6. La strategia si occupa di determinare come l’impresa dovrà impiegare le risorse all’interno del proprio ambiente di riferimento per ottenere un profitto.
Primo Livello La direzione strategica deve selezionare «dove» competere, cioè i settori in cui operare e definire l’allocazione di adeguate risorse.
Secondo Livello
L’impresa deve valutare la propria dotazione di risorse e decidere «come» competere, cioè su quali competenze puntare per la conquista del vantaggio competitivo.
Il posizionamento non è dovuto alle caratteristiche intrinseche del prodotto/servizio, ma all’impatto che esso ha sulla «mente» del consumatore. Risponde alle domande: Per chi sono io ? (Segmenti obiettivo) Chi sono io ? (Valore aziendale – USP) Perché comprare me ? (Competenze distintive) E non la concorrenza ? (Vantaggio competitivo) VALORE PERCEPITO
PRODUCT
PLACE
PROMOTION
PROCESS
PEOPLE
PRODUCTIVITY
PHYSICAL ENVIRONMENT
PRICE
7. La strategia si occupa di determinare come l’impresa dovrà impiegare le risorse all’interno del proprio ambiente di riferimento per ottenere un profitto.
Primo Livello
La direzione strategica deve selezionare «dove» competere, cioè i settori in cui operare e definire l’allocazione di adeguate risorse.
Secondo Livello L’impresa deve valutare la propria dotazione di risorse e decidere «come» competere, cioè su quali competenze puntare per la conquista del vantaggio competitivo.
Il posizionamento non è dovuto alle caratteristiche intrinseche del prodotto/servizio, ma all’impatto che esso ha sulla «mente» del consumatore. Risponde alle domande: Per chi sono io ? (Segmenti obiettivo) Chi sono io ? (Valore aziendale – USP) Perché comprare me ? (Competenze distintive) E non la concorrenza ? (Vantaggio competitivo)
Segmentazione
Marketing Tariffario
Revenue Management
Distribuzione
studio delle necessità
creo la domanda potenziale
plasmo la mia offerta
distribuisco la mia offerta
C
l
i
e
n
t
e
H o t e l
Sales Management
creo la domanda fisica
8. La strategia si occupa di determinare come l’impresa dovrà impiegare le risorse all’interno del proprio ambiente di riferimento per ottenere un profitto.
Primo Livello
La direzione strategica deve selezionare «dove» competere, cioè i settori in cui operare e definire l’allocazione di adeguate risorse.
Secondo Livello L’impresa deve valutare la propria dotazione di risorse e decidere «come» competere, cioè su quali competenze puntare per la conquista del vantaggio competitivo.
Il posizionamento non è dovuto alle caratteristiche intrinseche del prodotto/servizio, ma all’impatto che esso ha sulla «mente» del consumatore. Risponde alle domande: Per chi sono io ? (Segmenti obiettivo) Chi sono io ? (Valore aziendale – USP) Perché comprare me ? (Competenze distintive) E non la concorrenza ? (Vantaggio competitivo)
Cliente A
Cliente B
Età: 65
Residente UK
Sposato
2 figli
Vive in un castello
Ricco e famoso
9. La strategia si occupa di determinare come l’impresa dovrà impiegare le risorse all’interno del proprio ambiente di riferimento per ottenere un profitto.
Primo Livello La direzione strategica deve selezionare «dove» competere, cioè i settori in cui operare e definire l’allocazione di adeguate risorse.
Secondo Livello L’impresa deve valutare la propria dotazione di risorse e decidere «come» competere, cioè su quali competenze puntare per la conquista del vantaggio competitivo.
Il posizionamento non è dovuto alle caratteristiche intrinseche del prodotto/servizio, ma all’impatto che esso ha sulla «mente» del consumatore. Risponde alle domande:
Per chi sono io ? (Segmenti obiettivo)
Chi sono io ? (Valore aziendale – USP)
Perché comprare me ? (Competenze distintive)
E non la concorrenza ? (Vantaggio competitivo)
Livello minimo
Costi di prodotto:
Costi Variabili
Livello massimo
Al di sotto di questo livello il reddito è nullo
Percezione del valore da parte del cliente
Al di sopra di questo livello la domanda è nulla
Livello intermedio
Costi di prodotto:
Costi Fissi
Area di Discrezionalità o Posizionamento
marketing
10.
11. prezzo
domanda
150 €
125 €
100 €
75 €
almeno 20 camere
non più di 25 camere
non più di 40 camere
non più di 15 camere
12. Possiamo considerare il fatturato di un albergo come il risultato delle decisioni prese quotidianamente
… e allora la qualità della decisione diventa strategica !!
13. Una decisione anticipata di accettazione o di rifiuto che produca profitto
-decisioni strutturali
-decisioni sui prezzi
-decisioni sulla capacità
14. Luxury Boutique Hotel 4 stelle Città Storica sud Italia Clientela Leisure (individuali + piccoli gruppi) Struttura in Dimora Storica del XVI sec. Apertura 2009
-Adr 2013 € 104,50
-IMO 2013 31%
-RevPAR 2013 € 32,50 Piano camere: classic – j. suite - suite
15. Sottoutilizzo dell’inventario Pricing statico, scollegato dalle dinamiche della domanda e non rispondente alle necessità/potenzialità della clientela Segmentazione assente Elevata dipendenza mercato online (70%)
16. Livello Marketing
-Segmenti:
Coppie con figli grandi
Coppie di mezza età
Disponibilità medio/alta USP soggiornare in una dimora di grande charme come si faceva ad inizio secolo scorso
18. Livello Tariffario COERENZA TARIFFARIA
Apertura Tariffaria prodotto x 2,3 segmento x 1,3 stagione x 2,7
Distribuzione Tariffaria cuore di gamma
Incentivazione Tariffaria upselling
Classic
160,00
Superior
216,00
J. Suite
260,00
J. Suite Terrazzo
330,00
Suite
350,00
Suite Superior
370,00
20. Classe di Camera
Servizi Aggiuntivi
Condizioni di Acquisto
Condizioni di Cancellazione
Condizioni di Durata
21. Larghezza Tariffaria
Bar
Full
Release0
Canc.P.24h
MLoS3
-8%
Release0
Canc.P.72h
Pr.Mod.
-10%
Release7
Not Canc. Mod.5d
Pr.N.R.
-18%
Release12
Not Canc. Not Mod.
VEDIAMO QUALE PROCEDIMENTO LOGICO DEVE PORTARE AD IMPLEMENTARE UN APPROCCIO AL REVENUE MANAGEMENT
CLICK E LEGGI TUTTE LE FASI
QUINDI COME VEDIAMO IL PROCESSO LOGICO CHE PORTA AL REVENUE MANAGEMENT PASSA ATRAVERSO DELLE FASI. E L’ALBERGATORE DEVE TRAGHETTARE LA SUA STRUTTURA ATTRAVERSO QUESTE FASI CERCANDO DI NON SALTARNE NESSUNA PER NON RISCHIARE DI ARRIVARE ALL’ULTIMA TAPPA SENZA SAPERE BENE COME FARE
DISCRIMINAZIONE: DISCRIMINARE TRA CLIENTI: VALUTARE LORO PECURIALITA’, NECESSITA’, COMPORTAMENTI DI ACQUISTO E PROPENSIONE ALLA SPESA AL FINE DI ADOTTARE STRUMENTI EFFICACI DI VENDITA. PASSAGGIO FONDAMENTALE SENZA IL QUALE NON SAREBBE POSSIBILE INDIVIDUARE MODALITA’ DI PRENOTAZIONE E ACQUISTO DIVERSIFICATE.
TUTTO QUESTE FASI SONO INTERCONNESSE TRA DI LORO E UNA PREPARA IL TERRENO ALL’ALTRA IN UNA SUCCESSIONE ESTREMAMENTE LOGICA, DIREI SENZA UN FILO DI GRASSO. CHECCHE SE NE DICA LA STRATEGIA, IL POSIZIONAMENTO , IL MARKETING SONO ATTIVITÀ DI ESTREMA LOGICA DI ATTUAZIONE DOVE LA FANTASIA SECONDO ME È BANDITA.
IN QUESTO PROCESSO LOGICO QUINDI NON PUOI FARE DEL REVENUE MANAGEMENT SE PRIMA NON HAI STRUTTURATO UNA TUA OFFERTA TARIFFARIA CHE VADA INCONTRO ALLE ESIGENZE DELLA TUA CLIENTELA. CLIENTELA CHE HAI IDENTIFICATO ATTRAVERSO LA SEGMENTAZIONE E COSÌ VIA.
QUINDI RESTANDO NEI PARAGGI DEL REVENUE MANAGEMENT LA PRIMA COSA DA FARE È QUELLA DI UNA BUONA SEGMENTAZIONE DEL NOSTRO MERCATO