1. MIRA 98-3140
p3
p10
p2
p1
p9
RICCAGIOIA
MIRA 95-3131
420A MI Q88 95-355
p9
p3
p8 S.C.p.A.
Kober 5BB MI K9
STWA
p8
p2 p7
p2
p1 p1
p7 p6
MIRA 95-3047
STWA 95-350
p6
p3
p5
p5
p2 p4
p1 p1
p4 p3
p3 p2
CS 35V18
p4 p5
5V 17
p2
p2 p1
p4
p1 p3
p1
BM 8B
p3 p3
BS C2
p2 p10
p2
p1 p1
CONVENZIONE Regione
p9 p9 Lombardia - ERSAF -
p8 p8 RICCAGIOIA S.C.p.A.
Kober 5BB MI K3
BM 5A
420A MI Q53 C1 p3 p4
p19 p7
p2 p7
p3
d.g.r. 01/02/2011 n. IX/1259
BS
p1 p2 CONVENZIONE QUADRO
p18 p18 p6 p6 Regione Lombardia - ERSAF
p17 p17 p5 p5 (d.g.r. 15/12/2010 n. IX/978)
MI CR12
p3 LL 2 p3
p16 p16 p4
p2 p4
p2 PROGRAMMA ANNUALE Anno
p1 p1 2012
p15 p15 p3 p3
(d.g.r. 29/12/2011 n. IX/2846)
p14 p14 p2 p2
MI CR10
MI UR2
p3 p3
p13 p13 p2 p1
p2 p1
p2
I 29
PIANO OPERATIVO
Virgilio RPN 33
p1 p1 p1
p12 p12
Celtica RCH 10
p11 p11 2012
MI CR9
p3 p3 p3
6 RA
I 18
p10 p10 p2 p10
p2 p10
p2
p1 p1 p1
p9 p9 p9 p9
p8 Programma Operativo DGA
p8 p8 p8
Kober 5BB MI K1
BS S10
p3 p3 p3
17 BA
CH 34
420A MI Q14
p7 p7 p7 p2 p7
p2 p7
p2
PO 1 Sostegno all’imprenditoria PMI e Reti
Pliniana RPN 26
p1 p1 p1
p6 p6 p6 p6 p6
p5 p5 p5 p5 p5 AREA “TERRITORIALE”
RI 12 V23
MI B34
p3 p3 p3
CH 21
p4 p4 p4 p2 p4
p2 p4
p2
Obiettivo Programma ERSAF1.1 p1 p1 p1
p3 p3 p3 p3 p3
Sostegno all’imprenditoria PMI e
p2 p2 p2 p2 p2
RI 12 V18
Reti: la valorizzazione e sviluppo p3
MI B12
p3 p3
CH 12
p1 p1 p1 p2 p1
p2 p1
p2
del patrimonio agroforestale
p1 p1 p1
fila 1 filaregionale
2 fila 3 fila 4 fila 5 fila 6 fila 7
Obiettivo Specifico
OS 1.5 Migliorare la qualità delle filiere del settore agroalimentare
Obiettivo Operativo
OO 1.5.2 Sviluppare e trasferire innovazioni alle imprese agroalimentari
OO 1.5.3 Sviluppo e promozione delle filiere
Azioni
2. 1.5.2.4 Trasferimento delle innovazioni alle imprese agroalimen
1.5.3.19 Valorizzazione del patrimonio enologico-culturale e sviluppo polo di Riccagioia: Enoteca regionale in Oltrep
1.5.3.21 Impostazione e organizzazione attività del Polo di Riccagioi
Per ERSAF Per Ricc
Sauro Coffani Carlo A
PREMESSA
La maggior parte delle attività indicate nel piano strategico triennale di Riccagioia S.C.p.A., approvato con decre
quadrimestre del 2011, realizzando in buona parte gli obiettivi prefissati, nonostante le difficoltà incontrate nei m
esterne che si sono dovute coinvolgere nella realizzazione dei diversi progetti ai fini di una più ampia condivisione
Le attività programmate e realizzate autonomamente da Riccagioia non sono state oggetto di variazioni e sono sta
molto oneroso e non sempre in linea con la tempistica delineata l’impegno profuso nella realizzazione degli obiet
progettualità futura anche in funzione delle nuove esigenze produttive della filiera vite-vino.
Il progetto che presenta attualmente maggiori incertezze anche economiche di sostenibilità nella visione straordina
per quanto riguarda la prosecuzione dei corsi di laurea tenuti dall’Università degli Studi di Milano e che richiedo
Nell’ambito dello stesso progetto Riccagioia ha conseguito il certificato di conformità regionale per l’esercizio
riconosciuti dalla Regione Lombardia per la progettazione ed erogazione di servizi di formazione profession
l’organizzazione di corsi specifici e quindi utilizzare al meglio il patrimonio scientifico in dote a Riccagioia da parte d
Analogamente il Laboratorio di analisi chimico-fisiche ha ottenuto l’accreditamento presso ACCREDIA e l’inserim
settore enologico, rendendo il progetto RICCALAB operativo a tutti gli effetti con l’appalto al momento dei certificat
Laboratorio anche e soprattutto con l’attivazione di collaborazioni con altri territori viticoli per le analisi di certifica
conseguirsi nel 2012 al fine di aumentare significativamente il numero di analisi . Anche per le analisi del terreno
programma di collaborazioni quanto più ampio possibile sempre fermo restando la necessità parallelamente
programmi sperimentali in autonomia.
Produttive sono state anche le azioni mirate a coinvolgere il territorio vitivinicolo lombardo attraverso il potenziam
premoltiplicazione viticola attraverso il Nucleo di Riccagioia (NPV) che hanno anche portato alla richiesta ufficiale d
capitale sociale di Riccagioia S.C.p.A. affinché la programmazione delle attività di interesse comune possa essere
La nuova strategia di gestione diretta di un pool di tecnici individuati nelle diverse zone viticole della Lombardia pe
partenza, è stata realizzata in maniera proficua, con netto incremento delle attività svolte a Riccagioia, come le m
sanitari ha permesso di avere maggior controllo e interazione fra i progetti ottimizzando le risorse e creando figu
obiettivi primari.
Oltre alla realizzazione dei progetti acquisiti da ERSAF e all’ampliamento dei laboratori con l’attivazione dell’unit
stato speso principalmente per la programmazione e la condivisione dei piani operativi all’interno e all’esterno di
centralità regionale del Centro Vitivinicolo di Torrazza Coste.
Il 2012 sarà particolarmente concentrato sulla valorizzazione dell’azienda Riccagioia quale sede di un patrimoni
minacciano, come accade per la maggior parte delle essenze coltivate, la viticoltura mondiale. La superficie v
collezione di germoplasma viticolo proveniente da tutto il mondo fra cui, ad esempio, i vitigni georgiani e quel
provenienti dalle principali aree vitivinicole lombarde: Oltrepò Pavese, Valtellina, Franciacorta, province di Bergam
più di mille biotipi di cloni e varietà, la cui integrità deve essere scrupolosamente salvaguardata. Dai risultati del mo
regionale emerge uno stato sanitario da controllare con molta attenzione, caratterizzato dalla presenza di piante
rapportare alla specificità dell’impianto, appunto di collezione e con la condizione che ogni operazione coltur
impoverimento della variabilità genetica e quindi mantenimento della biodiversità esistente necessaria per pote
domani.
Nel 2012 un particolare impegno sarà quindi profuso nelle azioni volte alla conservazione del materiale genetico, a
di premoltiplicazione.
Tutte le attività che si sono implementate, compresi i nuovi servizi di laboratorio inseriti nei piani operativi, sono in
Servizio di assistenza tecnica territoriale per la viticoltura della Regione Lombardia moderna e rinnovata in grado
prodotti fitosanitari (direttiva 128/2009) che impongono agli stati membri di adottare tutte le misure necessarie per
salute umana e all’ambiente ma anche di rispondere alle esigenze produttive per un uso certificato e codificato del
4. LE ATTIVITA’ PROGETTUALI
N. 1. MIGLIORAMENTO GENETICO E SANITARIO DELLA VITE IN LOMBARDIA (MIGLIORVITE).
N. 2. NUCLEO DI PREMOLTIPLICAZIONE VITICOLA DELLA LOMBARDIA “C. GALLINI” (NPV).
N. 3. INDAGINE SULLA LONGEVITÀ DEI VIGNETI ED IMPORTANZA DELLE VECCHIE VITI SULLA
QUALITÀ DEI VINI (LONGEVIT).
N. 4. LISTE DI ORIENTAMENTO VARIETALE PER IL MELO E I PICCOLI FRUTTI IN LOMBARDIA
(LISTEFRUTTA).
N. 5. GESTIONE DELL’AZIENDA SPERIMENTALE RICCAGIOIA COMPRENSIVA DI COLLEZIONI
VARIETALI, VIGNETI SPERIMENTALI E CANTINA DI MICROVINIFICAZIONE (GESPRI).
N. 6. ATTIVAZIONE E MANTENIMENTO DI UN SISTEMA QUALITA’ PER IL LABORATORIO DI
ANALISI MERCEOLOGICHE DEI VINI (RICCALAB).
N. 7. ATTIVAZIONE LABORATORIO PER LA DIAGNOSTICA DEL PROFILO COMPOSITIVO E DI
SALUBRITA’ DEI VINI LOMBARDI (DIVINI).
N. 8. ATTIVAZIONE LABORATORIO DI MICROBIOLOGIA E BIOTECNOLOGIA MICROBICA A
SUPPORTO DELL’ENOLOGIA LOMBARDA (MICROVINI).
N. 9. SVILUPPO DI AZIONI FORMATIVE NELL’AMBITO DELLA FILIERA VITIVINICOLA (FORMAT).
5. PROGETTO N. 1
MIGLIORAMENTO GENETICO E SANITARIO DELLA VITE IN LOMBARDIA - ANNO 2012
ACRONIMO
MIGLIORVITE
1. ANALISI DEI FABBISOGNI E STATO DELL’ARTE
La selezione genetico-sanitaria, in decenni di studi effettuati anche con il contributo di Regione
Lombardia, ha portato alla registrazione di un cospicuo numero di cloni delle varietà maggiormente
diffuse e di alcuni vitigni di antica coltivazione in Valtellina, in Oltrepò Pavese e nella provincia di
Brescia a rischio di estinzione. La continua evoluzione dei mercati del vino, i sensibili cambiamenti
climatici in atto, i grandi rischi quotidiani connessi alla diffusione delle malattie virali e alla
semplificazione genetica nei vigneti sono motivo di impegno costante sul fronte del miglioramento
genetico che deve sempre più farsi carico di scelte cruciali in grado di condizionare la qualità globale
della futura viticoltura lombarda.
Nel primo anno di gestione Riccagioia S.C.p.A. si è impegnata per impostare una nuova politica di
gestione diretta della maggior parte delle attività di selezione, in particolare per quelle che fanno capo
alle due Università coinvolte, lasciando piena autonomia alla Fondazione Fojanini di Sondrio e al
Centro Vitivinicolo Provinciale di Brescia per quelle di interesse locale rispettivamente in Valtellina e
nel bresciano.
I programmi di lavoro sono stati realizzati come da piano operativo, con la prosecuzione dei protocolli
previsti per l’omologazione dei candidati cloni e delle vecchie varietà in studio. L’attività relativa allo
studio e al confronto tra portinnesti tradizionali e di nuova generazione e le indagini attinenti la
valutazione agronomica ed enologica di nuovi portinnesti e di nuovi vitigni ottenuti da incrocio
intraspecifico attraverso l’autofecondazione di ceppi di Chardonnay sono state rimandate all’annata
2012 a seguito dell’andamento meteorologico che ha inficiato almeno parzialmente i dati. Queste
ultime indagini sono particolarmente importanti, soprattutto per quanto riguarda i portinnesti,
considerata la scarsità di materiale di propagazione disponibile; altrettanto interessante è il lavoro
sull’individuazione di resistenze ai “giallumi della vite” che potrebbe essere conseguita attraverso
l’autofecondazione in varietà particolarmente importanti per la nostra produzione spumantistica
regionale e altrettanto sensibili ai giallumi.
Nel 2012 è pertanto previsto il proseguimento di tutte le attività già prospettate nel programma 2011
con il dettaglio che viene di seguito illustrato.
2. OBIETTIVI DEL PROGETTO
L’obiettivo principale rimane quello di omologare il maggior numero di cloni e varietà che possano
rispondere alle esigenze sanitarie, di adattamento ambientale, di caratterizzazione e tipicizzazione
delle produzioni enologiche e di innovazione di prodotto che il comparto vitivinicolo deve poter
soddisfare per migliorare la propria competitività.
Tutte le richieste di registrazione saranno proposte inserendo anche il riferimento a Riccagioia con
particolare riguardo alla sigla di identificazione del clone o nuova varietà.
3. RISULTATI ATTESI , RICADUTA E DESTINATARI DEI RISULTATI
Nel 2012 ci si propone di portare a buon fine le seguenti registrazioni al Catalogo Nazionale delle
varietà di vite, in particolare, con la supervisione scientifica dell’Università Cattolica di Piacenza:
n. 3 cloni di Croatina,
n. 2 cloni di Ughetta di Canneto
n. 1 clone di Uva Rara
e con la supervisione scientifica dell’Università degli Studi di Milano:
n. 3 cloni di Barbera
n. 2 cloni di Croatina
n. 2 cloni di Croà acino grande
n. 2 cloni di Croà acino piccolo
n. 1 clone di Brugnola
6. n. 3 cloni di Merlina
n. 2 cloni di Pignola
n. 1 clone di Rossola
n. 3 cloni di Zinfandel
Il materiale iniziale dei cloni e varietà che otterranno l’omologazione sarà conferito al Nucleo di
premoltiplicazione “C. Gallini” per la conservazione e l’avvio della produzione vivaistica.
La ricaduta delle attività si concretizza in un arricchimento della piattaforma ampelografica lombarda
mediante l’inserimento di nuovi incroci e cloni, anche di vecchie varietà, con spiccate capacità di
resistenza alle malattie e adattamento a condizioni produttive anche estreme, strategici per la
viticoltura di questa regione che può trovare maggiori sbocchi di mercato attraverso la produzione di
vini molto tipici e di alta qualità.
Destinatari dei risultati saranno, in primo luogo, le aziende vitivinicole della Lombardia che potranno
usufruire di materiale vivaistico con elevati standard sanitari e genetici, a monte di queste
beneficeranno in tempi brevi dei prodotti di questa attività le aziende vivaistiche lombarde. Questa
linea strategica ha l’ambizione di disegnare la viticoltura dei prossimi 10 anni non solo regionale ma
nazionale viste le forze in campo. I cambiamenti a cui siamo chiamati a rispondere sono paragonabili
a quelli avvenuti in viticoltura alla metà degli anni ’80, ma con la consapevolezza di un consumatore
ormai maturo ed in grado di riconoscere sia la qualità del vino e sia dell’ambiente che lo circonda .
4. DESCRIZIONE ANALITICA DEL PROGETTO E PIANO DI ATTIVITA’
4.1 Approccio metodologico e partners coinvolti
Mediante la stipula di opportune convenzioni, sarà garantita la supervisione dei seguenti responsabili
scientifici:
• Prof. Piero Attilio Bianco del Dipartimento di Produzione Vegetale, Sezione di Patologia vegetale
dell’Università degli Studi di Milano;
• Prof. Attilio Scienza e dott. Lucio Brancadoro del Dipartimento di Produzione Vegetale, Sezione
di Coltivazioni arboree dell’Università degli Studi di Milano;
• Prof. Alberto Vercesi dell’Istituto di Frutti-Viticoltura dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di
Milano - Sede di Piacenza;
e la collaborazione del Centro Vitivinicolo Provinciale di Brescia e della Fondazione Fojanini di Studi
Superiori di Sondrio.
Oltre al coordinamento generale e alla divulgazione dei risultati, RICCAGIOIA partecipa alla
realizzazione del progetto eseguendo direttamente la maggior parte delle attività, in particolare :
• Potatura di standardizzazione sui ceppi individuati quali possibili capostipiti.
• Esecuzione saggi biologici sui nuovi cloni in fase di omologazione.
• Completamento microvinificazioni e imbottigliamento vini vendemmia 2011.
• Analisi enologiche.
• Analisi sensoriale.
• Rilievi e campionamenti di materiale vegetale per il controllo della presenza di malattie virali e
fitoplasmi.
• Verifica attitudini agronomiche e produttive dei presunti cloni in omologazione, rilievo di: peso del
legno di potatura, fertilità reale, produttività, dimensioni medie del grappolo.
• Verifica delle attitudini enologiche dei cloni in omologazione attraverso la determinazione di
zuccheri, acidità titolabile, acidi fissi e pH del mosto.
• Raccolta campioni delle uve.
• Microvinificazione campioni di uve dei presunti cloni, incroci e vecchie varietà in omologazione
Inoltre Riccagioia si impegna a corrispondere a UNIMI un importo relativo a parte di una borsa per
giovani promettenti per la realizzazione di attività di selezione afferenti alla Sezione di Coltivazioni
Arboree.
7. L’Istituto di Frutti-Viticoltura dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Sede di Piacenza
provvederà:
• alla supervisione scientifica delle attività di selezione in corso;
• alle necessarie analisi viticole di campo, immunoenzimatiche, biomolecolari comprese quelle dei
microsatelliti (SSRs) per il riconoscimento varietale e dei parentali, sule viti oggetto di studio;
• alla formazione del personale di Riccagioia impiegato nelle attività di propria competenza,
secondo il protocollo scientifico di seguito dettagliato.
Il lavoro di selezione genetica della vite proseguirà secondo le due direttrici della selezione varietale
per incrocio intraspecifico e della selezione clonale di alcune delle più importanti varietà lombarde.
Sui genotipi ad oggi selezionati, nell’ambito del progetto MIGLIORVITE dall’Istituto di Frutti-Viticoltura
dell’università Cattolica del Sacro Cuore di Milano Facoltà di Agraria - Sede di Piacenza (le nuove
varietà di vite: Celtica, Virgilio e Pliniana, già iscritte al Registro Nazionale ed i nuovi sei cloni delle
varietà Croatina, Uva rara ed Ughetta di Canneto, in corso di registrazione) verranno sviluppati i rilievi
vegeto-produttivi sulle piante degli impianti oggi adulti, negli anni allestiti nelle zone di importante
riferimento viticolo a livello regionale, per meglio conoscerne l’interazione con i diversi ambienti di
coltivazione e per divulgarne la conoscenza presso i viticoltori delle zone viticole più significative. In
particolare le nuove varietà verranno controllate a Montalto Pavese (PV), Oltrepò Pavese e Gussago
(BS), Franciacorta.
Proseguiranno inoltre i rilievi nel vigneto di selezione ed omologazione varietale di Riccagioia, dove
sono coltivati i ceppi campione delle altre possibili nuove varietà ottenute per incrocio: Pinot
NeroXBarbera, CroatinaXCabernet Sauvignon e ChardonnayXTrebbiano romagnolo. Presumibilmente
nel 2012 verranno completati i dati necessari per l’individuazione di 2-4 nuove varietà di vite da
inoltrare agli uffici competenti per la registrazione che potrebbe avvenire nell’arco del 2013
Le varietà oggetto di selezione clonale saranno Croatina, Moradella e Moscato e i cloni saranno
individuati nei vigneti collezione messi a dimora presso aziende vitivinicole della zona e quello allestito
a Riccagioia.
INCROCI n. di incroci
Pinot nero x Barbera 20 (Az. Riccagioia - PV)
Chardonnay x Trebbiano r. 52 (Az. Riccagioia - PV)
Croatina x Cabernet S. 54 (Az. Riccagioia - PV)
VARIETÀ n. di cloni
Croatina 3 nuovi cloni ( Az. Ferrari - PV)
Moradella 5 presunti cloni (Az. Montellio, Az. Girani - PV)
Pinot Nero 1 (Az. Riccagioia - PV)
Moscato 32 presunti cloni (Az. diverse in località Volpara - PV)
Gli individui prescelti (6-12 viti per singolo incrocio o clone) saranno oggetto delle seguenti
determinazioni:
• numero delle gemme totali;
• numero di gemme cieche;
• fertilità media di campo;
alla vendemmia
• numero di grappoli;
• produzione di uva (Kg/ceppo);
• peso medio del grappolo (g);
• peso medio della bacca (g);
• grado zuccherino del mosto (°Brix; con rifrattometro digitale da tavolo);
• pH;
• acidità titolabile del mosto (g/L; con titolatore semiautomatico, dati espressi in equivalenti di
acido tartarico);
8. • acido tartarico (g/L; con metodo spettrofotometrico);
• acido malico (g/L; con metodo enzimatico);
• polifenoli ed antociani (genotipi a bacca rossa, g/L, con metodo spettrofotometrico)
alla caduta delle foglie
• peso del legno di potatura (g).
I vini sperimentali prodotti presso la cantina di microvinificazione di Riccagioia, saranno valutati, per il
necessario completamento delle valutazioni viticole-enologiche richieste, secondo l’analisi sensoriale
sviluppata con le metodiche sperimentate al riguardo (sistema di rilievo dei dati in due sedute di
analisi ed elaborazione non parametrica dei dati).
Durante l’anno saranno anche condotti i rilievi ed i campionamenti di materiale vegetale per il controllo
della presenza di virus (legno prelevato in riposo vegetativo) e fitoplasmi (germogli raccolti a
primavera).
Alla vendemmia verranno raccolti campioni di uve (min 50 Kg per genotipo) per la microvinificazione di
circa 30 campioni; i vini ottenuti saranno sottoposti ad analisi chimica e sensoriale.
Infine si opererà per assolvere i disposti di legge, per quanto di competenza, per le registrazioni.
Il dettaglio della tempistica delle attività svolte nel 2011 sono riportate nella tabella seguente.
mesi 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
attività
Prelievi legno analisi virus X X
Rilievi vegetativi X X X X
Rilievi vendemmiali X X
Controlli sui vini X X X
Analisi ed elaborazioni X X X X X
Il Dipartimento di Produzione Vegetale dell’Università degli Studi di Milano proseguirà l’attività di
selezione clonale e sanitaria, finalizzata all’iscrizione al Registro Nazionale delle Varietà di Vite, di
nuovi cloni di vitigni autoctoni selezionati in Oltrepò pavese, e nelle province di Bergamo, Brescia,
Mantova e Sondrio. Verranno completate le valutazioni di carattere generale, già illustrate nei
precedenti piani di attività e inoltrate ai competenti organi ministeriali le richieste ufficiali di
omologazione dei nuovi genotipi selezionati.
Le sezioni di Coltivazioni Arboree e di Patologia Vegetale del Dipartimento di Produzione Vegetale
dell’Università degli Studi di Milano, si occuperanno rispettivamente della parte genetico-enologica e
di quella sanitaria, seguendo l’iter indicato dalle normative attualmente vigenti, ed in coordinamento
l’una con l’altra.
SEZIONE DI COLTIVAZIONI ARBOREE
L’attività della sezione di Coltivazioni Arboree del Dipartimento di Produzione Vegetale, per l’anno
2012, riguarderà i seguenti punti:
• Indagini del protocollo agronomico-enologico per l’ottenimento di cloni di vite da vino, queste
indagini sono relative ai candidati cloni dei vitigni autoctoni della Lombardia posti in selezione
con il presente programma MIGLIORVITE.
• Indagini per la valutazione e il confronto agronomico-enologico di portainnesti di vite tradizionali
e di nuova costituzione in tre differenti aree della viticoltura regionale (Oltrepò pavese,
Franciacorta e Valtellina).
a) Selezione Clonale.
La selezione verrà condotta sui candidati cloni presenti presso il campo di confronto ed omologazione
sito a Riccagioia delle varietà Nibiò, Timorasso, Moscato di Scanzo, Barzemino, Cabernet sauvignon,
Cabernet franc e Carmenère, per un totale di 35 candidati cloni; inoltre sarà completata la raccolta di
dati necessari per la richiesta di omologazione dei candidati cloni dei vitigni indagati negli anni passati