Chorus life cascinabianzana informativaconsiglieribergamo20190405verzeri
Notredameparisrenovation20190424verzeri
1. Alfredo Verzeri architetto info@alfredoverzeri.it tel. +39035516437
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Alla C.A. Curia della Cattedrale di Notre Dame de Paris
via mail: gdelaboulaye@fondationavenirpatrimoineparis.fr tel. 0178919116
All’Ill.mo Sig Presidente della Repubblica Francese
Presso Palais de l'Élysée,
55 rue du Faubourg-Saint-Honoré
75008 Paris, France
Tramite formulario on line https://www.elysee.fr/ecrire-au-president-de-la-republique/
Alla Cortese Attenzione della Commission diocésaine Art sacré
26 rue du Général-Foy 75008 Paris 0155060103
via mail: cdas@diocese-paris.net
délégué de l'Archevêque M. le Chan. Jean-Jacques LAUNAY
OGGETTO: IL MANTO, LA FLÈCE, LA VOLTA DI NOTRE DAME DE PARIS PER IL SEGNO E LO
SVILUPPO DELLA RINNOVATA COPERTURA E SOMMITÀ GOTICA.
Egr. Responsabili attività di cura e tutela Cattedrale di Notre Dame de Paris, in riferimento
alla notizia su www.notredamedeparis.fr “Faites un don pour la rénovation de Notre-
Dame de Paris” mi permetto (scusandomi per la non corretta traduzione in lingua
francese) come semplice atto di solidarietà, alle conseguenze dell’incendio del tetto del
15/04/2019, allegare alcuni spunti di riflessione compositiva sul progetto di rinnovo della
copertura.
Mi limito a succinti accenni ed elaborazioni sul tema, giacché auspico che col contributo
aperto e diffuso possiate, con la comunità dei fedeli, meditare e ponderare, oltre che sulle
necessità funzionali ed opportunità architettoniche nuove, quanto nel solco della sua
storia, i contenuti che l’opera dell’uomo esprime nella costruzione degli edifici di culto.
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Nostra Signora, Madre della Chiesa e corredentrice si integra nel simbolo della Croce che
definisce la guglia, con quadrati ruotati di 45° come la geometria delle crociere che
compongono l’architettura di colonnati e volte interne.
Il suo manto protettivo e configurativo (iconografia originariamente introdotta per primo
“nella effige La Vierge au Manteau impressa sui primi sigilli dei Cistercensi”), dei drappeggi
e delle braccia aperte ed accoglienti, sviluppa nella linea della sommità del complesso
monumentale il seguire coerentemente le linee rampanti che tendono verso l’alto, per un
senso, e scaricano le forze a terra, per altro senso; aspetti ed elementi, connubio di sintesi
materiale e spirituale, sia statico-naturalistica che simbolico-trascendentale, come è
sempre stato applicato in particolare nell’architettura delle cattedrali gotiche di Francia.
È un segno iconografico che riguarda tutta la vicenda e quindi la raffigurazione mariana
dell’Europa, di cui la cattedrale parigina ne rappresenta l’emblema, e che conferisce nel
segno della Turris Eburnea le coperture protettive che dispiega quale edificazione
cultuale.
Il segno di un edificio dipende anche dalla sua contestualità territoriale, e la copertura di
Notre Dame è elemento che può esprimere l’estensione simbolica, come il manto che
protegge l’intera comunità della città.
La devozione a Nostra Signora come quella della medaglia miracolosa è diffusa dalla
Francia all’Europa, ed anche i connotati culturali e storici passano da oggetti che
assumono un senso altro, che nel piccolo come nel grande possono anche esprimersi in
una riedita copertura, non meno elemento simbolico come tutti gli elementi della
costruzione della cattedrale storica che ha composto nei secoli, di cui si è fatta portatrice
e che può ancora, pur nella sventura, ampliare.
Notare che spesso i tetti sono tecnicamente definiti come manto di copertura.
La guglia e le lame di luce ed illuminazione delle partiture di falda (all’interno della
copertura possono prevedersi spazi agibili e fruibili) riferiscono anche delle ferite che il
corpo e l’anima subiscono per la fede, e che l’accoglienza dell’Annuncio alla Vergine ha
portato con sé per la sua compartecipazione corredentiva, quindi esempio di dono
redentivo offerto come grazia a tutti i fedeli e persone di buona volontà.
Dai semplici sacrifici, alle sopportazioni di fatiche e dolori, ai martirii che mai mancano e
che le apparizioni in terra di Francia della Madre Misericordiosa hanno annunciato per la
nostra epoca, come non mai nella storia, da Lourdes in poi, dove i manti delle protagoniste
esprimono un connubio di regalità con umiltà, fra la veste della Madonna e di Santa
Bernardette.
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Lo sviluppo dell’elaborazione affronta la relazione interno-esterno, la cupola- flèce che
connette con il passaggio di luce la sua presenza simbolica, e di calibrato illuminamento
naturale alla sequela dei criteri delle vetrate decorate gotiche, prendendo atto della
fattualità storica, che in termini di restauro su un organismo che continua la sua
evoluzione con i contributi delle varie epoche, per quella che ora è una cosiddetta
mancanza.
In termini di reversibilità si propone di considerare, in alternativa alla sua ricostruzione
“com’era dov’era” o con metodo di anastilosi (non conoscendo al momento le condizioni
delle sue possibilità di recupero delle pietre originarie), l’integrazione di questo elemento
con una cupola che connette le due parti architettoniche, ovvero lo spazio interno e il suo
involucro esterno definito dalla copertura, la quale ha una sua presenza e valenza
architettonica che nel pur terribile accadimento distruttivo pone il tema della sua
relazione col cielo, sia in senso fisico che trascendentale, parte del tema precipuo
dell’architettura del gotico francese nel suo sviluppo in altezza proprio in direzione della
dimensione trascendentale.
Utilizzando i linguaggi materici e iconografici che la vicenda architettonica di Notre Dame
con i suoi adattamenti e integrazioni hanno costituito nel campo del restauro un esempio
di ricerca e quindi punto di riferimento del restauro, fra conservazione ed innovazione.
Pertanto con questo intento di analisi e ricerca, anche di metodo, che rende il caso Notre
Dame un esempio applicativo di interesse europeo e mondiale, si propone di considerare
come la compresenza degli elementi puri di genere lapideo si relazionino con quello
metallico e quello ligneo, tre elementi che definiscono sia il comportamento statico
costruttivo, sia spaziale compositivo, sia espressivo dialogico.
Ovverosia sono presenti quindi i temi della roccia e della pietra della solidità, della sintesi
di forza e di incisione del metallo fra attrezzo ed armatura, della naturalità lignea e
carpenteria, che dalla classicità si è trasformata in elemento lapideo, come anche le
nervature della plasticità del gotico.
In termini cultuali e teologici si riferiscono al tempio e alla Pietra d’angolo, ai chiodi della
crocifissione (l’evento è avvenuto alla Settima Santa), alla lancia nel costato, come alle
spade degli Arcangeli difensor fidei, al legno della croce come all’arca della salvezza.
Gli elementi architettonici sono quindi la crociera riprodotta anche per conservare il
medesimo comportamento statico con costoloni in metallo che ne simboleggiano il segno
della Croce con al centro una ripresa dell’oculo, ma che potrebbe essere rielaborato in
forma della corona di spine, che caratterizza il tesoro più prezioso di Notre Dame, e quindi
a una storia viva che si rinnova; la trama della cupola, che può essere sia per necessità
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statiche non di solo rifacimento più sicuro della flèce, divenire un elemento che migliora
e integra, rinforzandolo con la massima leggerezza, quella aggiunta sommitale al sistema
statico dell’insieme; le partiture lignee dell’interno della cupola che possono
reinterpretare le iconografie o le sculture della bibbia pauperum ad annuncio ed
esplicazione dei racconti biblici e quindi della trasmissione culturale che la civiltà cristiana
ha interpretato.
Si può considerare che mosaici o elementi in composizione tridimensionale siano costituiti
da tutti i legni di Francia.
L’elemento di luce fisico e metafisico è definito dalla coronatura del terzo ordine della
nuova flèce che è una stilizzazione di quattro croci che si abbracciano, e che dal basso
costituiscono il segno cruciforme.
Altro tema da affrontare sarebbe quello della possibile apertura visiva alla base della
cupola sia per visite (cosa da considerarsi anche per gli spazi fra intradosso delle volte e il
manto di copertura) sia per funzioni cultuali, come le aperture dei matronei o la presenza
di postazione per diffusione musicale e di cantoria dall’alto onde fruire della cassa
armonica interna.
L’elemento di luce fisico e metafisico è definito dalla coronatura del terzo ordine della
nuova flèce che è una stilizzazione di quattro croci che si abbracciano, e che dal basso
costituiscono il segno cruciforme.
Altro tema da affrontare sarebbe quello della possibile apertura visiva alla base della
cupola sia per visite (cosa da considerarsi anche per gli spazi fra intradosso delle volte e il
manto di copertura) sia per funzioni cultuali, come le aperture dei matronei o la presenza
di postazione per diffusione musicale e di cantoria dall’alto, onde fruire della cassa
armonica interna.
Confermare la carpenteria lignea di copertura, opportunamente ignifugata e con manto
di copertura adatta all’uso interno ed a eventuale integrazione per captazione energetica,
ne costituisce una dimensione di lignum crucis che si rende percepibile dal sottotetto (le
croci sono elemento esteriore ma anche interiore), ma che è costitutivamente coerente
nella sua sostanzialità espressiva e costitutiva di un insieme di “in-croci” a cui tutto il corpo
mistico è chiamato a partecipare.
Il dannoso avvenimento che pone la questione del come rifare la copertura offre quindi
motivi di riedizione di questa parte del corpo edificato, che anche all’interno, oggi, può
assumere un ruolo nel sistema costruttivo, funzionale e di senso.
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Lo spazio sotto copertura potrebbe prestarsi anche come luogo espositivo e percorso di
uso museale, o contemplativo, ecc., comunque un potenziale coerente con la sua
accessibilità oggi possibile mantenendo e sviluppando le antiche tecniche telaistiche delle
partiture lignee, ad esempio come raccolta delle strutture del gotico di Francia, proprio
per rendere servizio alla loro manutenzione e conservazione oltre che di promozione
diffondendone, con modelli ed altro, le loro caratteristiche costruttive, culturali e cultuali.
Sarebbe l’esposizione di un’epoca e di un importante contributo storico che le cattedrali
gotiche hanno offerto ed offrono.
La volta può essere sviluppata sia in modo aperto e connesso colla navata, oppure limitato
al sottotetto, sempre facilmente reversibile ed attrezzabile, il tema potrebbe essere
quello della trama, che in modo stilizzato come proposto in prima bozza dell’intreccio
della Sacra Corona di Spine, si sviluppa verso l’alto interpolandosi con la struttura lignea
della copertura e quindi della riedita flèce, riproposta da Viollet Le Duc con l’intento di
rendere una reinterpretazione dell’architettura gotica, che quindi ancora oggi si pone e
che si vuole reinterpretare nella continuità del gotico.
Sia detto che la Corona di Spine è parte di una serie di un insieme di reliquie e
testimonianze materiche, e sarebbe, secondo i rilievi sindonici, una sorta di cesto o casco
che copriva tutto il capo infliggendo ferite anche nella parte superiore, di cui la reliquia
parigina è la parte più significativa, quindi parte anche di quella continua ricerca scientifica
oltre che di fede.
Come nel gotico, epoca medievale in grado di esprime più livelli culturali e simbolici nella
medesima opera e nella sua relazione con il contesto, la stilizzazione della croce e della
corona di spine si dispiega nella delineazione del triangolo trinitario che sussume il
fondamento religioso della rivelazione, quanto la chiesa, mediatrice e viatico, si pone
come elemento di rapporto e relazione colla trascendenza che si fa concreta espressione
nella materia, nelle pagine di pietra, legno e ferro che nel solco degli antichi costruttori,
con rispettoso genio di rinnovamento, apponga una rinnovata pagina al “ libro di pietra,
così solido e duraturo” come Victor Hugo ci ha insegnato e indicato al mondo del restauro
proprio da Notre Dame de Paris.
In tal senso anche “il libro di legno” che gli ebanisti medievali di Notre Dame composero
per i bassorilievi del coro e poi nel 1700 gli stalli intagliati della vita della Vergine Maria,
può essere integrato con una nuova pagina d’arte sacra nella partitura della volta, la cui
fonte di luce nel segno della Luce che sorge riconosciuta nel Vangelo di Matteo 4,16 in
Cristo, epifania profetica dell’antico Testamento in Isaia 8,23-6,1, ove di seguito si
manifesta come solo un bambino nato per noi sarà il Principe della Pace in grado di
6. Alfredo Verzeri architetto info@alfredoverzeri.it tel. +39035516437
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ricostruire, consolidare e rafforzare i mattoni caduti e rimediare al fuoco con il diritto e la
giustizia, ammonendo a non incedere in orgoglio e arroganza.
Grazie dell'attenzione
Ranica, lì 18/04/2019
Aggiornamento 24/04/2019
Alfredo Verzeri architetto
Via Santi 7 Fratelli Martiri n. 30
24020 Ranica (BG) IT Tel. +39035516437
Segnalo la visione della presente, ed eventuali aggiornamenti, alla raccolta di cui al link:
https://www.slideshare.net/AlfredoVerzeri1/
Sitografia:
http://www.arteefede.com/articoli/articolo.php?file=MADONNA%20DELLA%20MISERIC
ORDIA.htm
http://www.latheotokos.it/modules.php?name=News&file=article&sid=1584
https://combonianum.org/2018/05/07/la-madonna-nellarte-7/
https://concristopietrevive.forumfree.it/?t=54960531
Allegati:
- immagini riferimenti costruttivi e compositivi
- estratti iconografici
- bozza proposte di copertura e rinnovamento sommitale
>>> Traduction incorrecte, excusez-moi.
LE MANTEAU, LA FLECE, LA DÔME DE NOTRE DAME DE PARIS POUR LE SIGNE ET LE
DÉVELOPPEMENT DU SOMMET RENOUVELÉ DE LA COUVERTURE GOTHIQUE.
Illustre Responsable des activités de soins et de protection de la cathédrale Notre Dame
de Paris, en référence aux Nouvelles sur www.notredamedeparis.fr “Faites un don pour
la rénovation de Notre-Dame de Paris” Je me permet (s'excuser pour la traduction
7. Alfredo Verzeri architetto info@alfredoverzeri.it tel. +39035516437
notredameparisrenovation20190424verzeri.docx 2019-04-24 7
incorrecte en français) comme un simple acte de solidarité aux conséquences de
l'incendie du toit du del15/04/2019 joindre quelques idées de réflexion compositionnelle
sur le projet de renouvellement de la couverture. Je me limite à de brèves références et
développements sur le theme. puisque j'espère qu'avec la contribution ouverte et
généralisée, vous pouvez, avec la communauté des fidèles, méditer et méditer, ainsi que
des besoins fonctionnels et nouvelles opportunités architecturales, comme à la suite de
son histoire, le contenu que les ouvres de l'homme exprime dans la construction d'édifices
dr culte. Notre Dame, Mère de l'Église et corédemptrice s'intègre dans le symbole de la
croix qui définit la flèche con quadrati ruotati di 45 degrés omme la géométrie des
croisières qui composent l’architecture des colonnades et des voûtes intérieures.
Son manteau protecteur et configurative (iconographie a été introduite la première fois
‘’à l’effigie de La Vierge au Manteau imprimé sur les premiers scellés des cisterciens’’) des
tentures et des bras ouverts et accueillants, se développe dans la ligne supérieure du
complexe monumental la suivre systématiquement les lignes rampantes qui tendent vers
le haut pour un sens et larguer les forces sur le terrain pour un autre sens; aspects et
éléments, union de synthèse matérielle et spirituelle, à la fois statique-naturaliste et
symbolique-transcendantal comme cela a toujours été appliqué en particulier dans
l'architecture des cathédrales gothiques de la France.
C'est un signe iconographique qui concerne toute l'histoire et donc la représentation de
Marie de l'Europe, dont la cathédrale parisienne représente son emblème, et qui donne
le signe du Turris Eburnea les couvertures de protection qui se déroulent comme un
bâtiment culte.
Le signe d’un bâtiment dépend aussi de sa contextualité territoriale, et la couverture de
Notre Dame c'est un élément qui peut exprimer l'extension symbolique comme le
manteau qui protège toute la communauté de la ville.
Dévotion à la nôtre Dame comme celle de la médaille miraculeuse il se propage de la
France vers l'Europe, et aussi les connotations culturelles et historiques ils passent à côté
d'objets qu'ils prennent un sens supplémentaire à la fois petit et grand, ils peuvent aussi
s'exprimer dans une couverture rééditée, pas moins un élément symbolique comme tous
les éléments de la construction de la cathédrale historique qu'il a composé au fil des
siècles dont elle est devenue la porteuse et qui peut encore, même dans le malheur,
étendre.
Notez que, techniquement, les toits sont souvent qualifiés manteau de couverture.
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La flèche et les lames de lumière et l’illumination des couches (dans la couverture peut
être fourni pour les espaces utilisables et utilisables) ils se réfèrent également aux
blessures que le corps et l'âme subissent par la foi, et que l'accueil de l'Annonciation à la
Vierge apportée avec elle pour sa co-participation corédemptrice, donc un exemple de
cadeau rédempteur offert comme une grâce à tous les fidèles et les personnes de bonne
volonté.
Donner des sacrifices simples, aux souffrances du labeur et de la douleur, aux martyrs qui
ne manquent jamais et que les apparitions sur la terre de France de la Mère
Miséricordieuse ont annoncé pour notre âge, comme jamais auparavant dans l'histoire, à
partir de Lourdes, où les manteaux des protagonistes exprimer une union de la royauté
avec humilité, entre les vêtements de la Vierge et celle de Sainte Bernardette.
Le développement de l’élaboration concerne la relation interne/externe, le dôme-flece
qui se connecte avec la lumière qui passe, sa présence symbolique et son éclairage naturel
calibré selon les critères des fenêtres à décor gothique, prendre note de la factualité
historique, qu'en termes de restauration sur un organisme qui continue son évolution
avec des contributions de différentes périodes, pour ce qui est maintenant un prétendu
manque.
En termes de réversibilité, il est proposé de considérer, comme alternative à sa
reconstruction “comment il était où il était” ou avec la méthode de l'anastylose (ne
connaissant pas pour le moment les conditions de sa possibilité de récupérer les pierres
d'origine), l'intégration de cet élément avec un dôme qui relie les deux parties
architecturales, à savoir l'espace interne et son enveloppe externe définis par la
couverture, qui a sa propre présence et valeur architecturale que dans le terrible
événement destructeur soulève le thème de sa relation avec le ciel, à la fois dans un sens
physique et transcendantal, partie du thème primaire de l'architecture du gothique
français dans son développement en hauteur précisément dans la direction de la
dimension transcendantale.
En utilisant les langages matériels et iconographiques que l’histoire architecturale de
Notre-Dame, avec ses adaptations et ses intégrations, a formés dans le domaine de la
restauration un exemple de recherche et donc un point de référence pour la restauration
entre conservation et innovation.
Donc avec cette intention d'analyse et de recherche, aussi de méthode, ce qui fait de
l'affaire Notre Dame un exemple d'application d'intérêt européen et Mondial, il est
proposé d'examiner comment la coexistence des éléments purs du genre de pierre est
liée aux éléments métallique et en bois, trois éléments qui définissent à la fois un
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comportement constructif statique, à la fois spatial compositionnel et expressif
dialogique.
En d’autres termes, les thèmes du rock et de la pierre de la solidité sont présents, de la
synthèse de force et de l'incision du métal entre outil et armure, de bois naturel et de
menuiserie, que du classicisme a été transformé en un élément de pierre, ainsi que les
côtes de la plasticité du gothique.
En termes de culture et de théologie, ils se réfèrent au temple et à la Pierre angulaire, aux
clous de la crucifixion (l'événement a eu lieu à la septième sainte), à la lance dans le côté,
quant aux épées du défenseur fidei des Archanges, au bois de la croix comme à l'arche du
salut.
Les éléments architecturaux sont donc la croisière reproduite également pour préserver
le même comportement statique avec des nervures métalliques qui symbolise le signe de
la croix avec une renaissance de l'oculus au centre, mais cela pourrait être retravaillé sous
la forme de la couronne d'épines,qui caractérise le trésor le plus précieux de Notre Dame,
et donc à une histoire vivante qui se renouvelle;la texture du dôme, qui peut être à la fois
pour des besoins statiques et pas seulement pour une reconstruction plus sûre de la
flèche, devenir un élément qui améliore et intègre, le renforçant avec la plus grande
légèreté, cet ajout au système statique de l'ensemble; les partitions de bois à l'intérieur
du dôme qui peut réinterpréter les iconographies ou sculptures de la bible pauperum à
l'annonce et à l'explication des récits bibliques et donc de la transmission culturelle
interprétée par la civilisation chrétienne.
On peut considérer que les mosaïques ou les éléments de composition tridimensionnelle
sont constitués de tous les bois de France.
L'élément de lumière physique et métaphysique est défini par le couronnement du
troisième ordre de la nouvelle flèce qui est une stylisation de quatre croix embrassant, et
celle du bas constitue le signe cruciforme.
Un autre sujet à traiter serait l’ouverture visuelle possible à la base du dôme à la fois pour
les visites (quelque chose à considérer aussi pour les espaces entre l'intrados des voûtes
et le manteau de couverture du toit) ainsi que pour les fonctions cultuelles, comme les
ouvertures des matroneum ou la présence d'une emplacement pour la diffusion musicale
et chorale d'en haut, pour profiter de la caisse de résonance interne.
Confirmer la charpente du toit en bois, de manière appropriée au feu et avec une
couverture adaptée à un usage interne et une intégration possible pour la consommation
d'énergie, il constitue une dimension du lignum crucis qui devient perceptible du grenier
(les croix sont un élément externe mais aussi un élément intérieur), mais qui est
10. Alfredo Verzeri architetto info@alfredoverzeri.it tel. +39035516437
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constitutivement cohérent dans sa substantielle expressive et constitutive d'un tout des
“ensemble de croix” auquel tout le corps mystique est appelé à participer.
L'événement dommageable qui pose la question de savoir comment refaire la couverture
propose donc des raisons de rééditer cette partie du corps construit, qu'aujourd'hui
encore, à l'intérieur, il peut jouer un rôle dans le système de construction, fonctionnel et
de sens.
L’espace couvert peut également servir d’espace d’exposition et de musée ou
contemplatif, etc., cependant, un potentiel compatible avec son accessibilité est
maintenant possible en maintenant et en développant les anciennes techniques de bâtis
des partitions en bois, par exemple en tant que collection des structures du gothique de
France, juste pour rendre service pour leur entretien et leur conservation ainsi que pour
leur promotion, avec des modèles et autres, leurs caractéristiques constructives, culturel
et culte.
Ce serait l'exposition d'une époque et d'un apport historique important que les
cathédrales gothiques ont offert et offrent.
La coupole peut être développée ouvertement et connectée à la nef, ou limitée au
grenier, toujours facilement réversible et peut être équipée, le thème pourrait être celui
de le tissage, que de manière stylisée comme proposé dans la première ébauche du
intersections de la Couronne Sacrée d'Épines, se développe vers le haut en interpolant
avec la structure en bois du toit et donc de la flèce rééditée, re-proposé par Viollet Le Duc
dans l'intention de réinterpréter l'architecture gothique, qui se pose donc encore
aujourd'hui et que nous voulons réinterpréter dans la continuité du gothique.
Disons que la couronne d'épines fait partie d'une série de reliques et de témoignages
matériels, et, d'après les enquêtes sur le linceul, il s'agirait d'une sorte de corbeille ou de
casque recouvrant toute la tête et infligeant des blessures également dans la partie
supérieure, dont la relique parisienne est la partie la plus importante, donc aussi une
partie de cette recherche scientifique continue ainsi que de la foi.
Comme dans le gothique, âge médiéval capable d'exprimer plus de niveaux culturels et
symboliques dans le même travail et dans ses relations avec le context, la stylisation de la
croix et de la couronne d'épines se déploie dans la délimitation du triangle trinitaire qui
subsume le fondement religieux de la révélation, en tant commel’Église, médiateur et
viatique, constitue un élément de traitement et de relation avec la transcendance qui se
traduit concrètement en la matière,dans les pages de pierre,bois et fer que dans le sillage
des anciens constructeurs, avec un génie respectueux du renouveau, apposer une page
11. Alfredo Verzeri architetto info@alfredoverzeri.it tel. +39035516437
notredameparisrenovation20190424verzeri.docx 2019-04-24 11
renouvelée sur le "livre de pierre, si solide et durable” comme Victor Hugo nous a appris
et indiqué au monde de la restauration par Notre Dame de Paris.
En ce sens également "le livre en bois" que les ébénistes médiévaux de Notre-Dame ont
composé pour les bas-reliefs du choeur puis en 1700 les stalles sculptées de la vie de la
Vierge Marie, peut être intégré à une nouvelle page d'art sacré dans la partition de la
coupole, , dont la source de lumière dans le signe de la lumière qui se lève reconnu dans
l'Évangile de Matthieu 4,16 en Christ, l'épiphanie prophétique de l'Ancien Testament
Épiphanie prophétique de l'Ancien Testament en Isaïe 8,23-6,1, où il se manifeste comme juste un
enfant né pour nous sera le prince de la paix capable de reconstruire, consolider et
renforcer les briques tombées et remédier au feu avec la droit et la justice, vous
avertissant de ne pas marcher dans l'orgueil et l'arrogance.
Merci pour Votre attention.
Ranica, lì 18/04/2019
Mise à jour 24/04/2019
Alfredo Verzeri architetto
Via Santi 7 Fratelli Martiri n. 30
24020 Ranica (BG) IT Tel. +39035516437
Je souligne la vision du présent, et possible les mises à jour, à la collection mentionnée
dans le link:
https://www.slideshare.net/AlfredoVerzeri1/
sitographie:
http://www.arteefede.com/articoli/articolo.php?file=MADONNA%20DELLA%20MISERIC
ORDIA.htm
http://www.latheotokos.it/modules.php?name=News&file=article&sid=1584
https://combonianum.org/2018/05/07/la-madonna-nellarte-7/
https://concristopietrevive.forumfree.it/?t=54960531
Pièces jointes:
- images de références constructives et compositionnelles
- extraits iconographiques
12. Alfredo Verzeri architetto info@alfredoverzeri.it tel. +39035516437
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- projets de proposition pour la couverture et le renouvellement du sommet
Parma Duomo Cupola affreschi Correggio
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notredameparisrenovation20190424verzeri.docx 2019-04-24 13
PARMA il midle del soffitto dipinto del battistero. Tutta la scena dipinta è tredicesimi ed
affreschi e pitture del XIV secolo
Parma Duomo di Parma 001.JPG
16. Alfredo Verzeri architetto info@alfredoverzeri.it tel. +39035516437
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Volta a ogiva costolonata nella Cattedrale di Notre Dame a Parigi.
L'architettura Gotica (Parte I) : Le innovazioni
Al contrario dell'architettura Romanica, quella gotica potremmo definirla aerea e leggera e
molto agile. In tempi odierni potremmo rielaborare le costruzioni gotiche come gli antenati
dei moderni grattacieli a causa del loro elevato verticalismo.
Essa è famosa per le sue nuove tecniche innovative che sono :
La volta a ogiva costolonata, che subentra al posto della classica ''volta a crociera''. I costoloni
a vista, quindi sporgenti dal muro, costituiscono gli archi perimetrali e diagonali della
campata.
19. Alfredo Verzeri architetto info@alfredoverzeri.it tel. +39035516437
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Piero della Francesca, Madonna della Misericordia, polittico, Pinacoteca Comunale di Sansepolcro, 1460
20. Alfredo Verzeri architetto info@alfredoverzeri.it tel. +39035516437
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Andrea di Bartolo Madonna della Misericordia1471 incisione dedicata a Carlo V, Anversa 1509, Madonna con sette
simboliche spade disposte a ventaglio
21. Alfredo Verzeri architetto info@alfredoverzeri.it tel. +39035516437
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Mater Cistercensium, 1491. Dijon, Bibliothèque municipale Madonna della Misericordia, Parigi, Biblioteca Nazionale