2. Mi presento
Lidia Marongiu, consulente di
comunicazione, marketing e
web strategist.
Socia dello Studio Giaccardi &
Associati e amministratore
unico della G&M Network Srl.
Ho iniziato la mia professione
13 anni fa, lavoro con aziende
e istituzioni in diverse regioni
d’Italia.
Ho alcuni anni, due figlie vivo
a Ravenna da 5 anni.
2
Lidia Marongiu – Studio Giaccardi &
Associati
3. Cosa imparerete oggi
Scrivere pensando al vostro lettore
Scegliere le parole giuste per essere
capiti e non per essere «apprezzati»
Scrivere contenuti utili in modi usabili
Scrivere in modo diverso a seconda
dello strumento e della finalità
Facile vero?
Lidia Marongiu 3
4. COMUNICAZIONE SCRITTA
Siamo figli di una cultura della comunicazione scritta che ci spinge a scrivere
per guadagnare un apprezzamento finale:
quello che sto scrivendo piacerà al mio lettore? Che opinione avrà di me
dopo averlo letto?
Lidia Marongiu 4
5. Ma la domanda giusta sarebbe
il mio lettore capirà quello che sto
scrivendo?
Lidia Marongiu 5
7. Comunicare con l’obiettivo di farsi
capire equivale a spogliarsi di ogni fine
secondario e nascosto.
Significa essere trasparenti, aperti e
disponibili.
Significa mettere se stessi a
disposizione degli altri.
Comunicare significa mettere in
comune: quindi esige generosità.
Comunicare significa
donare. Ovunque lo si faccia.
Lidia Marongiu 7
8. Lidia Marongiu 8
Le parole sono fatte, prima che per essere dette, per essere
capite: proprio per questo, diceva un filosofo, gli dei ci hanno
dato una lingua e due orecchie.
Chi non si fa capire viola la libertà di parola dei suoi
ascoltatori.
È un maleducato, se parla in privato e da privato.
È qualcosa di peggio se è un giornalista, un insegnante, un
dipendente pubblico, un eletto dal popolo.
Chi è al servizio di un pubblico ha il dovere costituzionale
di farsi capire.
Tullio De Mauro
9. Lidia Marongiu 9
Farsi capire è [anche] un fatto di
Costituzione
Articolo 3, secondo comma della Costituzione dice:
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla
legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di
opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine
economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e
l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della
persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori
all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
10. Lidia Marongiu 10
La comunicazione delle pubbliche amministrazioni
deve soddisfare i seguenti requisiti:
• Semplicità
• Chiarezza
• Sinteticità
• Completezza e correttezza dell’informazione.
Farsi capire è [anche] un fatto di
legge.
Per la pubblica amministrazione è regolato dalla
legge 150 del 2000.
12. Semplice rispetto a cosa?
Argomento, contesto, strumento
Comprensibile per chi?
Per il nostro interlocutore, rispetto al suo linguaggio e alla sua sfera di condivisione
12
Lidia Marongiu – Studio Giaccardi &
Associati
13. Chi stabilisce se un testo è
semplice e comprensibile?
Lidia Marongiu 13
Io.
Ognuno di noi, da emittente, considera sé stesso
come misura indiscutibile della comprensibilità di
quanto dice o scrive
14. Parlo italiano.
Scrivo in italiano.
Mi capiranno tutti quelli
che parlano italiano.
Lidia Marongiu 14
Siamo sicuri?
15. Gli italiani e la scuola
• 9,9% ha una laurea
• 28,5% ha un diploma di
scuola media superiore
• 5,4% una qualifica
professionale
• 35,3% la licenza media
inferiore
• 20,9 licenza elementare
o nessun titolo
Lidia Marongiu 15
1 italiano su 4
è incapace di leggere e
comprendere
Fonte: Tullio De Mauro
16. Parliamo tutti italiano?
Solo il 20% degli italiani ha un livello ci
comprensione linguistica che
corrisponde alle necessità di vita e
lavoro
(OCSE, Life Skill Project)
Il vocabolario di base condiviso dal 90%
della popolazione italiana consiste in
circa 2000 parole
16
Lidia Marongiu – Studio Giaccardi &
Associati
Lidia Marongiu
17. Cosa capiamo dell’italiano
17
Circa 300.000 vocaboli nel
Grande dizionario Italiano
(Tullio De Mauro)
Una persona
di buona cultura
ne capisce 60-80.000
250.000 vocaboli
Non comuni e compresi
solo in ambito
specialistico
(addebitare, stornare, fondo
comune, obbligazione)
47.000 vocaboli
Sono compresi anche da
chi ha fatto almeno le
superiori
(fattura, contanti, versamento)
7.050 vocaboli di base
Sono compresi anche da chi
ha frequentato scuole di
base
(soldi, denaro, pagare, prestito)
Lidia Marongiu – Studio Giaccardi &
Associati
Lidia Marongiu
18. Comunicare significa scegliere il
codice adatto
Usare un codice linguistico non condiviso
mette il ricevente in una condizione di
difficoltà.
Il feed back di chi non
capisce?
Frustrazione, rabbia, indifferenza,
rancore...oppure più semplicemente
Cestino
18
Lidia Marongiu – Studio Giaccardi &
Associati
Brad Pitt nel film Babel
Fonte: www.orastacco.com
Lidia Marongiu
19. Passo o non passo?
Il mio codice
linguistico, la lingua
italiana mi fa pensare
che posso passare.
Varco mi richiama il
significato di aperto,
transito, accesso,
passo, passaggio …
Passaggio non attivo
quindi vuol dire che
non posso passare? E
invece è il contrario….
19
Lidia Marongiu – Studio Giaccardi &
Associati
Lidia Marongiu
20. Studio Giaccardi & Associati in
collaborazione con Sagitta Srl
20
Verba volant
Il brigadiere è davanti alla macchina da
scrivere.
L’interrogato, seduto davanti a lui,
risponde alle domande un
po’ balbettando, ma attento a dire tutto
quello che ha da dire nel modo più
preciso e senza una parola di troppo:
“Stamattina presto andavo in cantina ad accendere la stufa e ho trovato tutti quei
fiaschi di vino dietro la cassa del carbone. Ne ho preso uno per bermelo a cena. Non ne
sapevo niente che la bottiglieria di sopra era stata scassinata”.
[ 42 parole 194 battute]
21. 21
Scripta manent
Impassibile, il brigadiere batte veloce sui tasti la sua fedele
trascrizione:
“Il sottoscritto essendosi recato nelle prime ore antimeridiane
nei locali dello scantinato per eseguire l’avviamento dell’impianto
termico, dichiara d’essere casualmente incorso nel rinvenimento
di un quantitativo di prodotti vinicoli, situati in posizione
retrostante al recipiente adibito al contenimento del combustibile,
e di aver effettuato l’asportazione di uno di detti articoli nell’intento
di consumarlo durante il pasto pomeridiano, non essendo a
conoscenza dell’avvenuta effrazione dell’esercizio soprastante”.
[ 65 parole – 455 battute]
P.S. La prosa non è mia, ma di Italo Calvino.
22. Che lingua è questa? L’antilingua
Chi parla l’antilingua ha sempre paura di
mostrare familiarità e interesse per le
cose di cui parla, crede di dover
sottintendere: “io parlo di queste cose
per caso, ma la mia funzione è ben più in
alto delle cose che dico e che faccio, la
mia funzione è più in alto di tutto, anche
di me stesso”. La motivazione psicologica
dell’antilingua è la mancanza di un vero
rapporto con la vita, ossia in fondo l’odio
per se stessi.
Italo Calvino
22
“
”
Lidia Marongiu
23. Lidia Marongiu – Studio Giaccardi &
Associati
23
Caro potresti andare di sotto a conferire il
contenitore dei rifiuti?
Lidia Marongiu
24. Come evitare le trappole della
comunicazione?
Lidia Marongiu – Studio Giaccardi &
Associati
24
Scrivere in modo semplice
Mettere al centro il lettore
Lidia Marongiu
28. Lidia Marongiu 28
Scala
dell’astrazione
Alla base le parole che indicano
le cose concrete, ai pioli più alti
le parole che evocano concetti e
idee
INTIMITÀ
OSPITALITÀ
ACCOGLIENZA
FAMILIARITÀ
RIFUGIO
FOCOLARE
DIMORA
ALLOGGIO
RESIDENZA
ABITAZIONE
CASA
29. Lidia Marongiu 29
Le parole semplici di uso quotidiano sono quelle che
cerchiamo nei motori di ricerca
Cerco un hotel di lusso…
31. Lidia Marongiu 31
La scala di parole ci
serve tutta
Ci sono parole adatte a dare
concretezza
Ci sono parole adatte a dare
forma alle idee
Ci sono parole adatte a
evocare emozioni
32. Lidia Marongiu 32
Parole da riscoprire
Le preposizioni
semplici
A partire da da
Attraverso con
Con l’ausilio di con
Mediante con
Insieme a con
Finalizzato a, per
Volto a per
Con lo scopo di per
Con l’obiettivo di per
Mirato a per
Nell’ottica di per
Onde per
In seguito a dopo
Con l’eccezione di tranne
Non in ultimo infine, anche
Nonché e anche, e
In assenza di senza
34. Lidia Marongiu 34
Verbi all’infinito
I verbi danno chiarezza e
dinamismo, invitano all’azione
Sì
Nominalizzazione
Usare nomi per indicare le
azioni: appesantisce il testo e lo
rende burocratico
No
Valutazione/valutare
Sottoscrizione/sottoscrivere
Prenotazione/prenotare
Ad esempio
35. Lidia Marongiu 35
L’obiettivo che ci ha spinto alla realizzazione
del nuovo sito è la necessità di far conoscere i
nostri nuovi prodotti ai clienti
L’obiettivo che ci ha spinto a realizzare il
nuovo sito è la necessità di far conoscere
i nostri prodotti ai clienti
36. Lidia Marongiu 36
L’ufficio riceve la documentazione relativa alla
missione e, dopo averla verificata, procede
alla liquidazione delle spese sostenute nel
mese successivo a quello di effettuazione
L’ufficio riceve la documentazione,
relativa alla missione e la verifica e
liquida le spese nel mese successivo a
quello della missione
37. Lidia Marongiu 37
Nell’ottica della semplificazione
Per semplificare
Si è giunti al completamento della fase di
analisi
L’analisi è stata completa
Se lo desidera può fare richiesta della visita
con il dr.
Se lo desidera può richiedere la visita
Se lo desidera può prenotare la visita
38. Lidia Marongiu 38
Locuzioni verbali
Fare una distinzione/distinguere
Fare una premessa/premettere
Effettuare un pagamento/pagare
Effettuare una prenotazione/prenotare
Fare una verifica/verificare
Evitare
39. Lidia Marongiu 39
Il gerundio
A volte rende fredda e pesante
una frase che potrebbe essere
semplice e breve
Ni
Essendo stato deciso di organizzare il corso, il
Consiglio di Amministrazione ha provveduto a
convocare il consulente incaricato.
Il Consiglio di Amministrazione ha deciso di
organizzare il corso e ha convocato il
consulente incaricato.
Ad esempio
41. Lidia Marongiu 41
Nelle aziende la forma
passiva dilaga
Perché l’impersonalità è più
professionale?
La riunione è fissata…..
La decisione è stata presa….
Le ferie sono state sospese
Preferire La forma attiva
Significa essere più diretti, aver bisogno
di meno parole
Parlare da persone a persone
42. Lidia Marongiu 42
I prezzi dei nostro prodotti possono essere
consultati nel listino allegato
Puoi consultare i prezzi dei nostri prodotti nel listino
allegato.
La segreteria può essere contattata dalle 9,00 alle
13,00.
Puoi contattare la Segreteria dalle 9,00 alle 13,00.
La sua prenotazione è stata confermata
Abbiamo confermato la sua prenotazione
44. Lidia Marongiu 44
AVVERBI
Parole lunghe: servono spesso nel
parlato per guadagnare tempo
Veramente
Solitamente
Generalmente
Realisticamente
Tipicamente
Essenzialmente
Durevolmente
Qualunquemente
Come le
medicine, da
usare con cautela
e dietro
prescrizione
45. Lidia Marongiu 45
Congiuntamente a con, insieme a
Unitamente a con, insieme a
Tempestivamente subito, al più presto
successivamente dopo
precedentemente prima
frequentemente spesso
fondamentalmente in fondo
Accidentalmente per caso
casualmente per caso
contemporaneamente al tempo stesso
Deliberatamente di proposito
Analogamente a come per
Limitatamente solo per
VALIDE
ALTERNATIVE
46. Lidia Marongiu 46
Il responsabile del personale ha espresso parere
favorevole relativamente al permesso richiesto
Il responsabile del personale ha approvato la
richiesta di permesso.
Il responsabile del personale ha concesso il
permesso richiesto.
Il responsabile del personale ha dato il permesso
47. Lidia Marongiu 47
«Chi scrive con efficacia sa bene
che l’aggettivo deve essere
l’amante del sostantivo e non la
moglie legittima, perché tra le
parole ci devono essere legami
passeggeri e non un matrimonio»
Tratto da Luisa Carrada, Il mestiere di scrivere
Coppie scontate: tema scottante, osservatorio
privilegiato, focus particolare, centro d’eccellenza,
soluzioni eccellenti
Affidabile, eccellente, innovativo, avanzato,
confortevole, efficace, potente, completo flessibile…
Aggettivi
48. Lidia Marongiu 48
Con gli
aggettivi la
matematica
non
funziona
Uno Esprime esclusività
Un taccuino maneggevole
Due Esprimono contrasto e
confronto
Un taccuino spesso ma maneggevole
Tre Esprimono completezza
e perfezione
Un taccuino spesso, elegante, maneggevole
Quattro o più di quattro
esprimono un inventario
Un taccuino colorato, elegante, spesso,
maneggevole
50. Lidia Marongiu 50
Quando la sintassi non è chiara?
Quando per capire cosa c’è scritto dovete
rileggere più volte
Quando leggendo di fermate e vi chiedete ma
chi è il soggetto
Quando una frase supera le tre righe [capita
spesso]
51. Lidia Marongiu 51
Legge
della
vicinanza
Tenete insieme soggetto,
verbo e complemento
Se abbiamo tante informazioni è meglio
usare più frasi
Mettere all’inizio o alla fine gli incisi
Se però non basta e volete usare lunghe
frasi articolate….
53. Lidia Marongiu 53
Questa frase ha cinque parole. Ecco qua altre cinque parole. Le frasi di cinque
parole sono piacevoli. Ma se sono troppe diventano monotone. È un suono
che ci annoia. È come un disco rotto. L’orecchio chiede un po’ di varietà. Ora
ascolta. Provo a cambiare lunghezza delle frasi, per creare musica. Musica. Il
testo canta. Prende ritmo, diventa una cantilena, un’armonia. Scrivo frasi
brevi, scrivo frasi di media lunghezza. E qualche volta, quando sono certo che
il lettore è tranquillo, lo trascino con una frase lunghissima, una frase che
brucia di energia e si alza con un impeto di crescendo, un rullo di tamburi, un
fragore di cembali - suoni che dicono «ascoltami!» - l’importante è questo.
Quindi scrivi la giusta combinazione di frasi corte, medie e lunghe. Crea un
suono che accarezzi l’orecchio di chi legge. Non scrivere solo parole. Scrivi
musica.
Roy Peter Clark Writing Tools Tratto da Mestiere di Scrivere di Luisa Carrada
55. Lidia Marongiu 55
Titoli
Sottotitoli
Paragrafi
Ipertesti
Prima si guarda poi si legge
Vale sulla carta e anche sul web
Prima di capire se un testo merita di essere letto
lo «scorriamo» con lo sguardo.
Più o meno consapevolmente andiamo alla
ricerca di segnali visivi (parole in evidenza, titoli)
che ci facciano capire di cosa si tratta.
Per questo scrivere un testo è anche un po’
costruire un percorso di lettura.
56. Lidia Marongiu 56
1. Per scegliere la parola giusta bisogna conoscerne tante
2. Quando vogliamo e abbiamo bisogno di farci capire da tutti usiamo le
parole del «vocabolario base»
3. Preferiamo le parole concrete e precise
4. Se scriviamo per il web non usiamo parole astratte: piacciono ai nostri
lettori e anche Google apprezza
5. I verbi mettono in movimento il testo, i sostantivi lo appesantiscono
6. Evitiamo gli avverbi se non quando sono necessari
7. Scegliamo le preposizioni brevi e più semplici perché esaltano il loro
oggetto non lo soffocano
8. L’articolo determinativo comunica unicità: l’azienda e non un’azienda
9. Scegliamo gli aggettivi che aggiungono dettagli e particolari non Enfasi.
10. Usiamo parole inglese se non abbiamo valide alternative
Riassumendo
58. Il plurale dell’inglese in italiano
Le parole inglesi di uso comune
nell’italiano non hanno il plurale con
la s finale.
I manager della IBM hanno festeggiato 10
milioni di utili.
Manager non diventa managers
Hobby non diventa hobbies
58
Lidia Marongiu – Studio Giaccardi &
Associati
Lidia Marongiu
59. La punteggiatura, una faccenda
importante
La donna, senza l’uomo, è nulla
La donna, senza l’uomo è nulla
Stavo giocando a calcio con Luca,
ci si annoia sempre.
Stavo giocando a calcio, con Luca
ci si annoia sempre.
59
Lidia Marongiu – Studio Giaccardi &
Associati
Lidia Marongiu
60. Il punto
Il più semplice da capire. C’è un punto ogni volta
che finisce una frase.
L’unico problema è semmai capire dove va
messo il punto.
I reclami vanno presentati allo sportello, siamo aperti
dalle 11,00 alle 18,00.
I reclami vanno presentati allo sportello. Siamo aperti
dalle 11,00 alle 18,00.
60
Lidia Marongiu – Studio Giaccardi &
Associati
Lidia Marongiu
61. La virgola
Indica la struttura di una frase e il ritmo. Ci sono
virgole strutturali (vedi elenchi),
Si usa anche quando le frasi sono unite da un
ma, o da un mentre, un oppure o un però
Mai la virgola tra soggetto e verbo
61
Lidia Marongiu – Studio Giaccardi &
Associati
Lidia Marongiu
62. Due punti
Si usano quando una frase si apre ad un’altra che la spiega,
la elabora o magari la contraddice
Introduce un segnale di attenzione, o un elenco o una
citazione
Non si usano mai due volte nello stesso periodo
Scrivere: un piacere o un tormento?
Due punti: utili per fasi lunghe, elaborate ed
elenchi complessi.
62
Lidia Marongiu – Studio Giaccardi &
Associati
Lidia Marongiu
63. Punto e virgola
Si usa fra due frasi che stanno in relazione ed è utile per stabilire
una gerarchia in un elenco altrimenti troppo fitto di virgole.
Per capire la differenza tra due punti e punto e virgola
Francesco si è chiuso in camera sua; l’Inter ha perso
con il Bologna.
Francesco si è chiuso in camera sua: l’Inter ha perso
con il Bologna.
63
Lidia Marongiu – Studio Giaccardi &
Associati
Lidia Marongiu
64. C’era una volta l’editing…
Lidia Marongiu 64
Testo estratto da Rapporto ISNART «Impresa Turismo 2012»
65. Uso della maiuscola? A modo mio
Lidia Marongiu 65
Testo estratto da Rapporto ISNART «Impresa Turismo 2012»
68. Lidia Marongiu 68
Aspetti di una mail che spesso
sottovalutiamo
Mittente
Specifico e preciso non generico «direzione» «ufficio
«stampa»
Oggetto
Persuasivo e preciso
Firma
Dati essenziali e non curriculum: i titoli vanno
utilizzati per gli altri non per sé stessi
Lettera, sms,
conversazione,
raccomandata:
un mix di tutto
ma con regole
precise
69. Lidia Marongiu 69
Tecnica della piramide rovesciata
Il messaggio più importante deve
essere contenuto
nell’oggetto e
nelle prime righe
70. Lidia Marongiu 70
Mail con allegato.
Per favore non
obbligarmi ad
aprirlo per capire
che cosa mi hai
mandato
1. Fai capire al
destinatario che cosa
gli hai allegato:
bastano poche parole
ma non vaghe e
formali.
2. Prima di mandarlo valuta se
l’allegato è strettamente
necessario… (ma questo non è
il tema del nostro seminario)
72. Lidia Marongiu 72
Quanti allegati posso mandare.
1, 2, 3, 4, 5 ma non esagerare!
Se hai tanti allegati (e anche
pesanti) usa altri strumenti
Dropbox
Wetransfer
73. 73
MAIL con una proposta
CAPTATIO BENEVOLENTIAE O MOTIVAZIONE
DELLA LETTERA
ARGOMENTAZIONE
INVITO ALL’AZIONE
CHIUSURA
Lidia Marongiu – Studio Giaccardi &
Associati
Lidia Marongiu
74. 74
Iniziare, saluto di apertura
Che paura hai di
dirmi quello per
cui mi stai
scrivendo?
Perché non vai
dritto al sodo?
Lidia Marongiu – Studio Giaccardi &
Associati
75. 75
Frasi di apertura
Da evitare
In risposta alla pregiata vostra
Con riferimento a
Come da vostra gentile richiesta sono a…
…o altre soluzioni standard
Da preferire
Mi rivolgo a lei perché
Ho letto e apprezzato la sua lettera….
Citazioni di dati
Dichiarazioni paradigmatiche
…altre fasi personalizzate che mettono il lettore al centro dell’attenzione
Lidia Marongiu
76. Concludere, frasi di saluto
76
Saluta e ringrazia.
Perché mi annoi con
frasette prive di senso?
Cosa cavolo intendi
per «cenno» di riscontro?
Una capocciata?
Lidia Marongiu – Studio Giaccardi &
Associati
Lidia Marongiu
77. Frasi per concludere
Da evitare
Fidando in una pronta e sollecita risposta
Restando a vostra completa disposizione
In attesa di un gradito cenno di riscontro
Ringraziando anticipatamente
Da preferire
Chiusura personale che risponda alla domanda:
cosa si aspetta il lettore adesso? Un invito
diretto? Una posizione neutrale? Un saluto
affettuoso?
Sarò felice di incontrarla presto per….
Grazie per l’attenzione che mi ha dedicato….
Un cordiale saluto e arrivederci a presto.
77
Lidia Marongiu
79. Valgono tutte le «regole»
considerate sinora
Lidia Marongiu 79
Lidia Marongiu
80. Lidia Marongiu 80
Tecnica della piramide rovesciata
Scrivere la cosa più importante
titolo
Aggiungere particolari
sottotitolo
Concentra
abstract
Scrivi il testo
Approfondisci
link
85. Come arrivare a Ravenna in Treno
Lidia Marongiu 85
7 righe per raccontare come arrivare in treno a Ravenna (senza una
sola informazione utile!)
4 righe su 7 dedicate a descrivere la stanza delle coccole in stazione
86. Lidia Marongiu 86
Di cosa si parla?
Dove sono le ancore visive?
Titoli e sottotitoli?
Link e testi guida?
93. Mix personale e
professionale
Lidia Marongiu 93
«In un blog la dimensione
personale e professionale si
intrecciano, e questo ne fa il
luogo migliore per farle
riconciliare se sono in
conflitto, esaltarle se già
convivono in pace»
Luisa Carrada
95. Spunti di riflessione per un blog
Conversazione, nel senso di disponibilità e
sincero interesse
Coraggio, di dire quello che si pensa
Personalità, metterci anche se stessi
Generosità, donare nella rete paga
Originalità, evitare di fare solo l’eco di altri
Racconto, come modello narrativo
Lidia Marongiu 95
101. Linguaggio semplice e diretto
Mostrare interesse sincero
Sperimentare per capire
Avere qualcosa da dire
Avere chiaro come dirlo
Esercitare la brevità
Non rubare i contenuti altrui
Rispondere e accettare la conversazione
Scrivere come persone e non come aziende
Accettare e rispondere alle critiche
Essere sintetici senza ricorrere alle abbreviazioni (modello graxie,
x tutti, cmq)
Lidia Marongiu 101
Alcuni consigli
109. In sintesi nella
comunicazione scritta serve
essere sé stessi e sinceri.
È il modo più semplice per
essere apprezzati e costruire
relazioni.
Anzi legami durevoli.
Ricordati, se lo scrivi dura
Lidia Marongiu 109