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LE ARENE PUBBLICHE 
P. Lalli 
2. Comunicazione e marketing 
APPUNTI DI LETTURA 
(SPUNTI da Hilgartner e 
Bosk, e altri, fra cui A. 
Schutz, S. Moscovici, A. 
Mucchi Faina, J. B. 
Thompson, B. Floris, E. 
Dacheux… ) 
“NASCITA E DECLINO DEI PROBLEMI PUBBLICI”
PREMESSA 
I temi sociali sono il prodotto di un 
processo di definizione collettiva 
I temi sociali sono proiezioni dei 
sentimenti collettivi più che lo 
specchio di condizioni oggettive
PREMESSA 
Le definizioni dei temi sociali 
richiedono legittimazione e 
rilevanza per entrare nella sfera 
pubblica
PREMESSA 
I temi sono definiti ed evolvono 
nell’ambito di arene pubbliche
MEDIAZIONI (CFR. MOSCOVICI) 
Nella nostra società le definizioni legittime 
– ad es. di malattie, handicap, formazione... - 
derivano per lo più da una comunità 
scientifica o considerata esperta, 
ma molteplici sono le fonti di 
“MEDIAZIONE” dall’universo esperto a 
quello consensuale
FONTI DI MEDIAZIONE POSSIBILI 
Reti prossemiche “vicine”
FONTI DI MEDIAZIONE POSSIBILI 
Mezzi tecnici di comunicazione “a distanza”
FONTI DI MEDIAZIONE POSSIBILI 
L’uso dei mezzi tecnici di comunicazione 
“a distanza” implica: 
• Difficoltà di verificare la legittimità di “altri 
remoti” (cfr. Schütz) 
• Modi diversi di verificare e confrontare 
legittimità e credibilità delle fonti 
• Opportunità diverse di verifica e confronto 
delle fonti e delle ulteriori mediazioni che si 
producono
FORME DI MEDIAZIONE 
POSSIBILI: ESEMPI 
nei media 
(con diversi modi e opportunità di verifica, 
interpretazione e confronto): 
Informazione diretta e indiretta 
Pubblicità 
News, giornali e approfondimenti 
Fiction 
Talk show 
……
L’ INTERPRETAZIONE 
La comunicazione entra in un processo 
di interpretazione influenzato da: 
CONTESTO 
SITUAZIONE 
disposizioni AFFETTIVE 
ASPETTATIVE 
ESPERIENZE 
CONOSCENZE
LOGICHE INTERAGENTI 
Possono esserci logiche sia razionali sia non razionali: 
coesistono tra loro e sono esposte a fonti d’informazione 
molteplici e concorrenti 
La caratteristica del 
“cittadino / consumatore (che auspica di essere) ben 
informato” (cfr. Schütz) è la riflessività
LA SITUAZIONE COMUNICATIVA 
Forza di richiamo e di costruzione di norme condivise 
e di aspettative reciproche di significato 
Opportunità di stabilire 
relazioni rilevanti (per 
l’esperienza) 
Riconoscimento delle poste 
in gioco (istituzionali, 
economiche, culturali, 
identitarie)
INTERPRETAZIONE: 
UN ESEMPIO (CFR. MUCCHI FAINA 1996) 
In uno spot televisivo una nota celebrità racconta di due 
amici che usavano marijuana e sono poi passati alle droghe 
pesanti, distruggendo la loro vita 
La celebrità ammonisce: 
“Dite semplicemente no”
ESEMPIO DI POSSIBILI 
SCENARI DI RISPOSTE 
Titolo diagramma 
pochi sono cosÏ 
la marijuana Ë 
pericolosa per gli altri 
messaggio 
per me irrilevante 
la marijuana Ë 
pericolosa per me 
mi piace 
il pericolo 
mi potrebbero piacere 
le droghe 
non mi piace 
il pericolo 
non mi piacciono 
le droghe 
alcuni fumano marijuana 
e mettono in pericolo la loro vita 
Fonte: rielab. da 
Mucchi Faina 1996)
ARENE SIMBOLICHE: PREMESSE 
Processi socio-psicologici, 
politici, organizzativi e culturali 
concorrenza 
Attenzione 
pubblica 
risorsa 
scarsa 
contemporaneità 
dei problemi 
Confini organizzativi 
e istituzionali 
Influenza sulle azioni sociali 
Fonte qui e altrove circa il modello delle 
arene : Hiltgarner & Bosk 1988)
Il successo o il fallimento 
nell’universo consensuale 
dipendono soprattutto da : 
forza di legittimazione della fonte 
sua portata d’influenza 
situazione comunicativa 
contesto (interpretativo, culturale, sociale, 
organizzativo, etc.)
MODELLO DI ARENE: ELEMENTI 
Processo di concorrenza: Popolazione di problemi 
rivendicati 
Arene istituzionali: Ambiente di competizione 
Capacità di portata: capacità di attenzione 
Principi di selezione: Fattori istituzionali, politici, 
culturali 
Reti: Interazione fra arene e reticoli gruppi portatori 
di affermazione e circolazione
MODELLO DI ARENE: ELEMENTI 
Processo di concorrenza 
Popolazione di problemi 
Arene istituzionali 
Ambiente di competizione 
Capacità di portata 
Capacità di attenzione 
Principi di selezione 
Fattori sociali, culturali, 
politici, economici 
Reti / Relazioni Interazione fra arene e reti di 
portatori (gruppi e singoli)
ARENE: ELEMENTI 
Reti e relazioni 
(osmosi possibile) 
Universo 
consensuale 
Comunità di esperti 
Istituzioni 
Capacità di portata 
di ogni arena 
esempio: 
spazi giornalistici 
Principi di 
selezione 
fattori sociali, culturali,politici, economici 
retorica della 
presentazione 
uso persuasivo 
mezzi di comunicazione 
saturazione/ 
innovazione 
spiegazioni 
stilizzate 
chiarezza 
coerenza 
Dinamica di 
concorrenza 
(insieme di problemi) 
Ambiente di competizione 
(arene istituzionali)
DEFINIZIONI CONCORRENTI 
Stratificazioni di “celebrità” preesistenti e 
più o meno persistenti 
Alcuni problemi sono presentati da individui 
e gruppi che li definiscono tali: 
Gruppi di interesse 
Movimenti sociali 
Politici, attivisti 
Esperti
DEFINIZIONI CONCORRENTI 
Due livelli interagenti di concorrenza 
• Possono competere due diversi modi di definire la 
medesima situazione (es.: “L’alcol fa male” / “Il vino 
rosso fa bene”) 
• Due diversi temi si contendono attenzione (es.: “Rischi 
di malattie al fegato” / “Rischi cardiovascolari”) 
Il successo o il fallimento non dipendono da 
variabili oggettive ma dal tipo di scenario 
organizzativo e culturale
LA CAPACITÀ DI PORTATA: 
LE ARENE SOCIALI 
I temi sono definiti in arene pubbliche che non 
costituiscono zone vaghe e vuote. Esse includono:
LA CAPACITÀ DI PORTATA: 
LE ARENE SOCIALI 
Ogni arena ha sue proprie capacità di 
portata, misurabili in modo diverso 
• Esempi: tempo, fondi, spazi giornalistici, staff…. 
A nche in quanto membri individuali si hanno vincoli: 
oltre a tempo e denaro, c’è un limite nel 
“plusvalore di compassione” 
Tendono a prevalere priorità connesse a “status” 
preoccupazioni sociali diverse, stili diversi di consumo e 
accesso alle informazioni
PRINCIPI DI SELEZIONE 
Esistono alcuni principi generali di 
selezione che influenzano la scelta 
dei temi a cui le diverse arene si 
rivolgono 
Intensità della concorrenza per la priorità maggiore 
La retorica della presentazione 
Novità e pericolo di saturazione 
Ritmo della vita organizzativa 
Preoccupazioni culturali 
Orientamenti politici
PRINCIPI DI SELEZIONE: 
IL “CASO DRAMMATICO” 
La retorica di presentazione del caso influenza la 
selettività del problema 
Importanza dell’uso oculato e persuasivo dei media 
“fatti” ufficialmente certificati (con chiare 
responsabilità) da una retorica vivida e dotata di carica 
emotiva ( “icone retoriche”) 
Spiegazioni basate su “miti politici” stilizzati 
(spesso stereotipici e riduttivi) sembrano avere 
maggiori probabilità di “sfondare” rispetto ad 
analisi più approfondite
PRINCIPI DI SELEZIONE: 
NOVITÀ E SATURAZIONE 
Anche la novità conta: 
• Specie nel trattare temi consueti, nuove immagini danno 
senso di urgenza rinnovato, se nell’arena diminuisce la 
forza retorica relativa 
La saturazione può intervenire a due livelli: 
• Produzione di materiale retorico da più attori 
• Bombardamento ripetuto di messaggi 
La lotta per la novità interagisce con le 
caratteristiche istituzionali delle arene
PRINCIPI DI SELEZIONE: 
RETORICA E NOVITÀ 
Per riuscire a sopravvivere nell’ordine del 
giorno collettivo, un problema tende a dover 
rimanere “drammatico” 
Perciò nuovi simboli e nuovi eventi devono 
continuamente rinnovarlo
RISCHI 
Il plusvalore di compassione 
Concorrenza e contemporaneità 
Altra forma di saturazione 
Riduzionismo 
“Pornografia della sofferenza”
PRINCIPI DI SELEZIONE: 
CULTURA E POLITICA 
Alcune definizioni si trovano a beneficiare del 
fatto di coincidere con questioni culturali di più 
ampia portata 
• Esempio: salute, morte, catastrofi, malattia… 
Alcuni temi si avvantaggiano perché sostengono 
interessi politici ed economici importanti 
• Esempio: i cambiamenti economici possono influire sulle 
definizioni collettive dei problemi, e così anche le tendenze 
politiche dominanti
PRINCIPI DI SELEZIONE: 
ASPETTI ORGANIZZATIVI 
Ogni arena ha caratteristiche e ritmi 
organizzativi che influenzano la selettività 
Esempio : la “notiziabilità” nei diversi media, le 
scelte di copertina, priorità, agenda setting 
Le differenze e le variazioni implicano 
che un tema può adattarsi bene ad 
un’arena (anche di nicchia) ed essere 
incapace di competere in altre
PRINCIPI DI SELEZIONE: 
RETI SOCIALI (“NICCHIE” E “SPUGNE”) 
Le arene pubbliche sono collegate 
da reti e relazioni che producono 
effetti di retroazione 
I temi che si diffondono in un’arena 
tendono a diffondersi in altre 
Un piccolo numero di problemi tende ad occupare 
molto spazio nella maggior parte delle arene 
Alcuni temi - incapaci di sopravvivere altrove - possono avere una 
nicchia stabile in una particolare arena 
(es.: “minoranze attive” - cfr. Moscovici – o forme di “marketing virale”, mouth-to- 
mouth”, in caso di combinazioni e relazioni particolari nella contaminazione 
fra arene e gatekeepers)
PRINCIPI DI SELEZIONE: 
COMUNITÀ DI ESPERTI (“NICCHIE” E “SPUGNE”) 
Intorno ai temi pubblici si 
costituiscono comunità di esperti 
Molte riguardano macro-categorie 
di temi 
• Fonti potenziali di nuovi 
problemi 
• Coincidenza possibile fra 
struttura formale e informale 
Alcuni problemi incapaci di sopravvivere 
altrove possono avere una nicchia stabile in 
una particolare comunità
PRINCIPI DI SELEZIONE: 
COMUNITÀ DI ESPERTI 
(“NICCHIE” E “SPUGNE”) 
Un particolare “reparto” può appropriarsi di un tema 
incontrato dai suoi “gatekeepers” 
Fra le diverse “sezioni” o reparti possono esserci conflitti 
ma anche relazioni simbiotiche 
(contaminazioni, mouth-to-mouth, viralità, esperienze di vita 
condivise dal tale gatekeeper di un’arena istituzionale) 
• Anche solo attraverso i singoli componenti
CONCLUSIONI 
I processi di concorrenza per la 
definizione dei temi pubblici 
coinvolgono piani molteplici di 
analisi ed arene diverse 
I processi relativi ad un piano 
d’analisi o ad una particolare arena 
possono esercitare influssi 
reciproci gli uni sugli altri
Per una comunicazione competitiva 
Contesto socio-economico e culturale 
Arena di riferimento e sue caratteristiche organizzative 
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Ad esempio, per governare le strategie di concorrenza 
non solo di merci ma anche di idee…
KOTLER 2002
KOTLER 2002
Modello di Olten 
Comunicazione 
integrata 
Fonte: Van Cuyck 2007
IL MARKETING DEI 5 PASSI CHIAVE 
Il Marketing (pubblicitario) è il processo attraverso cui i 
pubblicitari tentano di creare relazioni efficaci con i 
consumatori mentre cercano profitto per i loro beni o servizi 
Oltre a generare nuovi consumatori, i marketers devono 
anche concentrarsi sul mantenere i propri 
Per ottenere una campagna pubblicitaria efficace deve 
seguire 5 passi chiave:
IL MARKETING DEI 5 PASSI CHIAVE 
1. Analizzare il mercato (cosa vuole la gente e chi sono i 
concorrenti) per trovare una nicchia 
2. Costruire una strategia di vendita guidata dal 
consumatore (segmentazione e tailoring del target ) 
3. Creare valore per il consumatore (le quattro P’s) 
4. Salvaguardare la soddisfazione del consumatore 
(reputazione, fiducia, relazione) 
5. Creare profitti per l’impresa 
(il culmine dei precedenti, 
se hanno funzionato)
IL MARKETING COME TECNOLOGIA 
INTELLETTUALE 
Il marketing è un metodo razionale di adattamento dell’offerta 
alla domanda 
Dopo essere stato elaborato per le vendite commerciali (fino 
agli anni 1950) , è migrato poco a poco nel settore economico, 
politico e sociale èèè tecnologia intellettuale 
Divisa in: MARKETING STRATEGICO 
MARKETING OPERATIVO 
(dove la “comunicazione” si riduce al momento promozionale) 
/accezione restrittiva / comunicazione = persuasione 
Rielab da Dacheux 2001)
APPROCCIO RIDUTTIVO? (schema di Chomsky) 
per indirizzare i 
comportamenti delle 
persone sono 
eliminazione di scelte 
alternative 
adattamento 
(volontario o 
involontario) basato su 
esposizione a persone 
o ambienti 
adattamento 
volontario basato su 
emozioni 
alterazione di fattori che 
creano un contesto 
sociale
IL MARKETING COME 
TECNOLOGIA INTELLETTUALE 
VERSIONE CRITICA: 
(B. Floris - a partire anche da Scuola di Francoforte) 
« Marketing » = 
modello dominante nella comunicazione sociale 
Es.: la costruzione del « cliente » 
Le tecniche di marketing - “scienza pragmatica” - mirano a 
collegare le strutture oggettive del mercato (e di tutti gli ambiti che 
mano a mano si « mercantilizzano ») con le soggettività individuali 
Rielab da Floris 2005; Dacheux 2001)
Un esempio 
Una versione 
sofisticata del 
“magic bullet”? 
Oppure: " 
Il Grande Vetro 
di M. Duchamp 
Una poetica di luce?
IL MARKETING COME TECNOLOGIA 
INTELLETTUALE 
Ma se la comunicazione è…. 
Un’attività di comprensione che implica: 
1. Alterità (riconoscere l’altro come simile e come singolo) 
2. Interpretazione (costruzione di senso) 
2.1. Co-costruzione del contesto 
2.2. Reciprocità 
2.3. Persino l’incomprensione 
la alimenta 
Rielab da Dacheux 2001)
IL MARKETING COME TECNOLOGIA 
INTELLETTUALE 
Il marketing implica non solo l’uso di 
comunicazione “persuasiva” ma anche: 
Uso empirico di un metodo razionale 
economico da parte di attori sociali che 
hanno uno scopo “politico” 
(il brand, il valore, la reputazione, 
la fiducia, la credibilità…) 
Limite: trasformare l’altro (l’interlocutore) in “target” , il partner 
in “oggetto” èè indebolimento di forza sociale della 
comunicazione come co-costruzione di relazione significativa 
è pertanto si parla di “marketing centrato sulle persone” 
Le parole di un marketer contemporaneo: 
http://www.oscardimontigny.it/marketing/
ALCUNE IMPLICAZIONI 
Comunicazione integrata: 
non l’uno o l’altro approccio 
diversi approcci possono essere collegati 
strategie pronte ad impiegare tutti gli 
approcci e le esperienze disponibili
MULTISTRATEGIA 
La comunicazione è migliore se multistrategica, 
collaborativa, processuale e sa coinvolgere 
a) Comunicare in contesti diversi e con persone diverse 
b) Trattare con rispetto i consumatori 
c) Basarsi su dati analitici e avere chiarezza di obiettivi 
§ Individuare i fattori principali che caratterizzano il tema/ 
prodotto/brand 
§ Saper favorire alleanze e partnerships 
§ Pianificare e sviluppare strategie 
d) Capire quale/i teorie aiutano di più per concettualizzare e 
pianificare al meglio 
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inefficaci se incapaci di far riferimento ad un contesto più 
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2- Comunicazione e marketing (appunti di lettura: spunti da Hilgarner & Bosk et alia)

  • 1. LE ARENE PUBBLICHE P. Lalli 2. Comunicazione e marketing APPUNTI DI LETTURA (SPUNTI da Hilgartner e Bosk, e altri, fra cui A. Schutz, S. Moscovici, A. Mucchi Faina, J. B. Thompson, B. Floris, E. Dacheux… ) “NASCITA E DECLINO DEI PROBLEMI PUBBLICI”
  • 2. PREMESSA I temi sociali sono il prodotto di un processo di definizione collettiva I temi sociali sono proiezioni dei sentimenti collettivi più che lo specchio di condizioni oggettive
  • 3. PREMESSA Le definizioni dei temi sociali richiedono legittimazione e rilevanza per entrare nella sfera pubblica
  • 4. PREMESSA I temi sono definiti ed evolvono nell’ambito di arene pubbliche
  • 5. MEDIAZIONI (CFR. MOSCOVICI) Nella nostra società le definizioni legittime – ad es. di malattie, handicap, formazione... - derivano per lo più da una comunità scientifica o considerata esperta, ma molteplici sono le fonti di “MEDIAZIONE” dall’universo esperto a quello consensuale
  • 6. FONTI DI MEDIAZIONE POSSIBILI Reti prossemiche “vicine”
  • 7. FONTI DI MEDIAZIONE POSSIBILI Mezzi tecnici di comunicazione “a distanza”
  • 8. FONTI DI MEDIAZIONE POSSIBILI L’uso dei mezzi tecnici di comunicazione “a distanza” implica: • Difficoltà di verificare la legittimità di “altri remoti” (cfr. Schütz) • Modi diversi di verificare e confrontare legittimità e credibilità delle fonti • Opportunità diverse di verifica e confronto delle fonti e delle ulteriori mediazioni che si producono
  • 9. FORME DI MEDIAZIONE POSSIBILI: ESEMPI nei media (con diversi modi e opportunità di verifica, interpretazione e confronto): Informazione diretta e indiretta Pubblicità News, giornali e approfondimenti Fiction Talk show ……
  • 10. L’ INTERPRETAZIONE La comunicazione entra in un processo di interpretazione influenzato da: CONTESTO SITUAZIONE disposizioni AFFETTIVE ASPETTATIVE ESPERIENZE CONOSCENZE
  • 11. LOGICHE INTERAGENTI Possono esserci logiche sia razionali sia non razionali: coesistono tra loro e sono esposte a fonti d’informazione molteplici e concorrenti La caratteristica del “cittadino / consumatore (che auspica di essere) ben informato” (cfr. Schütz) è la riflessività
  • 12. LA SITUAZIONE COMUNICATIVA Forza di richiamo e di costruzione di norme condivise e di aspettative reciproche di significato Opportunità di stabilire relazioni rilevanti (per l’esperienza) Riconoscimento delle poste in gioco (istituzionali, economiche, culturali, identitarie)
  • 13. INTERPRETAZIONE: UN ESEMPIO (CFR. MUCCHI FAINA 1996) In uno spot televisivo una nota celebrità racconta di due amici che usavano marijuana e sono poi passati alle droghe pesanti, distruggendo la loro vita La celebrità ammonisce: “Dite semplicemente no”
  • 14. ESEMPIO DI POSSIBILI SCENARI DI RISPOSTE Titolo diagramma pochi sono cosÏ la marijuana Ë pericolosa per gli altri messaggio per me irrilevante la marijuana Ë pericolosa per me mi piace il pericolo mi potrebbero piacere le droghe non mi piace il pericolo non mi piacciono le droghe alcuni fumano marijuana e mettono in pericolo la loro vita Fonte: rielab. da Mucchi Faina 1996)
  • 15. ARENE SIMBOLICHE: PREMESSE Processi socio-psicologici, politici, organizzativi e culturali concorrenza Attenzione pubblica risorsa scarsa contemporaneità dei problemi Confini organizzativi e istituzionali Influenza sulle azioni sociali Fonte qui e altrove circa il modello delle arene : Hiltgarner & Bosk 1988)
  • 16. Il successo o il fallimento nell’universo consensuale dipendono soprattutto da : forza di legittimazione della fonte sua portata d’influenza situazione comunicativa contesto (interpretativo, culturale, sociale, organizzativo, etc.)
  • 17. MODELLO DI ARENE: ELEMENTI Processo di concorrenza: Popolazione di problemi rivendicati Arene istituzionali: Ambiente di competizione Capacità di portata: capacità di attenzione Principi di selezione: Fattori istituzionali, politici, culturali Reti: Interazione fra arene e reticoli gruppi portatori di affermazione e circolazione
  • 18. MODELLO DI ARENE: ELEMENTI Processo di concorrenza Popolazione di problemi Arene istituzionali Ambiente di competizione Capacità di portata Capacità di attenzione Principi di selezione Fattori sociali, culturali, politici, economici Reti / Relazioni Interazione fra arene e reti di portatori (gruppi e singoli)
  • 19. ARENE: ELEMENTI Reti e relazioni (osmosi possibile) Universo consensuale Comunità di esperti Istituzioni Capacità di portata di ogni arena esempio: spazi giornalistici Principi di selezione fattori sociali, culturali,politici, economici retorica della presentazione uso persuasivo mezzi di comunicazione saturazione/ innovazione spiegazioni stilizzate chiarezza coerenza Dinamica di concorrenza (insieme di problemi) Ambiente di competizione (arene istituzionali)
  • 20. DEFINIZIONI CONCORRENTI Stratificazioni di “celebrità” preesistenti e più o meno persistenti Alcuni problemi sono presentati da individui e gruppi che li definiscono tali: Gruppi di interesse Movimenti sociali Politici, attivisti Esperti
  • 21. DEFINIZIONI CONCORRENTI Due livelli interagenti di concorrenza • Possono competere due diversi modi di definire la medesima situazione (es.: “L’alcol fa male” / “Il vino rosso fa bene”) • Due diversi temi si contendono attenzione (es.: “Rischi di malattie al fegato” / “Rischi cardiovascolari”) Il successo o il fallimento non dipendono da variabili oggettive ma dal tipo di scenario organizzativo e culturale
  • 22. LA CAPACITÀ DI PORTATA: LE ARENE SOCIALI I temi sono definiti in arene pubbliche che non costituiscono zone vaghe e vuote. Esse includono:
  • 23. LA CAPACITÀ DI PORTATA: LE ARENE SOCIALI Ogni arena ha sue proprie capacità di portata, misurabili in modo diverso • Esempi: tempo, fondi, spazi giornalistici, staff…. A nche in quanto membri individuali si hanno vincoli: oltre a tempo e denaro, c’è un limite nel “plusvalore di compassione” Tendono a prevalere priorità connesse a “status” preoccupazioni sociali diverse, stili diversi di consumo e accesso alle informazioni
  • 24. PRINCIPI DI SELEZIONE Esistono alcuni principi generali di selezione che influenzano la scelta dei temi a cui le diverse arene si rivolgono Intensità della concorrenza per la priorità maggiore La retorica della presentazione Novità e pericolo di saturazione Ritmo della vita organizzativa Preoccupazioni culturali Orientamenti politici
  • 25. PRINCIPI DI SELEZIONE: IL “CASO DRAMMATICO” La retorica di presentazione del caso influenza la selettività del problema Importanza dell’uso oculato e persuasivo dei media “fatti” ufficialmente certificati (con chiare responsabilità) da una retorica vivida e dotata di carica emotiva ( “icone retoriche”) Spiegazioni basate su “miti politici” stilizzati (spesso stereotipici e riduttivi) sembrano avere maggiori probabilità di “sfondare” rispetto ad analisi più approfondite
  • 26. PRINCIPI DI SELEZIONE: NOVITÀ E SATURAZIONE Anche la novità conta: • Specie nel trattare temi consueti, nuove immagini danno senso di urgenza rinnovato, se nell’arena diminuisce la forza retorica relativa La saturazione può intervenire a due livelli: • Produzione di materiale retorico da più attori • Bombardamento ripetuto di messaggi La lotta per la novità interagisce con le caratteristiche istituzionali delle arene
  • 27. PRINCIPI DI SELEZIONE: RETORICA E NOVITÀ Per riuscire a sopravvivere nell’ordine del giorno collettivo, un problema tende a dover rimanere “drammatico” Perciò nuovi simboli e nuovi eventi devono continuamente rinnovarlo
  • 28. RISCHI Il plusvalore di compassione Concorrenza e contemporaneità Altra forma di saturazione Riduzionismo “Pornografia della sofferenza”
  • 29. PRINCIPI DI SELEZIONE: CULTURA E POLITICA Alcune definizioni si trovano a beneficiare del fatto di coincidere con questioni culturali di più ampia portata • Esempio: salute, morte, catastrofi, malattia… Alcuni temi si avvantaggiano perché sostengono interessi politici ed economici importanti • Esempio: i cambiamenti economici possono influire sulle definizioni collettive dei problemi, e così anche le tendenze politiche dominanti
  • 30. PRINCIPI DI SELEZIONE: ASPETTI ORGANIZZATIVI Ogni arena ha caratteristiche e ritmi organizzativi che influenzano la selettività Esempio : la “notiziabilità” nei diversi media, le scelte di copertina, priorità, agenda setting Le differenze e le variazioni implicano che un tema può adattarsi bene ad un’arena (anche di nicchia) ed essere incapace di competere in altre
  • 31. PRINCIPI DI SELEZIONE: RETI SOCIALI (“NICCHIE” E “SPUGNE”) Le arene pubbliche sono collegate da reti e relazioni che producono effetti di retroazione I temi che si diffondono in un’arena tendono a diffondersi in altre Un piccolo numero di problemi tende ad occupare molto spazio nella maggior parte delle arene Alcuni temi - incapaci di sopravvivere altrove - possono avere una nicchia stabile in una particolare arena (es.: “minoranze attive” - cfr. Moscovici – o forme di “marketing virale”, mouth-to- mouth”, in caso di combinazioni e relazioni particolari nella contaminazione fra arene e gatekeepers)
  • 32. PRINCIPI DI SELEZIONE: COMUNITÀ DI ESPERTI (“NICCHIE” E “SPUGNE”) Intorno ai temi pubblici si costituiscono comunità di esperti Molte riguardano macro-categorie di temi • Fonti potenziali di nuovi problemi • Coincidenza possibile fra struttura formale e informale Alcuni problemi incapaci di sopravvivere altrove possono avere una nicchia stabile in una particolare comunità
  • 33. PRINCIPI DI SELEZIONE: COMUNITÀ DI ESPERTI (“NICCHIE” E “SPUGNE”) Un particolare “reparto” può appropriarsi di un tema incontrato dai suoi “gatekeepers” Fra le diverse “sezioni” o reparti possono esserci conflitti ma anche relazioni simbiotiche (contaminazioni, mouth-to-mouth, viralità, esperienze di vita condivise dal tale gatekeeper di un’arena istituzionale) • Anche solo attraverso i singoli componenti
  • 34. CONCLUSIONI I processi di concorrenza per la definizione dei temi pubblici coinvolgono piani molteplici di analisi ed arene diverse I processi relativi ad un piano d’analisi o ad una particolare arena possono esercitare influssi reciproci gli uni sugli altri
  • 35. Per una comunicazione competitiva Contesto socio-economico e culturale Arena di riferimento e sue caratteristiche organizzative Posizione dell’interlocutore Oggetto e opportunità di “assorbimento” nel contesto Strumento e presentazione retorica Fonte e sua legittimazione/ credibilità/autorevolezza/ trasparenza / fiducia per l’interlocutore prescelto Flessibilità nella messa in agenda dei temi
  • 36. UN INTERROGATIVO ? Dato il così ampio universo di possibilità, l’azione di gruppi e forze sociali come si mobilita per selezionare particolari definizioni? Importanza di: Insight e analisi di scenario Strategia integrata
  • 37. Ad esempio, per governare le strategie di concorrenza non solo di merci ma anche di idee…
  • 40.
  • 41. Modello di Olten Comunicazione integrata Fonte: Van Cuyck 2007
  • 42. IL MARKETING DEI 5 PASSI CHIAVE Il Marketing (pubblicitario) è il processo attraverso cui i pubblicitari tentano di creare relazioni efficaci con i consumatori mentre cercano profitto per i loro beni o servizi Oltre a generare nuovi consumatori, i marketers devono anche concentrarsi sul mantenere i propri Per ottenere una campagna pubblicitaria efficace deve seguire 5 passi chiave:
  • 43. IL MARKETING DEI 5 PASSI CHIAVE 1. Analizzare il mercato (cosa vuole la gente e chi sono i concorrenti) per trovare una nicchia 2. Costruire una strategia di vendita guidata dal consumatore (segmentazione e tailoring del target ) 3. Creare valore per il consumatore (le quattro P’s) 4. Salvaguardare la soddisfazione del consumatore (reputazione, fiducia, relazione) 5. Creare profitti per l’impresa (il culmine dei precedenti, se hanno funzionato)
  • 44. IL MARKETING COME TECNOLOGIA INTELLETTUALE Il marketing è un metodo razionale di adattamento dell’offerta alla domanda Dopo essere stato elaborato per le vendite commerciali (fino agli anni 1950) , è migrato poco a poco nel settore economico, politico e sociale èèè tecnologia intellettuale Divisa in: MARKETING STRATEGICO MARKETING OPERATIVO (dove la “comunicazione” si riduce al momento promozionale) /accezione restrittiva / comunicazione = persuasione Rielab da Dacheux 2001)
  • 45. APPROCCIO RIDUTTIVO? (schema di Chomsky) per indirizzare i comportamenti delle persone sono eliminazione di scelte alternative adattamento (volontario o involontario) basato su esposizione a persone o ambienti adattamento volontario basato su emozioni alterazione di fattori che creano un contesto sociale
  • 46. IL MARKETING COME TECNOLOGIA INTELLETTUALE VERSIONE CRITICA: (B. Floris - a partire anche da Scuola di Francoforte) « Marketing » = modello dominante nella comunicazione sociale Es.: la costruzione del « cliente » Le tecniche di marketing - “scienza pragmatica” - mirano a collegare le strutture oggettive del mercato (e di tutti gli ambiti che mano a mano si « mercantilizzano ») con le soggettività individuali Rielab da Floris 2005; Dacheux 2001)
  • 47. Un esempio Una versione sofisticata del “magic bullet”? Oppure: " Il Grande Vetro di M. Duchamp Una poetica di luce?
  • 48. IL MARKETING COME TECNOLOGIA INTELLETTUALE Ma se la comunicazione è…. Un’attività di comprensione che implica: 1. Alterità (riconoscere l’altro come simile e come singolo) 2. Interpretazione (costruzione di senso) 2.1. Co-costruzione del contesto 2.2. Reciprocità 2.3. Persino l’incomprensione la alimenta Rielab da Dacheux 2001)
  • 49. IL MARKETING COME TECNOLOGIA INTELLETTUALE Il marketing implica non solo l’uso di comunicazione “persuasiva” ma anche: Uso empirico di un metodo razionale economico da parte di attori sociali che hanno uno scopo “politico” (il brand, il valore, la reputazione, la fiducia, la credibilità…) Limite: trasformare l’altro (l’interlocutore) in “target” , il partner in “oggetto” èè indebolimento di forza sociale della comunicazione come co-costruzione di relazione significativa è pertanto si parla di “marketing centrato sulle persone” Le parole di un marketer contemporaneo: http://www.oscardimontigny.it/marketing/
  • 50. ALCUNE IMPLICAZIONI Comunicazione integrata: non l’uno o l’altro approccio diversi approcci possono essere collegati strategie pronte ad impiegare tutti gli approcci e le esperienze disponibili
  • 51. MULTISTRATEGIA La comunicazione è migliore se multistrategica, collaborativa, processuale e sa coinvolgere a) Comunicare in contesti diversi e con persone diverse b) Trattare con rispetto i consumatori c) Basarsi su dati analitici e avere chiarezza di obiettivi § Individuare i fattori principali che caratterizzano il tema/ prodotto/brand § Saper favorire alleanze e partnerships § Pianificare e sviluppare strategie d) Capire quale/i teorie aiutano di più per concettualizzare e pianificare al meglio Ad es. talvolta comunicazioni mirate possono risultare inefficaci se incapaci di far riferimento ad un contesto più ampio con caratteristiche organizzative specifiche