Argomenti trattati nella sessione:
• gli obiettivi della collaborazione Oracle / CRUI; overview delle soluzioni proposte.
• l’evoluzione dell’offerta Oracle, on prem e in Cloud
• certificazione CSP Agid e modello di pricing su Cloud
• le soluzioni per la modernizzazione delle Infrastrutture IT (prodotti, servizi e formazione)
• efficientamento dei Database Oracle
• Appliances per il Database (ODA) e per BigData
• Offloading di workload su Cloud Oracle
• Storage e Backup as-a-Service, Lift/Shift di ambienti di Sviluppo e Test, Decommissioning
• VirtualLabs e MOOC “on-demand” su cloud
• Continuità e DR (su on-prem o su Cloud): soluzioni per basi dati Oracle e non Oracle
54. Agility 2014
1.5 days of hands on training and 12 unique labs
Physical Hardware ~ 20 Servers and a fleet of
network devices and F5 hardware.
Hundreds of hours of prep to build infrastructure.
Before and during the event.
NO repeatability
Literally felt like moving a mountain
55. Agility 2017
• 2017 was the 3rd Agility conference that
utilized Ravello for labs and training
• 7,802 Virtual Machines running at highest
utilization point in 2017, 3349 in 2016
• 3,400+ individual lab sessions
• Unique labs that customers can take
doubles y/y 2016 to 2017
56. Agility 2018
• Agility 2018 had 56 unique classes with labs
across 6 lab sessions
• 7,007 VMs and 2203 apps at the highest
utilization point
• 7137 individual lab sessions provided
• Customer access utilized the Ravello
Training Portal
Gruppo A - Data center di qualità che non sono stati eletti a Polo strategico nazionale, oppure con carenze strutturali o organizzative considerate minori. Come indicato in seguito, queste strutture potranno continuare ad operare ma non potranno essere effettuati investimenti per l’ampliamento o l’evoluzione. Dovranno comunque garantire continuità dei servizi e disaster recovery, fino alla completa migrazione, avvalendosi dei servizi disponibili con il Contratto quadro SPC Cloud lotto 1 o messi a disposizione dai Poli strategici nazionali.
Gruppo B - Data center che non garantiscono requisiti minimi di affidabilità e sicurezza dal punto di vista infrastrutturale e/o organizzativo, o non garantiscono la continuità dei servizi. Queste infrastrutture dovranno essere rapidamente consolidate verso uno dei Poli strategici nazionali o verso il cloud tramite i servizi disponibili con il Contratto quadro SPC Cloud lotto 1.
Le Pubbliche amministrazioni, come riportato anche nella Circolare Agid 24 Giugno 2016, n. 2 16, non possono sostenere spese relative alla costituzione di nuovi data center o all’evoluzione di data center esistenti non eletti a Poli strategici nazionali.
Le Pubbliche amministrazioni potranno procedere - previa approvazione di AgID 17 - agli adeguamenti dei propri data center esclusivamente al fine di:
evitare problemi di interruzione di pubblico servizio;
anticipare processi di dismissione dei propri data center per migrare al cloud della PA;
consolidare i propri servizi su data center di altre PA al fine di ottenere economie di spesa.
Gruppo A - Data center di qualità che non sono stati eletti a Polo strategico nazionale, oppure con carenze strutturali o organizzative considerate minori. Come indicato in seguito, queste strutture potranno continuare ad operare ma non potranno essere effettuati investimenti per l’ampliamento o l’evoluzione. Dovranno comunque garantire continuità dei servizi e disaster recovery, fino alla completa migrazione, avvalendosi dei servizi disponibili con il Contratto quadro SPC Cloud lotto 1 o messi a disposizione dai Poli strategici nazionali.
Gruppo B - Data center che non garantiscono requisiti minimi di affidabilità e sicurezza dal punto di vista infrastrutturale e/o organizzativo, o non garantiscono la continuità dei servizi. Queste infrastrutture dovranno essere rapidamente consolidate verso uno dei Poli strategici nazionali o verso il cloud tramite i servizi disponibili con il Contratto quadro SPC Cloud lotto 1.
Le Pubbliche amministrazioni, come riportato anche nella Circolare Agid 24 Giugno 2016, n. 2 16, non possono sostenere spese relative alla costituzione di nuovi data center o all’evoluzione di data center esistenti non eletti a Poli strategici nazionali.
Le Pubbliche amministrazioni potranno procedere - previa approvazione di AgID 17 - agli adeguamenti dei propri data center esclusivamente al fine di:
evitare problemi di interruzione di pubblico servizio;
anticipare processi di dismissione dei propri data center per migrare al cloud della PA;
consolidare i propri servizi su data center di altre PA al fine di ottenere economie di spesa.
Gruppo A - Data center di qualità che non sono stati eletti a Polo strategico nazionale, oppure con carenze strutturali o organizzative considerate minori. Come indicato in seguito, queste strutture potranno continuare ad operare ma non potranno essere effettuati investimenti per l’ampliamento o l’evoluzione. Dovranno comunque garantire continuità dei servizi e disaster recovery, fino alla completa migrazione, avvalendosi dei servizi disponibili con il Contratto quadro SPC Cloud lotto 1 o messi a disposizione dai Poli strategici nazionali.
Gruppo B - Data center che non garantiscono requisiti minimi di affidabilità e sicurezza dal punto di vista infrastrutturale e/o organizzativo, o non garantiscono la continuità dei servizi. Queste infrastrutture dovranno essere rapidamente consolidate verso uno dei Poli strategici nazionali o verso il cloud tramite i servizi disponibili con il Contratto quadro SPC Cloud lotto 1.
Le Pubbliche amministrazioni, come riportato anche nella Circolare Agid 24 Giugno 2016, n. 2 16, non possono sostenere spese relative alla costituzione di nuovi data center o all’evoluzione di data center esistenti non eletti a Poli strategici nazionali.
Le Pubbliche amministrazioni potranno procedere - previa approvazione di AgID 17 - agli adeguamenti dei propri data center esclusivamente al fine di:
evitare problemi di interruzione di pubblico servizio;
anticipare processi di dismissione dei propri data center per migrare al cloud della PA;
consolidare i propri servizi su data center di altre PA al fine di ottenere economie di spesa.
Gruppo A - Data center di qualità che non sono stati eletti a Polo strategico nazionale, oppure con carenze strutturali o organizzative considerate minori. Come indicato in seguito, queste strutture potranno continuare ad operare ma non potranno essere effettuati investimenti per l’ampliamento o l’evoluzione. Dovranno comunque garantire continuità dei servizi e disaster recovery, fino alla completa migrazione, avvalendosi dei servizi disponibili con il Contratto quadro SPC Cloud lotto 1 o messi a disposizione dai Poli strategici nazionali.
Gruppo B - Data center che non garantiscono requisiti minimi di affidabilità e sicurezza dal punto di vista infrastrutturale e/o organizzativo, o non garantiscono la continuità dei servizi. Queste infrastrutture dovranno essere rapidamente consolidate verso uno dei Poli strategici nazionali o verso il cloud tramite i servizi disponibili con il Contratto quadro SPC Cloud lotto 1.
Le Pubbliche amministrazioni, come riportato anche nella Circolare Agid 24 Giugno 2016, n. 2 16, non possono sostenere spese relative alla costituzione di nuovi data center o all’evoluzione di data center esistenti non eletti a Poli strategici nazionali.
Le Pubbliche amministrazioni potranno procedere - previa approvazione di AgID 17 - agli adeguamenti dei propri data center esclusivamente al fine di:
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consolidare i propri servizi su data center di altre PA al fine di ottenere economie di spesa.
So, here’s how the Oracle Database Appliance fits in.
Oracle Database Appliance was designed to bring simplicity, optimization, and affordability to your Oracle Database environments. The first Oracle Database Appliance was shipped in 2011, and since then, it has been adopted by thousands of users, and put to work in all industries around the world.
Oracle Database Appliance is purpose-built, specifically to run your Oracle Database and applications. It's fully integrated, which means it saves you time, effort, and cost throughout its entire lifecycle. It was created by a single team of hardware and software developers with a mission—to create an appliance to ease the deployment and the operations of your Oracle Database and applications.
In fact, not only can Oracle Database Appliance be deployed in as little as 30-to-90 minutes, maintenance is dramatically simplified, with patching taken care of automatically every quarter. It's built by Oracle with industry-standard technology, and everything is supported by Oracle, so if you need help, you have to make only one phone call.
We introduced the new Oracle Database Appliance X6-2 portfolio in 2016. At this time, we launched an entire family of products, including a range of models suitable for organizations of all sizes with various database deployment needs—starting at only 18 thousand dollars. Now, the Oracle Database Appliance portfolio supports everything from single-instance Oracle databases in small organizations, to high-availability Oracle databases for business-critical workloads.
We’ve also added high-performance, all-flash storage, and support for all versions of Oracle Database—Standard Edition as well as Enterprise Edition.
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What is RMAN Oracle Recovery Manager is a backup and recovery manager that comes with Oracle database. It provides database backup, restore, and recovery capabilities optimized for Oracle Database.