2. Sommario
Diverse tipologie di effetti economici delle imposte:Diverse tipologie di effetti economici delle imposte:
1) effetti distorsivi sulle scelte di consumo e sull’offerta dei
fattori produttivip
2) effetti di incidenza, ovvero conseguenze distributive
dell’introduzione di un’impostap
3. Effetti distorsivi sulle scelte di consumo e
sull’offerta dei fattorisull’offerta dei fattori
L’analisi degli effetti delle imposte sulle scelte di consumo e
sull’offerta di fattori produttivi può essere ricondotta all’analisisull offerta di fattori produttivi può essere ricondotta all analisi
degli effetti di una variazione di prezzo sulla domanda/offerta
di beni
L’effetto complessivo di una variazione di prezzo determinata
d ll’i t d i di ’i t ll d d / ff t didall’introduzione di un’imposta sulla domanda/offerta di un
bene può essere scomposto in:
1 un effetto di reddito1. un effetto di reddito
2. un effetto di sostituzione
4. Effetto di reddito
1. Effetto di reddito
Modificazione della scelta dell’individuo causata dalla
variazione del reddito disponibile senza che siano
modificati i prezzi relativi dei beni oggetti di scelta
Le imposte esercitano sempre un effetto di reddito in quanto
sottraggono potere d’acquisto al contribuente trasferendolosottraggono potere d acquisto al contribuente trasferendolo
allo Stato
Ciò comporta un sacrificio per il contribuente ma non incide
sul benessere collettivo (no distorsione) perché le risorse
sottratte dal contribuente vengono trasferite allo Stato
L lt d l t ib t (di di l diLe scelte del contribuente (di consumo, di lavoro, di
risparmio, ecc.) sono sempre compiute sulla base degli stessi
prezzi relativi (prezzi dei beni salario tasso di interesseprezzi relativi (prezzi dei beni, salario, tasso di interesse,
ecc.) che si realizzano in assenza di imposta
5. Effetto di sostituzione
2. Effetto di sostituzione
Modificazione della scelta dell’individuo causata dallaModificazione della scelta dell’individuo causata dalla
variazione dei prezzi relativi dei beni oggetti di scelta
senza che sia modificato il reddito disponibilesenza che sia modificato il reddito disponibile
Le imposte esercitano spesso un effetto di sostituzione
quando causano una variazione dei prezzi relativi che
determina una sostituzione tra i diversi beni rispetto alla
situazione prima dell’imposta
L’effetto di sostituzione, diversamente da quello di reddito,
riduce il benessere collettivo in quanto in questo caso leriduce il benessere collettivo in quanto in questo caso le
risorse sottratte dal contribuente non vengono trasferite allo
Stato
6. Imposte neutrali ed eccesso di pressione
Le imposte che determinano solo un effetto di reddito,p
sono efficienti (neutrali)
Le uniche imposte con questa caratteristica sono le imposte
lump sum che non distorcono le sceltelump sum che non distorcono le scelte
! il debito di imposta non può essere modificato dalle scelte
del contribuentedel contribuente
Il perdita di utilità imputabile all’effetto di sostituzione èp p
definito eccesso di pressione:
perdita di utilità per il contribuente in eccesso rispetto a
q ella imp tabile al me o t asfe imento di iso se dalquella imputabile al mero trasferimento di risorse dal
contribuente allo Stato
7. Effetti sulle scelte di consumo
Analisi di equilibrio parziale: scelta tra due beni x, y
Senza imposta:
Max U(x, y)
s.t. x px + y py = Y !
! A punto di ottimalità nel grafico
Con imposta ad valorem sul bene x:
!x px (1+t) + y py = Y !
! B punto di ottimalità nel grafico
L’imposta modificando il prezzo di x (passaggio da A a B):
1) riduce il reddito reale del consumatore1) riduce il reddito reale del consumatore
2) aumenta il prezzo relativo di x rispetto a y
9. Effetti sulle scelte di consumo
Il passaggio da A a B può essere scomposto in due effetti
parziali (approccio di Slutzky):
1)effetto di reddito: considero un vincolo di bilancio
ll l ll t (i i di i l ti iparallelo a quello pre-tax (invarianza di prezzi relativi
rispetto a pre-tax) ma passante per il punto B (reddito
ridotto rispetto a pre-tax)p p )
! passaggio da A a C
2) effetto di sostituzione: riduzione della quantità
consumata di x determinata dalla variazione dei prezzi
relativi a parità di reddito realerelativi a parità di reddito reale
! passaggio da C a B
10. Effetti sull’offerta di lavoro
A l l ddi R (l L) lib AAnalogamente: scelta tra reddito R (lavoro L) e tempo libero A
Senza imposta:Senza imposta:
Max U(R, A)
s.t. R = (T – A) w ! R = – w A + w T( )
dove T massimo tempo disponibile
w costo-opportunità del tempo libero
! E di i li à l fi! E punto di ottimalità nel grafico
Con imposta proporzionale sul reddito da lavoro (salario):Con imposta proporzionale sul reddito da lavoro (salario):
R = (T – A) w (1-t) ! R = – w (1-t) A + w (1-t) T
Si riduce il salario netto, il consumo di tempo libero diventa, p
meno oneroso
! E* punto di ottimalità nel grafico
12. Effetti sull’offerta di lavoro
Il passaggio da E a E* può essere scomposto in due effetti
parziali (approccio di Slutzky):
1)effetto di reddito: considero un vincolo di bilancio
ll l ll t (i i di i l ti iparallelo a quello pre-tax (invarianza di prezzi relativi
rispetto a pre-tax) ma passante per il punto E* (reddito
ridotto rispetto a pre-tax) ! passaggio da E a E’p p ) p gg
Se tempo libero è un bene normale, l’effetto di reddito
determina una riduzione della domanda di tempo libero
( t d ll’ ff t di l )(aumento dell’offerta di lavoro)
2) effetto di sostituzione: aumento della domanda di
tempo libero (riduzione dell’offerta di lavoro) perché iltempo libero (riduzione dell offerta di lavoro) perché il
tempo libero diventa meno oneroso (riduzione del salario
netto) ! passaggio da E’ a E*
13. Effetti sull’offerta di lavoro
Effetto di reddito e effetto di sostituzione agiscono in
direzioni opposte
Risultato netto di un’imposta proporzionale sul reddito da
l ( id i l i )lavoro (riduzione salario):
• se ES > ER ! riduzione offerta di lavoro
• se ES < ER ! aumento offerta di lavoro• se ES < ER ! aumento offerta di lavoro
Risultato indeterminato dipendente dalla forma delle curve diRisultato indeterminato, dipendente dalla forma delle curve di
indifferenza (preferenze)
14. Curva di offerta di lavoro ripiegata
Per livelli bassi di salario netto: offerta di lavoro inclinata
positivamentep
Per livelli di salario netto più elevati: offerta di lavoro inclinata
negativamente
15. Incentivi fiscali all’offerta di lavoro
Se si vuole incentivare l’offerta di lavoro mediante
riduzioni della tassazione sul salario bisogna essereg
sicuri di trovarsi sul tratto crescente dell’offerta di lavoro dove
gli effetti distorsivi dell’imposta (ES) sono molto forti
Gli economisti della supply side arrivano a dire che una
riduzione dell’aliquota di imposta sul salario puòq p p
determinare un aumento del gettito attraverso un
aumento della base imponibile (reddito da lavoro)
! Curva di Laffer
16. Curva di Laffer
Al crescere dell’aliquota il gettito cresce ma fino ad un punto di
svolta oltre il quale gli effetti distorsivi sono così forti dasvolta oltre il quale gli effetti distorsivi sono così forti da
determinare una contrazione del gettito
17. Curva di Laffer
Modello fortemente astratto basato su una serie di assunzioni
forti:
1) nessun vincolo sulle scelte individuali di lavoro
2) nessuna utilità connessa al lavoro in aggiunta al salario
( tifi i l ) i t i l’ ff t di(gratificazione personale): in caso contrario l’offerta di
lavoro sarebbe relativamente rigida rispetto a variazioni di
aliquota (e quindi di salario)q ( q )
3) specificità di alcune tipologie di lavoro sensibili alle
variazioni di aliquota (lavoro femminile, lavori
l t i)supplementari)
18. Eccesso di pressione
A parità di gettito un’imposta in somma fissa (imposta
neutrale) determina una riduzione di utilità minore di
un’imposta proporzionale sui salari (imposta distorsiva)p p p ( p )
Questa maggiore perdita di utilità dell’imposta distorsiva è
una misura dell’eccesso di pressione EPuna misura dell eccesso di pressione EP
20. Eccesso di pressione
La valutazione dell’eccesso di pressione può essere condotta
in un contesto differentein un contesto differente
Problema:
dati due beni con curve di domanda caratterizzate da
differenti elasticità al prezzo proprio, quale struttura delle
aliquote (uniformi? differenziate?) minimizza l’eccesso di
pressione complessivo dato il gettito da raccogliere?
21. Eccesso di pressione
Z
li t i t ifialiquota imposta specifica
ZBp0 surplus del consumatore prima dell’imposta
ZAp1 surplus del consumatore dopo l’impostap1 p p p
P1AEp0 gettito dell’imposta
ABE eccesso di pressione EP
22. Eccesso di pressione
Si può dimostrare che:
dove:
elasticità della domanda
aliquota di imposta ad valorem
23. Eccesso di pressione
Due indicazioni di policy:
1) l’eccesso di pressione cresce con il quadrato dell’aliquota
d’impostad imposta
! per minimizzare EP, dati i requisiti di gettito, bisogna
tassare molti beni con aliquote bassetassare molti beni con aliquote basse
25. Eccesso di pressione
Due indicazioni di policy:
2) l’eccesso di pressione cresce con l’elasticità della domanda
! per minimizzare EP dati i requisiti di gettito bisogna! per minimizzare EP, dati i requisiti di gettito, bisogna
tassare maggiormente i beni a domanda rigida
(regola di Ramsey)( go a d a y)
Ma i beni a domanda rigida sono solitamente anche quelliMa i beni a domanda rigida sono solitamente anche quelli
di prima necessità ! trade-off efficienza-equità
27. Incidenza dell’imposta
La teoria dell’incidenza dell’imposta analizza i meccanismi
attraverso i quali si passa dalla ripartizione formale a
ll ff i d ll’ d ll’iquella effettiva dell’onere dell’imposta
Chi ff tti t t il i fi l di ’i t ?Chi effettivamente sopporta il carico fiscale di un’imposta?
28. Incidenza dell’imposta
Percussione: fase in cui lo Stato definisce il soggetto
passivo in senso giuridico dell’imposta (soggetto percosso)passivo in senso giuridico dell imposta (soggetto percosso)
Incidenza: fase in cui si individua il contribuente cheIncidenza: fase in cui si individua il contribuente che
sopporta di fatto l’onere dell’imposta (soggetto inciso)
Traslazione: comportamenti economici (modificazioni delle
proprie decisioni di domanda, di offerta, di fissazione dei
prezzi) attraverso cui il soggetto percosso trasferisce l’onereprezzi) attraverso cui il soggetto percosso trasferisce l onere
effettivo dell’imposta al soggetto inciso
Traslazione
• in avanti/all’indietro
• completa/parziale
29. Inciso che sta a monte delInciso che sta a monte del
processo produttivo
Traslazione
all’indietro
Percosso
all indietro
Traslazione in
avanti
Inciso che sta a valle del
d tti
avanti
processo produttivo
30. La traslazione di un’accisa: un semplice esempioLa traslazione di un accisa: un semplice esempio
Prezzo prima dell’imposta = 1000
Imposta sul produttore = 100
P l d 1100 P l d 1000Prezzo lordo = 1100 Prezzo lordo = 1000
Completa traslazione in
avanti (l’inciso è il
consumatore)
Non c’è traslazione
(l’inciso è il produttore)
i iconsumatore)
percosso ! inciso
percosso = inciso
31. La traslazione di un’accisa: un semplice esempiop p
Prezzo prima dell’imposta = 1000
Imposta sul consumatore = 100
Prezzo lordo = 1100 Prezzo lordo = 1000Prezzo lordo = 1100 Prezzo lordo = 1000
Completa traslazione
all’indietro (l’inciso è
il produttore)
Non c’è traslazione
(l’inciso è il
consumatore) il produttore)
percosso ! inciso
consumatore)
percosso = inciso
32. Traslazione completa o parzialeTraslazione completa o parziale
Prezzo prima dell’imposta = 1000
Imposta sul produttore = 100
Prezzo lordo = 1100 Prezzo lordo = 1070
Traslazione parziale inTraslazione completa Traslazione parziale in
avanti
Traslazione completa
in avanti
33. Incidenza dell’imposta
Qui soltanto analisi di equilibrio parzialeQui soltanto analisi di equilibrio parziale
In particolare: incidenza delle imposte quando coinvolgonoIn particolare: incidenza delle imposte quando coinvolgono
imprese in:
1) concorrenza perfetta1) concorrenza perfetta
2) monopolio
34. Incidenza in concorrenza perfetta
Impresa operante in un mercato in concorrenza perfetta
Accisa sul bene prodotto x con aliquota tAccisa sul bene prodotto x con aliquota t
Risultati:Risultati:
1. l’incidenza dell’imposta non dipende dal lato del
mercato (impresa o consumatore) su cui èmercato (impresa o consumatore) su cui è
formalmente gravata
2 l’incidenza dell’imposta dipende dalle elasticità della2. l incidenza dell imposta dipende dalle elasticità della
domanda e dell’offerta nel mercato
35. Incidenza in concorrenza perfetta
D i ibiliDue casi possibili:
a) L’accisa è formalmente gravata sull’impresaa) L accisa è formalmente gravata sull impresa
! spostamento verso l’alto della curva di offerta di una
distanza verticale t (offerta = prezzo minimo a cui l’impresa
è disposta ad offrire x in concorrenza perfetta p C ):è disposta ad offrire x, in concorrenza perfetta p=Cma):
da S a S’
Prezzo in corrispondenza del punto di equilibrio misuratop p q
sull’asse delle ordinate: prezzo pagato dai consumatori
b) L’accisa è formalmente gravata sul consumatoreb) L accisa è formalmente gravata sul consumatore
! spostamento verso il basso della curva di domanda di una
distanza verticale t (domanda = prezzo massimo a cui il
è d h d )consumatore è disposto a richiedere x)
da D a D’
Prezzo in corrispondenza del punto di equilibrio misuratoPrezzo in corrispondenza del punto di equilibrio misurato
sull’asse delle ordinate: prezzo ricevuto dall’impresa
36. Incidenza in concorrenza perfetta
Per il risultato finale è irrilevante su chi sia formalmente gravata
Imposta formalmente sul produttore Imposta formalmente sul consumatore
Per il risultato finale è irrilevante su chi sia formalmente gravata
l’imposta (produttore o consumatore):
pd p0 imposta effettivamente gravata sul consumatore
p p imposta effettivamente gravata sul produttorep0 ps imposta effettivamente gravata sul produttore
! identica traslazione parziale
37. Incidenza in concorrenza perfetta
L’incidenza dell’imposta dipende invece dalle elasticità dellaL incidenza dell imposta dipende invece dalle elasticità della
domanda e dell’offerta nel mercato
i l id i ’i f lIn particolare: se consideriamo un’imposta gravata formalmente
sull’impresa (spostamento in alto dell’offerta) sono possibili 4
diversi casi estremi:
1) curva di domanda perfettamente rigida (quadrante in alto
a sinistra)
! il prezzo pagato dai consumatori aumenta di t! il prezzo pagato dai consumatori aumenta di t
! traslazione totale, l’imposta grava interamente sul
consumatore
2) curva di offerta perfettamente elastica (quadrante in alto
a destra)
! il prezzo pagato dai consumatori aumenta di t! il prezzo pagato dai consumatori aumenta di t
! traslazione totale, l’imposta grava interamente sul
consumatore
38. Incidenza in concorrenza perfetta
3) curva di offerta perfettamente rigida (quadrante in basso
a destra)
! il prezzo pagato dai consumatori costante
! nessuna traslazione l’imposta resta gravata interamente! nessuna traslazione, l imposta resta gravata interamente
sull’impresa
4) curva di domanda perfettamente elastica (quadrante in
b i i t )basso a sinistra)
! il prezzo pagato dai consumatori costante
! nessuna traslazione l’imposta resta gravata interamente! nessuna traslazione, l imposta resta gravata interamente
sull’impresa
Quindi, indipendentemente dalla percussione, l’incidenza
del’imposta si scarica sul lato del mercato (domanda o offerta)
caratterizzato da maggiore rigiditàgg g
40. Incidenza in monopolio
I t i t i liImpresa operante in un mercato in monopolio
Imposta proporzionale sui profitti gravante formalmente
sull’impresa
Profitti prima dell’imposta:
! = R(q)-C(q)
P fi i d l’iProfitti dopo l’imposta:
!* = (1-t) (R(q)-C(q))
FOC rispetto a q per la max dei profitti:
prima dell’imposta:
R’(q) - C’(q)=0 ! R’(q) = C’(q)(q) (q) (q) (q)
dopo l’imposta
(1-t) (R’(q) - C’(q))=0 ! R’(q) = C’(q)
Anche se i profitti al netto dell’imposta si sono ridotti, la quantità
q* che massimizza i profitti è la stessa che monopolista
sceglieva prima dell’impostasceglieva prima dell imposta
! il prezzo non cambia, il monopolista non ha nessuna
possibilità di traslazione sul consumatore
42. Incidenza in monopolio
T tt i l’ bi tti d l li t è l d iTuttavia se l’obiettivo del monopolista non è la max dei
profitti ! possibilità di traslazione del’imposta sul consumatore
(Baumol)( )
Nelle grandi imprese, dove separazione tra management e
proprietà il management vuole max la dimensioneproprietà, il management vuole max la dimensione
dell’impresa (remunerazione, prestigio) mentre gli azionisti
possono solo imporre un vincolo minimo di profitti (netti)
L’impresa rivede la produzione per cercare di recuperare almeno
una parte dell’imposta sui profitti attraverso un aumento deiuna parte dell imposta sui profitti attraverso un aumento dei
prezzi
! traslazione in avanti sui consumatori
43. Effetti sull’offerta di lavoro
Prima dell’imposta: produzione q1 e vincolo di profitto !" (A)Prima dell imposta: produzione q1 e vincolo di profitto !" (A)
Dopo l’imposta: se produzione invariata
! profitti !# inferiori al vincolo ( B )
Per soddisfare il vincolo: riduzione della produzione ( C ) ep ( )
conseguentemente aumento del prezzo per il consumatore
! traslazione parziale