1. Terni 28 Novembre LibreOffice | LibreItalia Conference 2015
Piero Dominici
La complessità e l'importanza del
sapere condiviso
piero.dominici@unipg.it
2. Terni 28 Novembre LibreOffice | LibreItalia Conference 2015
A proposito di “cambio di paradigma”
IMPARAREAGUARDARE GLI “OGGETTI” COME “SISTEMI»
CAMBIO DI PARADIGMA – TROPPE ANOMALIE – LA COMPLESSITÀ è
SEMPRE un PROBLEMA di CONOSCENZA e di GESTIONE della
CONOSCENZA
EDUCAZIONE e FORMAZIONE alla COMPLESSITÀ – SCUOLA e
UNIVERSITÀ NON PREPARANO AD AFFRONTARE QUESTA
COMPLESSITÀ – MODELLI LINEARI NONADEGUATI
URGENZADI UN CAMBIAMENTO CULTURALE – LOGICADI LUNGO
PERIODO
Urgenza di un APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE ALLA COMPLESSITÀ
NECESSITÀ di una PROSPETTIVA SISTEMICA – NON ISOLARE MAI
“L’OGGETTO DI STUDIO”
La questione della RAZIONALITÀ LIMITATA → informazioni, dati,
conoscenza
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Alcune premesse fondamentali...
• La complessità organizzativa e sociale è sempre un problema di conoscenza e di
gestione della conoscenza – possibilità conoscitive che possono essere selezionate e
realizzate
• Non siamo pronti ad affrontare le sfide della (iper)complessità – SCUOLA e
UNIVERSITÀ – L’INNOVAZIONE SOCIALE e CULTURALE NON POTRÀ MAI SEGUIRE la
RAPIDITÀ di quella TECNOLOGICA (1998)
• DISCIPLINE e SAPERI sempre più ISOLATI non producono CONOSCENZA –
FORMAZIONE SCIENTIFICA vs. FORMAZIONE UMANISTICA - PROBLEMA delle
COMPETENZE … «TESTE BEN FATTE»
• INNOVAZIONE TECNOLOGICA SE NON SUPPORTATA DA «CULTURA DELLA
COMPLESSITÀ» sarà opportunità per pochi – comunicare la scienza e l’innovazione
• La tecnologia e il digitale non sono garanzia di ORIZZONTALITÀ e
DEMOCRATICITÀ delle PROCEDURE e dei SISTEMI
• Centralità del «fattore umano», della qualità delle relazioni e dei legami di
interdipendenza
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Il paradigma...
«Con tale termine voglio indicare conquiste scientifiche universalmente
riconosciute, le quali, per un certo periodo, forniscono un modello di
problemi e soluzioni accettabili a coloro che praticano un certo campo di
ricerca» (T.Kuhn).
Il progresso scientifico e tecnologico non è unicamente il risultato di un
discorso razionale, ma è anche il prodotto di momenti irrazionali (metodi di
persuasione più efficace) – la scienza può diventare ideologia dogmatica
(P.K.Feyerabend)
Le rivoluzioni scientifiche (e tecnologiche) non avvengono attraverso
p ro c e s s i d i VERIFICAZIONE ( p o s i t i v i s m o e n e o - p o s i t i v i s m o ) e / o
FALSIFICAZIONE (Popper), ma per SOSTITUZIONE di PARADIGMA (Kuhn) –
ACCUMULAZIONE di ANOMALIE
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Altro concetto-chiave...l'ecosistema
L’ECOSISTEMA è l'insieme degli esseri viventi, dell'ambiente e delle
c o n d i z i o n i f i s i c o - c h i m i c h e c h e , i n u n o s p a z i o d e l i m i t a t o , s o n o
inseparabilmente legati tra loro, sviluppando interazioni reciproche
Ma è anche il complesso di azioni e reazioni che creano l’equilibro
dell’insieme
Unità funzionale fondamentale in ecologia: è l’insieme degli organismi viventi
e delle sostanze non viventi con le quali i primi stabiliscono uno scambio di
materiali e di energia, in un’area delimitata
Noi intendiamo occuparci di ecosistemi sociali e umani, addirittura parliamo
di «nuovo ecosistema globale» (1996) -> variabili fondamentali –
INFORMAZIONI, CONOSCENZA, loro elaborazione e distribuzione
La COMPLESSITÀ degli ecosistemi sociali è una complessità del tutto
particolare… osservazione, controllo, prevedibilità, razionalità limitata
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Il valore della comunicazione ...
“La possibilità di realizzare un fine comune e l’esistenza di persone i cui
desideri potrebbero costituire moventi per contribuire a un tale fine comune
sono i poli opposti del sistema di sforzo cooperativo. Il processo per cui
queste potenzialità diventano dinamiche è quello della comunicazione.
Ovviamente un fine comune deve essere conosciuto da tutti e per essere
conosciuto deve essere in qualche modo comunicato”
e ancora…
“[…] la struttura, la dimensione, il campo d’attività dell’organizzazione sono
quasi interamente determinati dalle tecniche di comunicazione”
“Molta specializzazione organizzativa nasce e perdura essenzialmente per le
esigenze di comunicazione”
C.Barnard (1970)
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COMPLESSITÀ e “NATURA” SISTEMICA…
q della COMUNICAZIONE
q del CONTESTO di RIFERIMENTO e degli SCENARI
q delle ORGANIZZAZIONI
q della comunicazione organizzativa
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COMPLESSITÀ e “NATURA” SISTEMICA…
È un’È un’interazione sociale legata ad un sistema di relazioni nellegata ad un sistema di relazioni nel
quale azione e retroazione (quale azione e retroazione (feedbackfeedback) presentano un) presentano un
carattere probabilistico (difficoltà di individuare “regolarità”
e di fare “previsioni”).
É un processo complesso (molteplici dimensioni) le cuiÉ un processo complesso (molteplici dimensioni) le cui
dinamichedinamiche non seguono ilseguono il principio di causalità
Tutto ciò rende estremamente complicato – contrariamente ai
“luoghi comuni” ed a certi pregiudizi di matrice anche
accademica – analizzare scientificamente la comunicazione
(non soltanto quella organizzativa)
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COMPLESSITÀ e “NATURA” SISTEMICA…DEL CONTESTO DI
RIFERIMENTO E DEGLI SCENARI
- Evoluzione del sistema capitalistico verso un’economia dei flussi
immateriali totalmente interconnessa – concetto di SISTEMA-MONDO
- Estensione su scala globale degli effetti di decisioni politiche e in
materia di politica economica (concetti di “politica interna
mondiale” e di “società civile transnazionale”)
- Estensione su scala globale di tutti i processi e le dinamiche – il
ruolo del diritto internazionale; il tema dell’etica e della
responsabilità al di là della norma giuridica
- Nuove forme e modalità del conflitto sociale – questioni: nuove
forme di disuguaglianza (sociale e culturale), problema dell’accesso
etc.
- I processi di produzione, elaborazione e distribuzione della
conoscenza sono decisivi in ogni sfera della prassi individuale e
collettiva --- si parla di “rivoluzione del controllo” – CONTROLLO vs.
COOPERAZIONE
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COMPLESSITÀ e “NATURA” SISTEMICA…DEL CONTESTO DI
RIFERIMENTO E DEGLI SCENARI
ECOSISTEMI CAOTICI e DISORDINATI ma sempre più INTERCONNESSI e
INTERDIPENDENTI
EVOLUZIONE PER DIFFERENZIAZIONE NON LINEARE – l’articolarsi in
SOTTOSISTEMI determina nuovi bisogni comunicativi e, a loro volta, i
nuovi bisogni comunicativi definiscono nuove ESIGENZE
ORGANIZZATIVE ---- COMUNICAZIONE È ORGANIZZAZIONE
NUOVA CULTURA della COMUNICAZIONE – RIDEFINIZIONE di MODELLI
ORGANIZZATIVI funzionali a COLLABORAZIONE, COOPERAZIONE, CO-
GESTIONE, CO-CREAZIONE
COMUNICAZIONE VS. CONNESSIONE – ORIZZONTALITÀ – SIMMETRIA
(POTERE)
E SE LA COMUNICAZIONE è «PROCESSO SOCIALE di CONDIVISIONE della
CONOSCENZA (POTERE)…» (Dominici 1996)
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COMPLESSITÀ e “NATURA” SISTEMICA…
DELL'ORGANIZZAZIONE
La complessità riguardante i sistemi sociali e organizzativi è una
complessità del tutto «particolare»…
Una complessità non riconducibile alla sola applicazione di formule
matematiche e dati --- rischio OGGETTIVISMO SCIENTIFICO
DIGITALIZZAZIONE e NORME GIURIDICHE, condizioni necessarie ma non
sufficienti per INNOVARE e gestire INSTABILITÀ e IMPREVEDIBILITÀ
nelle organizzazioni
Miti dell’EFFICIENZA, della RAZIONALITÀ e della PRODUTTIVITÀ…MITI da
SFATARE…
CENTRALITÀ dev’essere posta sulla PERSONA (1996), sul CAPITALE
UMANO, sul BENESSERE ORGANIZZATIVO
CONSIDERARE ASIMMETRIE e COMPETENZE
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COMPLESSITÀ e “NATURA” SISTEMICA…
DELL'ORGANIZZAZIONE
LA COMUNICAZIONE NON è UN QUALCOSA che può ARRIVARE A VALLE
dei PROCESSI, perché la comunicazione SI IDENTIFICA IN QUEGLI
STESSI PROCESSI
COMUNICAZIONE DEL FARE vs. COMUNICAZIONE DEL DIRE (Dominici, 2000 e
sgg.) – ETICA vs. ETICHETTA – TRADUZIONE IN CULTURE E MODELLI
ORGANIZZATIVI
LA «FORMA» più POTENTE DI COMUNICAZIONE è L’EFFICIENZA DEI SISTEMI
ORGANIZZATIVI (CAMBIAMENTO CULTURALE) --- INVESTIRE SU FORMAZIONE e
AGGIORNAMENTO CONTINUO
PROBLEMA DELLE COMPETENZE – SIAMO STATI EDUCATI E FORMATI SULLA BASE
DI MODELLI INTERPRETATIVI LINEARI non più adeguati alla complessità
CONCETTO FONDAMENTALE: SISTEMI COMPLESSI ADATTIVI – CONTAMINAZIONE
TRA ATTORI, SISTEMA E AMBIENTE – TUTTI GLI ATTORI COSTANTEMENTE
CO-GENERANO E CO-PRODUCONO I PROCESSI DI CUI SONO
PROTAGONISTI – si estende ulteriormente il concetto di cultura/e
organizzativa/e
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COMPLESSITÀ e “NATURA” SISTEMICA…
DELL'ORGANIZZAZIONE
L’organizzazione può essere definita come un SISTEMA SOCIALE APERTO
- basato su un processo di interazione tra le parti - in cui la
CONOSCENZA dell’AMBIENTE (dati e informazioni) è decisiva per
adattarsi al cambiamento. Allo stesso tempo, la creazione di una
cultura organizzativa si configura come un asset strategico, dal
momento che consente la definizione di RISPOSTE EFFICACI ai rischi
potenziali e reali.
Siamo di fronte ad un “… sistema adattivo di componenti fisiche,
personali e sociali che sono tenute insieme da una rete di
comunicazioni interpersonali e dalla volontà dei suoi membri di
cooperare per il raggiungimento di un fine comune”.
H.A.Simon (1947)
Qualsiasi tipo di organizzazione si fonda su PROCESSI, cioè su insiemi di
ATTIVITÀ fra loro LOGICAMENTE INTERCONNESSE
RILEVANZA STRATEGICA DEL “SAPERE CONDIVISO”(2003) E DELLA
CONOSCENZA CHE...”NASCE” già CONDIVISA
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COMPLESSITÀ e “NATURA” SISTEMICA
DELL'ORGANIZZAZIONE: la questione della “RAZIONALITÀ
LIMITATA”
I sistemi organizzativi sono fondati su una RAZIONALITÀ LIMITATA
dovuta a:
Conoscenza sempre parziale della “catena mezzi-fini”
Conoscenza limitata delle ALTERNATIVE– ruolo delle convinzioni
preesistenti nelle scelte/decisioni – l’analisi complessiva richiede
costi eccessivi
Distinzione non chiara tra “mezzi” e “fini”
Impossibilità di conoscere tutte le CONSEGUENZE delle scelte (problema
di ragionevolezza di tempi e costi)
Distorsioni nei feedback
Le decisioni sono quasi sempre del “gruppo” e sono correlate a processi
di cooperazione/competizione/conflitto
Presenza di molteplici livelli di AMBIGUITÀ
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LACOMUNICAZIONE COME CONDIVISIONE DELLA
CONOSCENZA
La comunicazione, permettendo la condivisione delle risorse
informative e conoscitive, è il vero “valore aggiunto” delle
organizzazioni e dei sistemi dal momento che rende
possibile:
A) RIDUZIONE DELLA COMPLESSITÀ (ma, ormai, parliamo di
IPERCOMPLESSITÀ)
B) GESTIONE DELL’INCERTEZZA/RISCHIO (intesa anche come “nuova
rischiosità del rischio”) – ruolo strategico per le imprese del risk
management e del crisis management
C) MEDIAZIONE DEL CONFLITTO - fuori dal sistema: problema del
controllo e accesso alle risorse (Knowledge Society); dentro il
sistema: problematiche legate all’accesso, gestione, elaborazione,
c o n s e r v a z i o n e e c o n d i v i s i o n e d e l l e c o n o s c e n z e e d e l l e
competenze (knowledge management)
P.Dominici (2005 e 2011)
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DACITTADELLE FORTIFICATEASISTEMI SOCIALIAPERTI
- Le organizzazioni complesse sono costrette ad abbandonare la
torre d’avorio ed a configurarsi come “sistemi sociali aperti”.
- «Fattore tecnologico» e «fattore giuridico», condizioni
necessarie ma non sufficienti
- La “cittadella fortificata” deve ripensare i suoi modelli
organizzativi, ridefinire la sua architettura e le sue strategie:
può farlo soltanto aprendosi al territorio locale e globale
(sistema-mondo) e lasciandosi contaminare.
- Esigenza di nuovi rapporti con gli interlocutori (stakeholders)
- I cittadini/utenti/clienti/consumatori vengono progressivamente
coinvolti nei processi decisionali
- Capacità di alimentare i reticoli sociali in cui si produce
conoscenza e cambiamento
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PER UN MANAGEMENT DELLACOMPLESSITÀ
- ORGANIZZAZIONI COME «SISTEMI SOCIALI APERTI» **
- CENTRALITÀ STRATEGICA della COMUNICAZIONE
- COMUNICAZIONE è ORGANIZZAZIONE
- COMUNICAZIONE ≠ MARKETING
- AUMENTO di COMPLESSITÀ genere NUOVI BISOGNI COMUNICATIVI
- FATTORE TECNOLOGICO e FATTORE GIURIDICO NON BASTANO
- GESTIONE/CONDIVISIONE della CONOSCENZA --- EFFICIENZA dei
SISTEMI
- LOGICHE DI BREVE PERIODO VS. LOGICHE DI LUNGO PERIODO
- ETICA VS.ETICHETTA – CULTURE DELLA COMUNICAZIONE=CULTURE
ORGANIZZATIVE
- CAMBIAMENTO CULTURALE – FONDAMENTALE MA OCCORRE
MODIFICARE LE CULTURE ORGANIZZATIVE
- Centralità della PERSONA e della QUALITA’ dello SPAZIO RELAZIONALE
- PERSONA ≠ INDIVIDUO
- RIPENSARE LO SPAZIO DEI SAPERE E LO SPAZIO RELAZIONALE
«DENTRO» I LUOGHI DELL’EDUCAZIONE E DELLA FORMAZIONE
18. Terni 28 Novembre LibreOffice | LibreItalia Conference 2015
PER UN MANAGEMENT DELLACOMPLESSITÀ
- ORGANIZZAZIONI COME «SISTEMI SOCIALI APERTI» **
- CENTRALITÀ STRATEGICA della COMUNICAZIONE
- COMUNICAZIONE è ORGANIZZAZIONE
- COMUNICAZIONE ≠ MARKETING
- AUMENTO di COMPLESSITÀ genere NUOVI BISOGNI COMUNICATIVI
- FATTORE TECNOLOGICO e FATTORE GIURIDICO NON BASTANO
- GESTIONE/CONDIVISIONE della CONOSCENZA --- EFFICIENZA dei
SISTEMI
- LOGICHE DI BREVE PERIODO VS. LOGICHE DI LUNGO PERIODO
- ETICA VS.ETICHETTA – CULTURE DELLA COMUNICAZIONE=CULTURE
ORGANIZZATIVE
- CAMBIAMENTO CULTURALE – FONDAMENTALE MA OCCORRE
MODIFICARE LE CULTURE ORGANIZZATIVE
- Centralità della PERSONA e della QUALITA’ dello SPAZIO RELAZIONALE
- PERSONA ≠ INDIVIDUO
- RIPENSARE LO SPAZIO DEI SAPERE E LO SPAZIO RELAZIONALE
«DENTRO» I LUOGHI DELL’EDUCAZIONE E DELLA FORMAZIONE
19. Terni 28 Novembre LibreOffice | LibreItalia Conference 2015
LA RESISTENZAAL CAMBIAMENTO E LA “QUESTIONE
CULTURALE”
- La resistenza al cambiamento è sempre
CULTURALE…
- LA QUESTIONE: «INNESTARE» L’INNOVAZIONE
TECNOLOGICA SU UN MODELLO SOCIALE E
CULTURALE, CHE è FEUDALE e CORPORATIVO
(Dominici 1998)
20. Terni 28 Novembre LibreOffice | LibreItalia Conference 2015
Fare RETE - Fare SiSTEMA - COMUNITÀ
GRAZIE !
21. La conoscenza è prodotto sociale,
non può che essere condivisa
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