity Risk
Liquidity RiskLiquidity Risk
Liquidity Risknikatmalik
 
Asset and liability management - Principles and Practices of Banking
Asset and liability management - Principles and Practices of BankingAsset and liability management - Principles and Practices of Banking
Asset and liability management - Principles and Practices of BankingVIRUPAKSHA GOUD
 
The Three Pillars of the Basel II Accord
The Three Pillars of the Basel II AccordThe Three Pillars of the Basel II Accord
The Three Pillars of the Basel II AccordNahid Anjum
 
Asset liability management ppt @ bec doms bagalkot mba finance
Asset liability management ppt @ bec doms bagalkot mba financeAsset liability management ppt @ bec doms bagalkot mba finance
Asset liability management ppt @ bec doms bagalkot mba financeBabasab Patil
 

Tendances (20)

Value At Risk Sep 22
Value At Risk Sep 22Value At Risk Sep 22
Value At Risk Sep 22
 
Liquidity Risk Measurement
Liquidity Risk MeasurementLiquidity Risk Measurement
Liquidity Risk Measurement
 
Gestion de la liquidité des banques islamiques - Sommet de la Finance Islami...
 Gestion de la liquidité des banques islamiques - Sommet de la Finance Islami... Gestion de la liquidité des banques islamiques - Sommet de la Finance Islami...
Gestion de la liquidité des banques islamiques - Sommet de la Finance Islami...
 
CAPITAL ADEQUACY RATIO ppt.pdf
CAPITAL ADEQUACY RATIO ppt.pdfCAPITAL ADEQUACY RATIO ppt.pdf
CAPITAL ADEQUACY RATIO ppt.pdf
 
Appunti di Politica Economica Europea
Appunti di Politica Economica EuropeaAppunti di Politica Economica Europea
Appunti di Politica Economica Europea
 
Da Basilea 2 a Basilea 3: gli effetti sulle banche e sul credito
Da Basilea 2 a Basilea 3: gli effetti sulle banche e sul creditoDa Basilea 2 a Basilea 3: gli effetti sulle banche e sul credito
Da Basilea 2 a Basilea 3: gli effetti sulle banche e sul credito
 
Management of interest rate risk
Management of interest rate riskManagement of interest rate risk
Management of interest rate risk
 
Asset Liability Management
Asset Liability ManagementAsset Liability Management
Asset Liability Management
 
Quantitative Easing e Strumenti non Convenzionali
Quantitative Easing e Strumenti non Convenzionali Quantitative Easing e Strumenti non Convenzionali
Quantitative Easing e Strumenti non Convenzionali
 
CAIIB Super Notes: Bank Financial Management: Module D: Balance Sheet Managem...
CAIIB Super Notes: Bank Financial Management: Module D: Balance Sheet Managem...CAIIB Super Notes: Bank Financial Management: Module D: Balance Sheet Managem...
CAIIB Super Notes: Bank Financial Management: Module D: Balance Sheet Managem...
 
An introduction to Asset Liability Management
An introduction to Asset Liability ManagementAn introduction to Asset Liability Management
An introduction to Asset Liability Management
 
Off balance sheet risk
Off balance sheet riskOff balance sheet risk
Off balance sheet risk
 
Capital Adequacy Ratio
Capital Adequacy RatioCapital Adequacy Ratio
Capital Adequacy Ratio
 
Liquidity Risk
Liquidity RiskLiquidity Risk
Liquidity Risk
 
Asset and liability management - Principles and Practices of Banking
Asset and liability management - Principles and Practices of BankingAsset and liability management - Principles and Practices of Banking
Asset and liability management - Principles and Practices of Banking
 
Basel 3
Basel 3Basel 3
Basel 3
 
Alm in banks
Alm in banksAlm in banks
Alm in banks
 
The Three Pillars of the Basel II Accord
The Three Pillars of the Basel II AccordThe Three Pillars of the Basel II Accord
The Three Pillars of the Basel II Accord
 
Asset liability management ppt @ bec doms bagalkot mba finance
Asset liability management ppt @ bec doms bagalkot mba financeAsset liability management ppt @ bec doms bagalkot mba finance
Asset liability management ppt @ bec doms bagalkot mba finance
 
Introduction to Liquidity Risk Management
Introduction to Liquidity Risk ManagementIntroduction to Liquidity Risk Management
Introduction to Liquidity Risk Management
 

Similaire à LCR - LIQUIDITY COVERAGE RATIO

Basilea 3 e rischio di liquidità,uso degli indicatori LCR e NSFR
Basilea 3 e rischio di liquidità,uso degli indicatori LCR e NSFRBasilea 3 e rischio di liquidità,uso degli indicatori LCR e NSFR
Basilea 3 e rischio di liquidità,uso degli indicatori LCR e NSFRAngela Berardinelli
 
Azimut pensiero speciale_DIRETTIVA UE BAIL IN
Azimut pensiero speciale_DIRETTIVA UE BAIL INAzimut pensiero speciale_DIRETTIVA UE BAIL IN
Azimut pensiero speciale_DIRETTIVA UE BAIL INPietro Ravera
 
1 le analisi economico-finanziarie
1    le analisi economico-finanziarie1    le analisi economico-finanziarie
1 le analisi economico-finanziarieGiacomo Migliorini
 
IPE - Prometeia "L'ILAAP e il Liquidity Adequacy Assessment nel framework del...
IPE - Prometeia "L'ILAAP e il Liquidity Adequacy Assessment nel framework del...IPE - Prometeia "L'ILAAP e il Liquidity Adequacy Assessment nel framework del...
IPE - Prometeia "L'ILAAP e il Liquidity Adequacy Assessment nel framework del...IPE Business School
 
Vp ec strumenti di enhancement del credito (241010) - rev
Vp ec strumenti di enhancement del credito (241010) - revVp ec strumenti di enhancement del credito (241010) - rev
Vp ec strumenti di enhancement del credito (241010) - revmariachiara2011
 
The CoCo bonds: new capitalisation instruments for banks
The CoCo bonds: new capitalisation instruments for banksThe CoCo bonds: new capitalisation instruments for banks
The CoCo bonds: new capitalisation instruments for banksGiulio Velliscig
 
IPE - Cerved "I sistemi di monitoraggio del credito/early warning alla luce d...
IPE - Cerved "I sistemi di monitoraggio del credito/early warning alla luce d...IPE - Cerved "I sistemi di monitoraggio del credito/early warning alla luce d...
IPE - Cerved "I sistemi di monitoraggio del credito/early warning alla luce d...IPE Business School
 
Tecniche di valutazione degli investimenti
Tecniche di valutazione degli investimentiTecniche di valutazione degli investimenti
Tecniche di valutazione degli investimentiGiovanni Rubin
 
Master MGF_Financial Due Diligence_Bank Sector
Master MGF_Financial Due Diligence_Bank SectorMaster MGF_Financial Due Diligence_Bank Sector
Master MGF_Financial Due Diligence_Bank SectorElia Alessandro Manconi
 
[IT] Mindscope Distr / L’allocazione delle obbligazioni convertibili in un c...
[IT] Mindscope Distr /  L’allocazione delle obbligazioni convertibili in un c...[IT] Mindscope Distr /  L’allocazione delle obbligazioni convertibili in un c...
[IT] Mindscope Distr / L’allocazione delle obbligazioni convertibili in un c...NN Investment Partners
 
Qa gestione crisi_bancarie
Qa gestione crisi_bancarieQa gestione crisi_bancarie
Qa gestione crisi_bancarieDavide Segat
 
Attori del controllo di gestione
Attori del controllo di gestioneAttori del controllo di gestione
Attori del controllo di gestioneemunna
 
La gestione del rischio di credito
La gestione  del rischio di creditoLa gestione  del rischio di credito
La gestione del rischio di creditoLazio Innova
 
L’accountability per il microcredito: lezioni apprese dal settore dei confidi
L’accountability per il microcredito:  lezioni apprese dal settore dei confidiL’accountability per il microcredito:  lezioni apprese dal settore dei confidi
L’accountability per il microcredito: lezioni apprese dal settore dei confidiSalvatore Vescina
 
[IT] Mindscope Inst / L’allocazione delle obbligazioni convertibili in un co...
[IT] Mindscope Inst /  L’allocazione delle obbligazioni convertibili in un co...[IT] Mindscope Inst /  L’allocazione delle obbligazioni convertibili in un co...
[IT] Mindscope Inst / L’allocazione delle obbligazioni convertibili in un co...NN Investment Partners
 
Giulia's hub giuseppe cioce - la gestione finanziaria nelle pmi
Giulia's hub   giuseppe cioce - la gestione finanziaria nelle pmiGiulia's hub   giuseppe cioce - la gestione finanziaria nelle pmi
Giulia's hub giuseppe cioce - la gestione finanziaria nelle pmiGiuseppe Cioce
 

Similaire à LCR - LIQUIDITY COVERAGE RATIO (20)

Basilea 3 e rischio di liquidità,uso degli indicatori LCR e NSFR
Basilea 3 e rischio di liquidità,uso degli indicatori LCR e NSFRBasilea 3 e rischio di liquidità,uso degli indicatori LCR e NSFR
Basilea 3 e rischio di liquidità,uso degli indicatori LCR e NSFR
 
Indici di bilancio
Indici di bilancioIndici di bilancio
Indici di bilancio
 
Project work IPE - Banca Promos
Project work IPE - Banca PromosProject work IPE - Banca Promos
Project work IPE - Banca Promos
 
Azimut pensiero speciale_DIRETTIVA UE BAIL IN
Azimut pensiero speciale_DIRETTIVA UE BAIL INAzimut pensiero speciale_DIRETTIVA UE BAIL IN
Azimut pensiero speciale_DIRETTIVA UE BAIL IN
 
La direttiva BRRD
La direttiva BRRD  La direttiva BRRD
La direttiva BRRD
 
1 le analisi economico-finanziarie
1    le analisi economico-finanziarie1    le analisi economico-finanziarie
1 le analisi economico-finanziarie
 
capital adeguacy 2021.docx
capital adeguacy 2021.docxcapital adeguacy 2021.docx
capital adeguacy 2021.docx
 
IPE - Prometeia "L'ILAAP e il Liquidity Adequacy Assessment nel framework del...
IPE - Prometeia "L'ILAAP e il Liquidity Adequacy Assessment nel framework del...IPE - Prometeia "L'ILAAP e il Liquidity Adequacy Assessment nel framework del...
IPE - Prometeia "L'ILAAP e il Liquidity Adequacy Assessment nel framework del...
 
Vp ec strumenti di enhancement del credito (241010) - rev
Vp ec strumenti di enhancement del credito (241010) - revVp ec strumenti di enhancement del credito (241010) - rev
Vp ec strumenti di enhancement del credito (241010) - rev
 
The CoCo bonds: new capitalisation instruments for banks
The CoCo bonds: new capitalisation instruments for banksThe CoCo bonds: new capitalisation instruments for banks
The CoCo bonds: new capitalisation instruments for banks
 
IPE - Cerved "I sistemi di monitoraggio del credito/early warning alla luce d...
IPE - Cerved "I sistemi di monitoraggio del credito/early warning alla luce d...IPE - Cerved "I sistemi di monitoraggio del credito/early warning alla luce d...
IPE - Cerved "I sistemi di monitoraggio del credito/early warning alla luce d...
 
Tecniche di valutazione degli investimenti
Tecniche di valutazione degli investimentiTecniche di valutazione degli investimenti
Tecniche di valutazione degli investimenti
 
Master MGF_Financial Due Diligence_Bank Sector
Master MGF_Financial Due Diligence_Bank SectorMaster MGF_Financial Due Diligence_Bank Sector
Master MGF_Financial Due Diligence_Bank Sector
 
[IT] Mindscope Distr / L’allocazione delle obbligazioni convertibili in un c...
[IT] Mindscope Distr /  L’allocazione delle obbligazioni convertibili in un c...[IT] Mindscope Distr /  L’allocazione delle obbligazioni convertibili in un c...
[IT] Mindscope Distr / L’allocazione delle obbligazioni convertibili in un c...
 
Qa gestione crisi_bancarie
Qa gestione crisi_bancarieQa gestione crisi_bancarie
Qa gestione crisi_bancarie
 
Attori del controllo di gestione
Attori del controllo di gestioneAttori del controllo di gestione
Attori del controllo di gestione
 
La gestione del rischio di credito
La gestione  del rischio di creditoLa gestione  del rischio di credito
La gestione del rischio di credito
 
L’accountability per il microcredito: lezioni apprese dal settore dei confidi
L’accountability per il microcredito:  lezioni apprese dal settore dei confidiL’accountability per il microcredito:  lezioni apprese dal settore dei confidi
L’accountability per il microcredito: lezioni apprese dal settore dei confidi
 
[IT] Mindscope Inst / L’allocazione delle obbligazioni convertibili in un co...
[IT] Mindscope Inst /  L’allocazione delle obbligazioni convertibili in un co...[IT] Mindscope Inst /  L’allocazione delle obbligazioni convertibili in un co...
[IT] Mindscope Inst / L’allocazione delle obbligazioni convertibili in un co...
 
Giulia's hub giuseppe cioce - la gestione finanziaria nelle pmi
Giulia's hub   giuseppe cioce - la gestione finanziaria nelle pmiGiulia's hub   giuseppe cioce - la gestione finanziaria nelle pmi
Giulia's hub giuseppe cioce - la gestione finanziaria nelle pmi
 

LCR - LIQUIDITY COVERAGE RATIO

  • 1. LIQUIDITY COVERAGE RATIO LCR – RISK MANAGEMENT Alessandro Lo Martire 2015
  • 2. ∙ INTRODUZIONE AGENDA ∙ LCR ∙ MODALITÀ OPERATIVE ∙ CONTROLLO E MONITORAGGIO ∙ CONCLUSIONI ∙ APPENDICE A
  • 3. INTRODUZIONE Durante la crisi finanziaria del 2007, nonostante avessero adeguati livelli di patrimonializzazione, molte banche ebbero problemi di liquidità.  Introduzione dell’indicatore LCR con i seguenti obiettivi: OBIETTIVI FONTI NORMATIVE  Basilea 3 – Il Liquidity Coverage Ratio e gli strumenti di monitoraggio del rischio di liquidità, Gennaio 2013  Principles for Sound Liquidity Risk Management and Supervision, Settembre 2008  Aumentare la resilienza a breve termine del profilo di rischio di liquidità;  Garantire un livello adeguato di attività liquide non vincolate HQLA (High Quality Liquid Assets), prontamente convertibili per soddisfare il fabbisogno di liquidità nell’arco di 30 giorni in uno scenario di stress;  Aumentare la capacità delle banche di assorbire gli shock derivanti da tensioni finanziarie ed economiche.
  • 4. LCR – DEFINIZIONE DELL’INDICE Stock di HQLA Il numeratore dell’LCR è costituito dallo “stock di HQLA” (High Quality Liquid Assets). In base al requisito, le banche devono detenere HQLA non vincolate in quantità tale da coprire il totale dei deflussi di cassa netti per un periodo di 30 giorni nello scenario di stress prescritto. Per essere classificate come “HQLA”, le attività devono essere facilmente liquidabili sui mercati anche in periodi di tensione e, idealmente, stanziabili presso una banca centrale. Totale dei deflussi di cassa netti Il denominatore è definito come totale dei deflussi di cassa attesi al netto del totale degli afflussi di cassa attesi nell’arco dei 30 giorni di calendario successivi nello scenario di stress specificato. Il totale dei deflussi di cassa attesi è calcolato moltiplicando i saldi in essere delle varie categorie di passività e impegni fuori bilancio per i tassi ai quali ci si attende il loro prelievo o utilizzo. Il totale degli afflussi di cassa attesi è ottenuto moltiplicando i saldi in essere delle varie categorie di crediti contrattuali per i tassi ai quali ci si attende che affluiscano nello scenario in esame, fino a un massimo del 75% del totale dei deflussi di cassa attesi. LCR
  • 5. HQLA - CARATTERISTICHE Le attività sono considerate liquide e di elevata qualità se possono essere convertite in contanti in modo facile e immediato con una perdita di valore modesta o nulla. La liquidità di un’attività dipende dallo scenario di stress sottostante, dal volume da smobilizzare e dall’arco temporale considerato. CARATTERISTICHE FONDAMENTALI CARATTERISTICHE LEGATE AL MERCATO  Basso rischio  Facilità e certezza della  Scarsa correlazione con attività rischiose  Quotazione in mercati sviluppati e ufficiali  Mercato attivo e di grandi dimensioni  Bassa volatilità
  • 6. HQLA - DEFINIZIONI Categorie Le attività che possono far parte dello stock si suddividono in due categorie, denominate di primo e di secondo livello. Le attività da riportare in ciascuna categoria sono quelle che la banca detiene il primo giorno del periodo di tensione, a prescindere dalla loro vita residua. Le autorità di vigilanza potranno scegliere di inserire fra le attività di secondo livello un’ulteriore categoria di attività (secondo livello B) e potranno costituire al massimo il 15% dello stock totale di HQLA. Esse dovranno inoltre rientrare nel calcolo del limite massimo del 40% imposto alle attività di secondo livello. Le attività di primo livello possono essere comprese in misura illimitata, quelle di secondo livello possono invece costituire al massimo il 40% dello stock.
  • 7. HQLA – PRIMO LIVELLO PRIMO LIVELLO  monete e banconote  riserve presso la banca centrale (comprese quelle obbligatorie)  Titoli negoziabili che rappresentano crediti nei confronti di, o garantiti da, soggetti sovrani, banche centrali, ESP non appartenenti alle amministrazioni centrali, Banca dei Regolamenti Internazionali, FMI, BCE, CE oppure banche multilaterali di sviluppo, e che soddisfano tutte le seguenti condizioni: – avere una ponderazione di rischio dello 0% in base al metodo standardizzato di Basilea 2 per il rischio di credito – essere negoziati in mercati PcT o a pronti ampi, spessi e attivi, nonché caratterizzati da un basso livello di concentrazione – essersi dimostrati in passato una fonte affidabile di liquidità nei mercati anche in condizioni di tensione – essere diversi da un’obbligazione di un’istituzione finanziaria o di un soggetto a questa affiliato
  • 8. HQLA – SECONDO LIVELLO Al valore di mercato corrente di ciascuna attività di secondo livello A detenuta nello stock di HQLA si applica uno scarto di garanzia del 15% (fattore ponderazione=85%)  Attività emesse da soggetti sovrani, banche centrali, banche multilaterali di sviluppo ed ESP  aventi una ponderazione di rischio del 20%  Obbligazioni societarie idonee con rating pari o superiore ad AA–  Obbligazioni bancarie garantite (covered bond) idonee con rating pari o superiore ad AA– II livello B A discrezione delle autorità nazionali possono essere incluse fra le attività di secondo livello certe attività addizionali (attività di secondo livello B). Al valore di mercato corrente di ciascuna attività di secondo livello B detenuta nello stock di HQLA si applica uno scarto di garanzia più elevato.  RMBS idonei (fattore di ponderazione 75%)  Obbligazioni societarie idonee con rating compreso fra A+ e BBB– (fattore di ponderazione 50%)  Azioni ordinarie idonee (fattore di ponderazione 50%) II Livello A
  • 9. HQLA – CONCLUSIONI La formula per il calcolo dello stock di HQLA, numeratore dell’indice LCR, è la seguente: Stock di HQLA = attività di primo livello + attività di secondo livello A + attività di secondo livello B – aggiustamento in funzione del massimale del 15% – aggiustamento in funzione del massimale del 40% Aggiustamento in funzione del massimale del 15% = Max [attività di secondo livello B corrette – 15/85*(attività di primo livello corrette + attività di secondo livello A corrette), attività di secondo livello B corrette – 15/60*attività di primo livello corrette, 0] Aggiustamento in funzione del massimale del 40% = Max [(attività di secondo livello A corrette + attività di secondo livello B corrette – aggiustamento in funzione del massimale del 15%) – 2/3*attività di primo livello corrette, 0]
  • 10. LCR – GESTIONE E CONTROLLO  Il controllo deve essere evidenziato mantenendo le attività in un pool distinto, gestito da tale funzione.  Lo stock ti HQLA deve essere il più possibile diversificato, poiché non è prevedibile su quale tipologia di strumenti andranno a impattare gli shock futuri. Lo stock di HQLA dovrebbe essere sotto il controllo della funzione incaricata di gestire la liquidità della banca (ad esempio la tesoreria). Tale funzione dovrebbe cioè avere in ogni momento il potere e la capacità giuridica e operativa di smobilizzare qualunque attività dello stock. Impatto organizzativo
  • 11. DEFLUSSI NETTI - CARATTERISTICHE Totale dei deflussi di cassa netti per i 30 giorni di calendario successivi = Totale dei deflussi di cassa attesi – Min {totale degli afflussi di cassa attesi; 75% del totale dei deflussi di cassa attesi}  Depositi al dettaglio  Provvista all’ingrosso non garantita  Provvista garantita  Requisiti aggiuntivi N.B. a seconda delle caratteristiche dei singoli deflussi/afflussi viene posto ad ogni voce un fattore di ponderazione che ingloba uno scarto di garanzia  Operazioni di prestito garantito in scadenza assistite  Altri afflussi per tipologia di controparte  Afflussi di cassa netti per operazioni in derivati  Altri afflussi di cassa contrattuali DEFLUSSI AFFLUSSI
  • 12. DEFLUSSI (1/2) EXPECTECT CASH OUTFLOWS - Passività  a vista  a scadenza  con maturity contrattuale entro 30 gg dalla data analisi;  con maturity contrattuale oltre 30 gg, ma con caratteristiche tali da ridurne potenzialmente la scadenza per la presenza di componenti opzionali titoli, downgrade trigger su committed di raccolta  outflow di depositi retail suddivisi in “stabili“ (percentuale di run-off 5% e oltre) e “meno stabili“ (percentuale di run-off 10% e oltre); la raccolta stabile è quella caratterizzata dalle seguenti condizioni:  raccolta pienamente coperta da uno schema di assicurazione dei depositi;  esistano altre relazioni consolidate con il cliente OPPURE siano saldi giacenti in un conto transazionale.
  • 13. DEFLUSSI (2/2) EXPECTECT CASH OUTFLOWS: Passività  outflow di finanziamenti wholesale non garantiti (unsecured) suddivisi in:  finanziamenti wholesale non garantiti procurati da clienti small business: run-off  5%, 10% e oltre  finanziamenti wholesale non garantiti con relazioni operative: run-off  25%  depositi in reti istituzionali di banche cooperative: percentuale di fuoriuscita: run-off  25%  finanziamenti wholesale non garantiti procurati da entità non finanziarie, aziendali e statali, banche centrali e del settore pubblico: run-off  75%  finanziamenti wholesale non garantiti procurati da clienti di altre legal entity (depositi interbancari): run-off  100%  outflow di finanziamenti garantiti (secured):  assicurati da asset del I Livello: run-off  0%  assicurati da asset del II Livello: run-off  15%  finanziamenti garantiti da stati sovrani, banche centrali e PSE (non sostenuti da asset del I e II Livello): run-off  20%  restanti casi: run-off  100%  impegni (es linee di credito):  retail  run-off 10%  banche  run-off 100% EXPECTECT CASH OUTFLOWS - Passività
  • 14. AFFLUSSI (1/2) EXPECTECT CASH OUTFLOWS: Attività Si considerano solo le posizioni fully performing Per evitare duplicazioni (double counting), occorre escludere i cash inflows generati dai titoli inclusi nel buffer (numeratore LCR),  Reverse repos (PCT impiego) and securities borrowing:  assicurati da asset del I Livello: 0% (sia che il collateral sia usato sia che non sia usato per coprire posizioni corte);  assicurati da asset del II Livello : 15% (se il collateral non è usato per coprire posizioni corte), 0% (se il collateral è usato per coprire posizioni corte);  altri tipi di collateral: 100% (se il collateral non è usato per coprire posizioni corte), 0% (se il collateral è usato per coprire posizioni corte)  linee di credito: 0% inflow rate;
  • 15. AFFLUSSI (2/2) Si considerano solo le posizioni fully performing  altre entrate, determinate per tipo di controparte  clienti retail e business: 50% dell‘ammontare dell‘inflow previsto contrattualmente;  clienti wholesale: – inflow la cui controparte sono istituti finanziari: 100%; – inflow per controparti wholesale non finanziarie: 50%;  altri cash inflow: – derivatives receivables: 100%; – altri cash inflow: percentuali determinate per ogni tipo di entrata dai supervisori di ciascuna giurisdizione EXPECTECT CASH OUTFLOWS: Attività
  • 16. MODALITÀ OPERATIVE  Frequenza di calcolo e di segnalazione dell’LCR:  Deve essere calcolato regolarmente per favorire il monitoraggio e il controllo sul rischio di liquidità  Deve essere segnalato all’autorità di vigilanza con cadenza almeno mensile e le banche devono disporre di una capacità operativa tale da poter aumentare la frequenza a settimanale o addirittura giornaliera in situazioni di stress a discrezione dell’autorità di vigilanza  L’intervallo fra le segnalazioni deve essere quanto più breve possibile e idealmente non superare due settimane  Le banche devono tenere regolarmente aggiornate le autorità di vigilanza in merito al proprio LCR e al profilo di liquidità  Devono inoltre informare immediatamente le autorità di vigilanza nel caso in cui constatino o prevedano che il loro LCR scenda al disotto del 100%.  Ambito di applicazione: il requisito dell’LCR e gli strumenti di monitoraggio devono essere applicati su base consolidata a tutte le banche che operano a livello internazionale.
  • 18. SCENARIO SOTTOSTANTE LCR si propone di rilevare la robustezza della banca in uno scenario che simuli la combinazione di uno shock idiosincratico e di mercato che simuli: il prelievo di una quota di depositi al dettaglio una parziale perdita della capacità di raccolta all’ingrosso non garantita una parziale perdita della provvista garantita a breve termine deflussi contrattuali aggiuntivi un aumento delle volatilità di mercato che influisca sulla qualità delle garanzie o sulla potenziale esposizione utilizzi imprevisti di linee di liquidità e di credito irrevocabili non ancora utilizzate potenziale necessità per la banca di riacquistare titoli di debito allo scopo di attenuare il rischio di reputazione 18
  • 19. STRUMENTI DI MONITORAGGIO A completamento dell’LCR descritto e da applicare come requisito minimo, si illustrano gli indicatori da utilizzare quali strumenti coerenti di monitoraggio. Essi rilevano informazioni specifiche connesse ai flussi di cassa, alla struttura del bilancio, alle garanzie non vincolate disponibili di una banca e a taluni indicatori di mercato e costituiscono il nucleo delle informazioni utili alle autorità di vigilanza per valutare il rischio di liquidità di una banca. Indicatori di monitoraggio Gli indicatori descritti da Banca d’Italia sono i seguenti: Disallineamento delle scadenze contrattuali Concentrazione della raccolta Attività non vincolate disponibili LCR per valuta significativa Strumenti di monitoraggio tramite il mercato
  • 20. Strumenti di monitoraggio Obiettivo Rilevare gli scompensi tra afflussi e deflussi contrattuali di liquidità per determinate fasce temporali. Tali scompensi indicano il volume di liquidità che una banca potrebbe potenzialmente aver bisogno di raccogliere in ciascuna di queste fasce temporali se tutti i deflussi si verificassero alla prima data utile. Definizione Afflussi e deflussi contrattuali di cassa e in titoli generati da tutte le poste in bilancio e fuori bilancio, classificati all’interno di determinate fasce temporali in base alle rispettive scadenze. Disallineamento delle scadenze contrattuali 20 STRUMENTI DI MONITORAGGIO
  • 21. Strumenti di monitoraggio Concentrazione della raccolta Obiettivo Questo indicatore intende individuare le fonti di raccolta all’ingrosso aventi rilevanza tale che il loro venir meno comporterebbe problemi di liquidità. Definizione  Provvista raccolta da ciascuna controparte significativa in percentuale delle passività totali  Provvista raccolta mediante ciascun prodotto o strumento significativo in percentuale delle passività totali  Elenco degli importi attivi e passivi per ciascuna valuta significativa 21 STRUMENTI DI MONITORAGGIO
  • 22. Strumenti di monitoraggio Attività non vincolate disponibili Definizione LCR in valuta estera = stock di HQLA in ciascuna valuta significativa / totale dei deflussi di cassa netti nell’arco di 30 giorni in ciascuna valuta significativa (nota: il totale dei deflussi di cassa netti in valuta estera è al netto delle coperture valutarie) Obiettivo Rivelare la quantità e le principali caratteristiche, fra cui la valuta di denominazione e l’ubicazione, delle attività non vincolate di cui dispone la banca. Tali attività possono essere stanziate in garanzia per raccogliere HQLA o finanziamenti garantiti addizionali nei mercati secondari o sono ammissibili presso le banche centrali e potrebbero rappresentare fonti aggiuntive di liquidità per la banca. 22 STRUMENTI DI MONITORAGGIO
  • 23. Strumenti di monitoraggio LCR per valuta significativa Definizione Attività non vincolate disponibili stanziabili in garanzia nei mercati secondari e attività non vincolate disponibili stanziabili presso le banche centrali per le operazioni attivabili su iniziativa delle controparti. L’indicatore è utile per esaminare la potenziale capacità della banca di generare una fonte addizionale di HQLA o di provvista garantita. Esso fornisce una misura standardizzata della possibilità di ripristinare rapidamente l’LCR dopo uno shock di liquidità raccogliendo fondi nei mercati privati Obiettivo Sebbene sia richiesto di soddisfare l’LCR in un’unica valuta, per meglio rilevare i potenziali disallineamenti valutari le banche e le autorità di vigilanza dovrebbero altresì monitorare l’LCR nelle valute significative. Ciò consentirà loro di tenere sotto controllo potenziali problematiche di disallineamento valutario. 23 STRUMENTI DI MONITORAGGIO
  • 24. Strumenti di monitoraggio tramite il mercato Definizione Sebbene vi siano molti tipi di dati disponibili nel mercato, per esaminare specificamente le difficoltà di liquidità potenziali le autorità di vigilanza possono monitorare i dati ai seguenti livelli: 1. informazioni a livello generale di mercato; 2. informazioni sul settore finanziario; 3. informazioni specifiche sulla banca. Obiettivo I dati di mercato a elevata frequenza con sfasamenti temporali modesti o nulli possono essere utilizzati come indicatori di allerta precoce nel monitoraggio delle potenziali difficoltà di liquidità presso le banche. 24 STRUMENTI DI MONITORAGGIO
  • 25. CONCLUSIONI LCR Indicatore a breve (30 giorni) quantitativo, in vigore dal primo gennaio 2015. Requisito minimo: NSFR Indicatore a lungo termine (1 anno). Incentiva a finanziare le attività attingendo a fonti di provvista più stabili (in vigore dal 2018). Principles for Sound Liquidity risk management and supervision Linee guida per la gestione e la supervisione del rischio di funding. La sana e prudente gestione della liquidità prevede la collaborazione di tecniche quantitative (indici) e qualitative (monitoraggio). 2015 2016 2017 2018 2019 60% 70% 80% 90% 100%  Liquidity policy  Reporting  Stress testing
  • 26. Appendice A - Deflussi netti - Definizione A. Depositi al dettaglio Ponderazione Depositi a vista e depositi a termine (scadenza inferiore a 30 giorni) - Depositi stabili (il sistema di assicurazione dei depositi soddisfa i criteri addizionali) 3% - Depositi stabili 5% - Depositi meno stabili 10% Depositi a termine con vita residua superiore a 30 giorni 0% 0% B. Provvista all’ingrosso non garantita Depositi a vista e depositi a termine (scadenza inferiore a 30 giorni) effettuati da piccole imprese - Depositi stabili 5% - Depositi meno stabili 10% Depositi operativi generati da attività di compensazione, custodia o gestione della liquidità 25% - Parte coperta da assicurazione dei depositi 5% Reti istituzionali di banche cooperative (depositi idonei detenuti presso l’istituzione centrale) 25% Società non finanziarie, soggetti sovrani, banche centrali, banche multilaterali di sviluppo ed ESP 40% - Qualora l’intero ammontare sia completamente coperto dal sistema di assicurazione dei depositi 20% Altre persone giuridiche clienti 100% C. Provvista garantita Operazioni con banche centrali e operazioni garantite da attività di primo livello, con qualsiasi controparte 0 Operazioni garantite da attività di secondo livello A, con qualsiasi controparte 15% Operazioni garantite da attività diverse da quelle di primo livello o di secondo livello A, aventi come controparte il soggetto sovrano o ESP nazionali, ovvero banche multilaterali di sviluppo 25% Garantita da RMBS computabili fra le attività di secondo livello B 25% Garantita da attività di secondo livello B 50% Tutte le altre operazioni di provvista garantita 100% 26
  • 27. Appendice A - Deflussi netti - Definizione D. Requisiti aggiuntivi Ponderazione Fabbisogno di liquidità (ad es. richiesta di garanzie reali) relativo a operazioni di finanziamento, derivati e altre tipologie di contratto Declassamento di 3 notch Variazioni del valore di mercato per operazioni in derivati (maggiore flusso netto assoluto di garanzie reali su 30 giorni registrato nei 24 mesi precedenti) Approccio retrospettivo Variazioni di valore delle attività diverse da quelle di primo livello a garanzia di operazioni in derivati 20% Garanzie reali in eccesso detenute dalla banca in relazione a operazioni in derivati e contrattualmente richiamabili in qualunque momento dalla controparte 100% Fabbisogno di liquidità collegato alle garanzie reali che la banca è tenuta a stanziare a fronte di operazioni in derivati 100% Incremento del fabbisogno di liquidità connesso con operazioni in derivati che consentono la sostituzione delle garanzie con attività diverse da HQLA 100% ABCP, SIV, conduit, società veicolo, ecc. 100% Quota al momento inutilizzata di linee di credito e di liquidità irrevocabili concesse a: - clientela al dettaglio e piccole imprese 5% - società non finanziarie, soggetti sovrani, banche centrali, banche multilaterali di sviluppo ed ESP 10% per linee di credito, 30% per linee di liquidità - banche sottoposte a vigilanza prudenziale 40% - altre istituzioni finanziarie (comprese società mobiliari e compagnie di assicurazione) 40% per linee di credito, 100% per linee di liquidità - altre persone giuridiche clienti 100% Altre passività di finanziamento (come fideiussioni, lettere di credito, linee di credito e di liquidità revocabili, ecc.) discrez. Nazionale Altri deflussi contrattuali 100% Deflussi di cassa netti per operazioni in derivati 100% 100% Altri deflussi di cassa contrattuali 100% 27
  • 28. Appendice A - Deflussi netti - Definizione A.Operazioni di prestito garantito in scadenza assistite dalle attività seguenti: Ponderazione Attività di primo livello 0% Attività di secondo livello A 15% - RMBS idonei 25% - Altre attività 50% Prestiti garantiti da attività di altro tipo 50% Tutte le altre attività 100% Linee di credito o di liquidità a favore della banca segnalante 0% Depositi operativi detenuti presso altre istituzioni finanziarie (compresi i depositi detenuti presso l’istituzione centrale di una rete di banche cooperative) 0% B.Altri afflussi per tipologia di controparte: - crediti nei confronti della clientela al dettaglio 0,5 - crediti nei confronti della clientela all’ingrosso non finanziaria derivanti da operazioni diverse da quelle riportate nelle precedenti categorie di afflusso 50% - crediti nei confronti di istituzioni finanziarie e banche centrali derivanti da operazioni diverse da quelle riportate nelle precedenti categorie di afflusso 100% C.Afflussi di cassa netti per operazioni in derivati 100% D.Altri afflussi di cassa contrattuali discr. Nazionale 28