1. “COMPAGNIA DELLE ARTI”
ASSOCIAZIONE DI PROFESSIONISTI E IMPRENDITORI SINTONICI
PER PRODURRE E DIFFONDERE L’ECONOMIA DELLA CULTURA
AD ACQUAVIVA DELLE FONTI E NELLA PUGLIA
Via C. Goldoni, 2 – 70021 Acquaviva delle Fonti (Ba)
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A S.E. il Prefetto di Bari
prefettura.prefba@pec.interno.it
Alla prof. arch. Angela Barbanente
assessore.assettoterritorio.regione@pec.rupar.puglia.it
Al Sindaco di Acquaviva delle Fonti, agli Assessori e ai Consiglieri Comunali
sindaco.acquaviva@pec.it
assessore01.acquaviva@pec.it
assessore02.acquaviva@pec.it
assessore03.acquaviva@pec.it
assessore04.acquaviva@pec.it
assessore05.acquaviva@pec.it
presidenteconsiglio.acquaviva@pec.it
consigliere02.acquaviva@pec.it
consigliere03.acquaviva@pec.it
consigliere04.acquaviva@pec.it
consigliere05.acquaviva@pec.it
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consigliere07.acquaviva@pec.it
consigliere08.acquaviva@pec.it
consigliere09.acquaviva@pec.it
consigliere10.acquaviva@pec.it
consigliere11.acquaviva@pec.it
consigliere12.acquaviva@pec.it
consigliere13.acquaviva@pec.it
consigliere14.acquaviva@pec.it
consigliere15.acquaviva@pec.it
consigliere16.acquaviva@pec.it
Al Segretario Generale
del Comune di Acquaviva delle Fonti
segretariogenerale.acquaviva@pec.it
Oggetto
PIRU, deliberazione della Giunta Comunale n° 59 del 21/11/2013 e “Avviso Pubblico” prot. 24672 del
16/12/2013: richiesta di revoca, aggiornamento del DPRU (con atto d’indirizzo del Consiglio Comunale)
e riedizione dell’Avviso Pubblico per manifestazione d’interesse.
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PREMESSO
- che il 22 ottobre 2008, lettera prot. 18464, l’Assessore all’Urbanistica del Comune di Acquaviva delle
Fonti segnalava ad un Consigliere Comunale, al Presidente del Consiglio e al Segretario Generale
l’esistenza di “punti ostativi” alla definizione di un DPRU / Documento Programmatico di
Rigenerazione Urbana specie dal punto di vista dell’approvando Piano Regolatore Generale (“ …se
abbiamo tutti ritenuto indispensabile un PRG inadeguato rispetto alla mancanza dello strumento
urbanistico, questa volta invertiamo la tendenza: meglio nessuno strumento che uno cattivo…”);
- che i PIRU / Programmi Integrati di Rigenerazione Urbana (strumenti ordinari e complessi per la
riqualificazione urbana), quali strumenti urbanistici esecutivi, impegnano investitori pubblici e privati in
programmi a cogenza finanziaria che potrebbero però rivelarsi letali sul piano della fattibilità per la
condizione sub iudice cui è relegato il Piano Regolatore Generale nonostante l’unanime deliberazione
consiliare n° 42 dell’1 agosto 2012 che disponeva l’istanza di prelievo al Consiglio di Stato;
- che il Comune di Acquaviva delle Fonti, inspiegabilmente miope, non ritiene ancora di dotarsi di un
Piano dei Servizi mentre in tutta evidenza lo stesso:
a) è strumento utile ad accertare l’offerta e la domanda di servizi espressa dalla popolazione;
b) distingue i servizi indispensabili (che si computano ai fini delle dotazioni di legge) e quelli e
d’interesse pubblico o generale a loro volta distinti in pubblici e privati;
c) crea il catalogo dei servizi per la città;
d) non è definito una volta per tutte, anzi è sempre modificabile per il suo costante aggiornamento e
soprattutto non ha termini di validità;
e) distingue fra servizi localizzati (ad esempio verde e infrastrutture) che conformano il regime
giuridico dei suoli indicati dall’Amministrazione Comunale e quelli da localizzare (servizi alla
persona sia pubblici che privati) che sono realizzabili ovunque;
f) disciplina la destinazione delle aree da acquisire a mezzo della perequazione urbanistica e del
trasferimento dei diritti edificatori;
g) riconosce un indice unico di utilizzazione territoriale per i servizi localizzati e quelli da localizzare;
h) riconosce i diritti edificatori liberamente trasferibili per i servizi localizzati e liberamente utilizzabili
per quelli privati da localizzare;
i) crea i NIL / Nuclei d’Identità Locale quali unità di verifica e progetto della dotazione del fabbisogno
dei servizi;
VISTO
- la Legge Regionale 29 luglio 2008 n° 21 “Norme per la rigenerazione urbana”;
- la deliberazione della Giunta Comunale n° 66 del 7 aprile 2011 “Attivazione di un PIRU”;
- la deliberazione di Consiglio Comunale n° 19 del 30 giugno 2011 di “Adozione” del DPRU;
- la Legge Regionale 1 agosto 2011 n° 21 “Modifiche e integrazioni alla LR 30/7/2009 n° 14 nonché
disposizioni regionali in attuazione del Decreto Legge 13 maggio 2011 n° 70 convertito con
modificazione dalla Legge 12 luglio 2011 n° 106”;
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la deliberazione di Consiglio Comunale n° 46 del 7 novembre 2011 di “ Approvazione definitiva del
DPRU”;
- l’insuccesso dell’Avviso Pubblico per adesioni al PIRU in Ambito 2 e 3 ad iniziativa congiunta del
Comune di Acquaviva delle Fonti e IACP Bari pubblicato (rispettivamente) dal 18/5/2012 al 20/6/2012
e dal 16/5/ 2012 al 20/6/2012;
- la Legge Regionale n° 26/2013 di proroga della validazione del Piano Casa al 31/12/2014;
- la Deliberazione di Giunta Comunale n° 59 del 21/11/2013 “Avvio del processo di attuazione del
Programma di Rigenerazione Urbana. Approvazione dell’Avviso Pubblico per manifestazioni
d’interesse per predisposizione PIRU” e l’Avviso Pubblico prot. 24672 del 16/12/2013;
ACCLARATO
- che la Legge Regionale 30 luglio 2009 n° 14 “Misure straordinarie e urgenti a sostegno dell’attività
edilizia e per il miglioramento della qualità del patrimonio edilizio residenziale ” (Piano Casa) con
l’articolo 9 “Integrazione alla Legge Regionale 29 luglio 2008 n° 21/Norme per la rigenerazione
urbana” ha introdotto in quella legge l’articolo 7 bis “Interventi di riqualificazione edilizia attraverso la
delocalizzazione delle volumetrie”;
- che al suddetto articolo 7 bis introdotto nella Legge Regionale 21 luglio 2008 n° 21 “ Norme per la
rigenerazione urbana” hanno fatto seguito con la legge Regionale 21/2011:
a) la reintitolazione dell’articolo 7 bis in “Interventi di riqualificazione ambientale attraverso la
demolizione di manufatti edilizi collocati in zone sensibili e la delocalizzazione delle relative
volumetrie”;
b) l’aggiunta dell’articolo 7 ter “Riqualificazione urbana attraverso interventi di demolizione e
ricostruzione di edifici residenziali”;
c) l’aggiunta dell’articolo 7 quater “Riqualificazione urbana attraverso interventi di demolizione e
ricostruzione di edifici non residenziali”;
d) l’aggiunta dell’articolo 7 quinquies “Disposizioni comuni agli interventi di riqualificazione urbana
realizzati attraverso la demolizione e la ricostruzione di edifici”;
ACCLARATO ALTRESI’
- l’esito del seminario internazionale “Rigenerare nel paesaggio storico urbano” tenutosi nel Castello
Svevo di Bari il 22 marzo 2013 e patrocinato, fra gli altri, dalla Regione Puglia e dal MIBAC (in
particolare serve indagare l’esperienza del Comune di Cesena con l’Accordo di Programma – in
variante – “Novello s.p.a.” / Società di Trasformazione Urbana);
- l’esistenza dello “Studio di verifica per la fattibilità giuridica della costituzione di una Società di
Trasformazione Urbana da parte del Comune di Acquaviva delle Fonti” commissionato al prof. avv. P.
Mantini dell’Università di Milano (deliberazione di Giunta Comunale n° 114 del 22 maggio 2003) con:
o primo elenco provvisorio di aree e strutture nodali urbane ed extraurbane potenzialmente
sensibili ad un’azione di trasformazione e riqualificazione urbana:
1. area Cantina Sociale Cooperativa;
2. area ex Distilleria Manobianca;
3. area ex Distilleria Monopoli di Stato;
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4. palazzo De Mari;
5. ex Cine – teatro comunale;
6. area ex Convitto ed ex Istituto Magistrale;
7. area ex Macello Comunale;
8. piazza Madre Teresa di Calcutta;
9. piazza M. Kolbe;
10. ex Ricovero di Mendicità Umberto I;
11. area Archeologica di Salentino e percorsi ipogei in ambito urbano;
o secondo elenco provvisorio di aree e strutture nodali urbane ed extraurbane potenzialmente
sensibili ad un’azione di trasformazione e riqualificazione urbana:
a.
Osservatorio Astronomico e Parco Scientifico in Orto Botanico;
b.
Masseria Monticelli;
c.
Complesso sportivo di Scappagrano;
d.
Parco delle Lame in ambito urbano;
e.
caselli e linea ferroviaria dismessi;
f.
forestazione lineare e viabilità rurale;
g.
viabilità urbana verde e arte dei giardini;
h.
piazza dei Martiri del 1799, piazza Vittorio Emanuele II, piazza Garibaldi, piazza
San Pio da Pietrelcina, piazza San Francesco d’Assisi, piazza J. F. Kennedy;
che la formazione dei piani urbanistici esecutivi può essere promossa e proposta da Comuni, privati e
Società di Trasformazione Urbana (art. 16 comma 1 lettere a – b – c della Legge Regionale 27 luglio
2001 n° 20 “Norme generali di governo e uso del territorio”);
che i programmi di rigenerazione urbana sono predisposti dai Comuni singoli o associati o sono
proposti ai Comuni da altri soggetti pubblici e privati, anche fra loro associati (comma 2 dell’articolo 2
della Legge Regionale n° 21/2008);
l’esistenza di indicazioni da parte dell’Amministrazione Regionale nella Circolare n° 1/2005 in tema di
“trasferimento dei diritti edificatori” e di “procedure di variante agli strumenti urbanistici in vigore”;
l’esistenza della Legge Regionale 21 maggio 2008 n° 12 e la relativa Circolare regionale n° 2/2009
“Note esplicative, chiarimenti e indirizzi sull’applicazione della Legge Regionale 21 maggio 2008 n° 12
/ Norme urbanistiche finalizzate ad aumentare l’offerta di edilizia residenziale sociale ” (housing
sociale);
le “semplificazioni in materia di agricoltura” nella L. 4 aprile 2012 n° 35 “Disposizioni urgenti in materia
di semplificazione e sviluppo”;
l’esistenza del Modello Compensativo previsto dalla Legge 15/12/2004 n° 308 “Delega al Governo per
il riordino, il coordinamento e l’integrazione della legislazione in materia ambientale e misure di diretta
applicazione” – recepito dalla Regione Puglia nel DRAG / Documento Regionale di Assetto Generale
– che può essere invocato da proprietari di suoli edificabili sottoposti a vincolo d’inedificabilità per
sopravvenuti motivi di tutela ambientale (ad esempio: Piano di Gestione del SIC Bosco di Mesola,
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PPTR / Piano Paesaggistico Territoriale Regionale, adeguamenti del PRG sub iudice per “aspetti
paesaggistici” nella Delibera di Giunta Regionale n° 805 del 3 maggio 2011);
- l’esistenza di ben 147 candidature della nostra Città per l’assegnazione in locazione semplice degli
alloggi di edilizia residenziale pubblica (cfr. deliberazione della Giunta Comunale n° 63 del
25/11/2013);
SI CHIEDE
per quanto premesso, e anche ai sensi dei commi 2 e 3 dell’art. 7 quinquies “Disposizioni comuni agli
interventi di riqualificazione urbana realizzati attraverso la demolizione e la ricostruzione di edifici ” della Legge
Regionale 21/2011 “Modifiche e integrazioni alla LR 30 luglio 2009 n° 14 nonché disposizioni regionali in
attuazione del Decreto Legge 13 maggio 2011 n° 70, convertito, con modificazioni, dalla Legge 12 luglio
2011, n° 106”,
a) la revoca della Deliberazione Giunta Comunale n° 59 del 21/11/2013 “Avvio del processo di
attuazione del Programma di Rigenerazione Urbana. Approvazione dell’Avviso Pubblico per
manifestazioni d’interesse per predisposizione PIRU” e dell’Avviso Pubblico prot. 24672 del
16/12/2013;
b) stante l’atto d’indirizzo per l’attivazione di un PIRU (deliberazione di Giunta Comunale n° 66 del
7/4/2011), l’adozione del DPRU /Documento Programmatico di Rigenerazione Urbana (deliberazione
di Consiglio Comunale n° 19 del 30/6/2011), l’approvazione definitiva del DPRU (deliberazione di
Consiglio Comunale n° 46 del 7/11/2011) e l’insuccesso nella sperimentazione del 1° Avviso Pubblico
16/5/2012 – 20/6/2012 per i soli Ambiti Prioritari 2 e 3, di menzionare nella nuova deliberazione
giuntale per l’”Avvio del processo di attuazione del programma di rigenerazione urbana ”:
o le ragioni che inducono la Giunta Municipale e il Consiglio Comunale a disattendere la volontà
consiliare nella delibera 42 dell’1/8/2012 (istanza di prelievo al Consiglio di Stato per il PRG
sub iudice);
o le motivazioni che hanno spinto l’Amministrazione Comunale a formulare o no entro il
29/12/2013 osservazioni al PPTR / Piano Paesaggistico Territoriale Regionale in
considerazione del DPRU, del mancato adeguamento del PRG per “Aspetti paesaggistici” e
dell’affossamento della deliberazione di Consiglio Comunale n° 30/2010 (Protocollo d’Intesa)
per progetti sperimentali con la Regione Puglia;
o le eventuali proposte e manifestazioni d’interesse formulate nel periodo 7/4/2011 –
15/12/2013 per i 4 Ambiti Prioritari di Rigenerazione Urbana individuati dal Consiglio
Comunale nel DPRU;
o le determinazioni dell’Amministrazione Comunale sulle interrogazioni della Compagnia delle
Arti risalenti al 5/7/2013 e rese ai sensi della L 241/’90;
o in particolare, le proposte e manifestazioni d’interesse per gli Ambiti Prioritari 2 e 3 nell’Avviso
Pubblico con validità 16/5/2012 – 20/6/2012 e quale riscontro hanno garantito il Comune di
Acquaviva delle Fonti e l’IACP Bari entrambi promotori dell’iniziativa;
o per quale ragione, e in virtù di quale atto, ritiene l’Amministrazione Comunale di dover
attendere proposte e manifestazioni d’interesse dall’Ambito 1 “Centro storico ed aree a servizi
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c)
d)
e)
f)
g)
limitrofe”, dall’Ambito 2 “Aree a servizi e attrezzature inficiate o in abbandono”, dall’Ambito 3
“Zona residenziale e di servizi di via Repubblica” e dall’Ambito 5 “Tutte le zone pubbliche o di
interesse pubblico nell’art. 86 cap. V delle NTA di PRG” e non già quelle provenienti
dall’Ambito 4 “Altri ambiti derivanti dalle proposte pubbliche e private”;
l’aggiornamento inevitabile del Documento Programmatico per la Rigenerazione Urbana approvato
con deliberazione consiliare n° 46 del 7/11/2011 e l’individuazione degli Ambiti del territorio comunale
ove non sarà possibile realizzare gli interventi contemplati dagli articoli 7 ter, 7 quater, 7 quinquies
della Legge Regionale 21/2011 e in relazione a specifiche limitazioni o prescrizioni anche per
caratteristiche storico culturali, morfologiche, paesaggistiche e di funzionalità urbanistica;
di esplicitare nell’azione amministrativa i criteri di concorrenzialità e trasparenza anche attraverso la
conoscenza dei dati ufficiali circa la valutazione del fabbisogno di edilizia residenziale sociale
effettuata dal Comune di Acquaviva delle Fonti;
l’iniziativa preventiva del Comune di Acquaviva delle Fonti finalizzata al varo di un comune
Programma Integrato di Rigenerazione Urbana (a norma del comma 2 dell’articolo 2 della Legge
Regionale 21/2008) con l’IACP Bari, magari in associazione e con altri enti o privati, per redigere e
proporre un piano urbanistico esecutivo ai sensi lettera c) comma 1 dell’articolo 16 della Legge
Regionale 20/2001 “Norme generali di governo e uso del territorio”, magari considerando il comma 2
art. 30 della L. 24/11/2003 n° 326 “Valorizzazione immobili dello Stato attraverso strumenti societari”,
o anche per la costituzione di una Società di Trasformazione Urbana omnibus o anche per
l’attuazione del Piano di Lottizzazione d’Ufficio già approvato in via definitiva giuste deliberazioni di
Consiglio Comunale 37/2002, 57/2002, 58/2002 e 89/2002 che a tuttoggi – benché non ancora
convenzionato – risulta riferibile all’Ambito Prioritario 3 di rigenerazione urbana;
chiarezza attraverso indicazioni preventive e univoche da parte del Comune di Acquaviva delle Fonti
sul portato del comma 2 dell’articolo 7 quinquies della Legge Regionale 21/2011 “La ricostruzione di
edifici, nella stessa area oggetto di demolizione o in altre aree a seguito di delocalizzazione delle
volumetrie, si può realizzare solo in aree nelle quali lo strumento urbanistico generale preveda
destinazioni d’uso omogenee (art. 2 DM 1444/’68) a quelle dell’edificio demolito ” e su quello del
comma 7 del medesimo articolo 7 quinquies per i 4 “Ambiti prioritari di rigenerazione urbana”
(“Qualora siano soddisfatte tutte le condizioni di cui al presente articolo, nonché quelle contemplate
dagli articoli 7 ter e 7 quater, gli interventi di demolizione e ricostruzione di edifici in area o aree
diverse da quella originaria non richiedono variante agli strumenti urbanistici generali. Qualora invece
le suddette condizioni non siano soddisfatte, gli interventi di cui sopra possono essere autorizzati dal
Comune, con l’eventuale previsione di misure premiali, solo previa approvazione di variante agli
strumenti urbanistici generali per la quale, ove l’intervento sia inserito in un Programma Integrato di
rigenerazione Urbana, si applica il procedimento disciplinato dall’articolo 6”);
la disciplina preventiva del partenariato collegato al trasferimento di diritti edificatori e l’applicazione
del Modello Compensativo previsto dalla Legge 15/12/2004 n° 308 recepito dalla Regione Puglia nel
DRAG / Documento Regionale di Assetto Generale;
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h) oltre i servizi localizzati (ad esempio verde e infrastrutture) conformanti il regime giuridico dei suoli,
l’esplicitazione preventiva dell’atto d’indirizzo per l’allocazione dei servizi alla persona – sia pubblici
che privati – realizzabili ovunque;
i) l’esplicitazione inevitabile e preventiva dello schema del “ protocollo d’intesa e/o convenzione ” e degli
oggettivi “criteri per la valutazione della fattibilità dei programmi e le modalità di selezione dei soggetti
privati per la elaborazione, attuazione e gestione dei Programmi Integrati di Rigenerazione Urbana ”
(superando in tema di “requisiti”, di fatto, l’”insindacabile giudizio della commissione” e gli sconosciuti
“indirizzi dell’ Amministrazione Comunale” cui pur si accenna nel revocando Avviso Pubblico);
j) per garantire pari opportunità ai proponenti manifestazioni d’interesse, di semplificare e rendere
oltremodo trasparente nel nuovo Avviso Pubblico modalità e termine unico di presentazione delle
proposte e i criteri per la selezione delle stesse giacchè:
- nella relazione dell’Assessore allegata alla revocanda Deliberazione di Giunta Comunale n°
59/2013 l’Avviso Pubblico è definito di “tipo aperto con steep (step) di 60 giorni”;
- nell’art. 4 di quell’Avviso Pubblico “non sono previsti termini temporali” nella presentazione
delle proposte;
- nell’art. 5 del medesimo Avviso Pubblico si evince l’esistenza di una “prima fase di
valutazione” delle proposte (da recapitare fra il 16/12/2013 e il 14/1/2014, magari mentre
nasce Gesù e sopraggiunge Santo Stefano, San Silvestro, il Capodanno e l’Epifania) e nei
successivi 30 giorni, di una “seconda fase di selezione, verifica e valutazione”…”funzione
delle proposte pervenute”.
Acquaviva delle Fonti, 24/12/2013
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