Popolazioni indigene del Nordest brasiliano - Arruti
1. JOSÉ MAURÍCIO ARRUTI
D E P . A N T R O P O L O G I A / U N I C A M P
C P E I – C E N T R O D E P E S Q U I S A E M E T N O L O G I A I N D Í G E N A
a r r u t i @ u n i c a m p . b r
Popolazioni indigene del
Nordest brasiliano – breve
presentazione
Unibo – Università de Bologna
2. Indigeni invisibili
Le tre strategie di invisibilità e sparizione:
Tapuias: non riconoscimento e guerra (Colonia)
Missioni nell‟entroterra: riduzioni e conversione
(colonia e Impero)
Assimilazione (meticciaggio): diventano contadini
e, infine, spariscono come indigeni (Imperio e
Repubblica)
3. Indigeni invisibili
1910: Nasce l’indigenismo repubblicano
Obiettivi:
Apertura delle frontiere
Localizzazione (doppio senso) di lavoratori nazionali
Protezione dell’indigeno
Aree di attuazione:
Aree di espansione e conflitto: Sdl, Centroovest, e Amazzonia
Aree antiche di popolazioni Tupi, estinti: Nordest e Sudest.
4. La produzione di visibilità
Fulni-ô: “ultimi rimanenti indigeni del Nordest”:
Padre Alfredo Dâmaso
Antropologo Carlos Estevão de Oliveira
Il governo del 1930 e le oligarchie locali
L‟“area culturale della Toré”:
Il fiume São Francisco come spazio di scambi rituali, di
parentele e politiche
La toré come manifestazione standardizzata di indianità;
“Area culturale” come argomento etnologico per acquisire
legittimità politica
Torè 1938 (2‟37 -3‟50)
10. L‟albero Pankararu
“Brejo dos Padres” come
luogo di riduzione;
Il sistema dei cognomi
come resistenza alla
“riuzione” della memoria;
Metafora (cristiana?)
dell‟albero: tronco
vecchio– punte di rami;
Metafora animale: gli
sciami come possibilità di
inversioni delle riduzioni;
Vincoli ancestrali/ rituali/
politici
15. Os ciclos de etnogêneses
1º. ciclo di etnogenesi (1920-1940):
Rete di relazioni precedentemente esistenti tra i gruppi:
Fulni-ô (AL) > Pankararu (PE) > Xukuru-Kariri (AL) // Kambiwá (Serra Negra -
PE, luogo di rifugio dalle “guerre giuste”) // Tuxá (BA) > Trucá (PE).
Permanenza in antichi territori;
2º. ciclo di etnogenesi (anni ‘70):
Il volume e il ritmo della etnogenesi si alterano
Non sono più necessariamente vincolate alle terre di antichi
stanziamenti
Non operano come sopra-codificazione di una rete precedente
Sono vincolate alla costituzione di un campo indigenista in Brasile:
Conselho Indigenista Missionário (Cimi)
Assembléias Indígenas (formazione politiche di autorità indigene)
Istituzionalizzazione della disciplina antropologica in Brasile
Creazione di istituzioni indigeniste non governative e non confessionali, che
operano in vari stati.
16. Outra frente de expansão étnica
Migrazione a São Paulo:
Anni ‟50: miracolo economico nel Sudest
Lavorano nella edilizia
Costituzione di SP come „locus‟ nel ciclo di vita del giovane
uomo Pankararu
Stabilizzazione a São Paulo:
Il ciclo della migrazione nordestina;
La favela Real Parque come spazio etnico;
La morte come momento di visibilità (anni „80);
Creazione di associazioni;
Il programma Pindorama come conquista etnica (anni 2000)
20. Crescita della auto-dichiarazione indigena
Raddoppiamento della popolazione in 10 anni: da
294.131 nel censimento del 1991 a 734.127 nel 2000
Cause possibili:
reale crescita demografica
aumento della migrazione internazionale (Bolivia, Peru, Equador e
Paraguay)
aumento di indigeni urbani auto-dichiaratisi (del totale, il 52.2% sono in
aree urbane)
Distribuzione:
Nord: 213.637 = 29%
Nordest: 207.716 = 28%
Sudest: 127.778 = 17,5%
21. Crescita concentrata nelle città
Distribuzione:
Nordest : 67,8% vivono in città
Sudest: 84,5% vivono in città
A São Paulo
59% della popolazione indigena urbanizzata del Sudest
83,6% vivono in aree urbane furi dalle aree indigene
3ª maggiore popolazione indigena del paese, preceduta solo
dall‟Amazzonia e da Bahia.