Rassegna stampa Massimo Caputi Marzo-Aprile 2014 I
* Grandi Stazioni, fondata da Massimo Caputi, verso
l’asta per le dismissioni. Grandi Stazioni accelera verso l'asta dismissioni. Valore attorno ai 400 milioni. Il gruppo (controllato da Fs) avvia la scelta dell'advisor: in vendita le attività retail e commerciali assieme a quelle pubblicitarie.
*Caputi lancia il Fondo PAI con Prelios SGR. Prelios lancia fondo Pai. Quote per Enpam e
Inarcassa. Si è chiusa quasi a tempo di record la procedura per il decollo di Fico (Fabbrica Italiana Contadina), conosciuto all'estero come WorldEataly, una delle capitali mondiali del cibo a Bologna, nell'area resa disponibile dal Caab (centro agroalimentare Bologna).
* La Prelios di Caputi da il via a Fondo per FICO, Eataly World di Farinetti a Bologna. Il primo passo del progetto Fico (Fabbrica Italiana Contadina) Eataly World, un parco tematico internazionale sull'alimentare che sorgerà a Bologna è stato fatto. Prelios Sgr ha avviato il Fondo Parchi Agroalimentari Italiani riservato ad investitori qualificati, promosso dal Centro agroalimentare del capoluogo emiliano.
2. GRANDI STAZIONI, FONDATA DA MASSIMO CAPUTI, VERSO
L’ASTA PER LE DISMISSIONI
Il Sole 24 Ore - Carlo Festa - 21/03/2014 pg. 33
Grandi Stazioni accelera verso l'asta
Dismissioni. Valore attorno ai 400 milioni
IL PROCESSO Il gruppo (controllato da Fs) avvia la scelta
dell'advisor: in vendita le attività retail e commerciali assieme
a quelle pubblicitarie
Accelerazione nel processo di vendita del gruppo Grandi Stazioni,
la società controllata al 60 per cento da Ferrovie dello Stato e
al 40 per cento da Eurostazioni, di cui fanno parte Edizione Srl
(Gruppo Benetton), Vianini Lavori (gruppo Caltagirone), Pirelli &
C. (gruppo Pirelli) e Sncf Partecipations (Société Nationale des
Chemins de Fer).
Nelle settimane passate Fs, gruppo guidato da Mauro Moretti, che è
anche presidente di Grandi Stazioni, assieme agli azionisti
privati avrebbero deciso di avviare il processo con la scelta del
consulente finanziario: il focus sarebbe caduto su una lista di
una ventina di banche d'affari, tra le quali starebbe avvenendo il
beauty contest per scegliere l'advisor a cui conferire l'incarico
per la vendita. La cessione rientra nel piano di privatizzazioni
deciso dal governo.
Il valore che circola per il gruppo guidato da Fabio Battaggia si
aggirerebbe attorno ai 400 milioni di euro. Nel 2012 il gruppo ha
chiuso con un fatturato di 200 milioni, in calo di 17 milioni sul
2011 e un utile netto di 21 milioni di euro (dagli 11 milioni
dell'anno precedente). Le aree che hanno maggiormente contribuito
al risultato sono state quelle delle locazioni e dei servizi ai
clienti. Sempre nello scorso anno sono stati investiti 45 milioni
di euro, di cui 13 milioni in lavori di riqualificazioni delle
stazioni. L'indebitamento è stato di 198 milioni di euro, con un
rapporto debiti finanziari-mezzi propri di 1,2.
La società che verrà ceduta (al 100%) avrà in pancia le attività
commerciali e retail del gruppo con le relative licenze ma anche
lo sviluppo commerciale degli spazi pubblicitari presenti nel
network. Interessati all'acquisizione, secondo i rumors,
potrebbero essere fondi infrastrutturali.
Fin dalla sua costituzione nel 2000 l'azienda, grazie a un piano
di investimenti da 800 miliardi delle vecchie lire, ha avuto come
obiettivo quello di riqualificare, valorizzare e gestire le
tredici principali stazioni ferroviarie italiane: cioè Milano
Centrale, Torino Porta Nuova, Genova Brignole e Genova Piazza
Principe, Venezia Mestre e Venezia S. Lucia, Verona Porta Nuova,
3. Bologna Centrale, Firenze Sm Novella, Roma Termini, Roma
Tiburtina, Napoli Centrale, Bari Centrale e Palermo Centrale. Un
network attraversato ogni anno da 600 milioni di persone e con 1,5
milioni di metri quadrati di beni immobiliari.
Attualmente la società è impegnata, in quanto aggiudicataria della
relativa gara, a qualificare la stazione di Roma Tiburtina e sta
anche realizzando un mega-parcheggio per la Stazione Termini.
60%
La quota in mano allo Stato
Grandi Stazioni è controllata al 60 per cento da Ferrovie dello
Stato e al 40 per cento da Eurostazioni, di cui fanno parte
Edizione Srl (Gruppo Benetton), Vianini Lavori (gruppo
Caltagirone), Pirelli & C. (gruppo Pirelli) e Sncf Partecipations
(Société Nationale des Chemins de Fer).
400 milioni
Il valore indicativo
Sono le stime che circolano sul valore della società guidata da
Fabio Battaggia
200 milioni
Il fatturato 2012
È in calo di 17 milioni rispetto all'anno precedente: l'utile
netto invece è salito da 11 a 21 milioni.
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Caputi lancia il Fondo PAI con Prelios SGR
MF 03/04/2014 pg. 12 ed. Nazionale
Prelios lancia fondo Pai. Quote per Enpam e
Inarcassa
Si è chiusa quasi a tempo di record la procedura per il decollo di
Fico (Fabbrica Italiana Contadina), conosciuto all'estero come
WorldEataly, una delle capitali mondiali del cibo a Bologna,
nell'area resa disponibile dal Caab (centro agroalimentare
Bologna). L'obiettivo è realizzare l'intervento entro novembre
2015 in concomitanza con la chiusura di Expo, per creare un ponte
ideale per gli oltre 6 milioni di turisti attesi ogni anno.
WorldEataly è il pezzo più pregiato del Fondo Pai che ha ricevuto
molte richieste di sottoscrizione. I quotisti già noti sono Caab,
Coop Adriatica, Fondazione Enpaia, Intesa Sanpaolo, Carimonte e
Confartigianato Assimprese Imola, cui però si sono aggiunte altre
offerte. Tra queste, a sottoscrizione già chiusa, il Caab avrebbe
ceduto una parte delle proprie quote all'Enpam e a Inarcassa, che
4. risulterebbero ora tra i nuovi azionisti. Il Fondo Pai-Parchi
Agroalimentari Italiani ha un valore iniziale di circa 100
milioni, composti per circa 55 milioni dal valore a mercato
dell'area conferita direttamente dal Caab a fronte dell'emissione
di quote del fondo e per la parte restante (oltre 40 milioni)
dall'apporto di equity da parte di primari investitori
istituzionali. Il fondo sarà gestito da Prelios Sgr
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La Prelios di Caputi da il via a Fondo per FICO,
Eataly World di Farinetti a Bologna
Il Sole 24 Ore 03/04/2014 pg. 33
Prelios, al via fondo per Fico
Start up. La dotazione iniziale è di 100 milioni ma può salire
fino a 400 milioni
MILANO
Il primo passo del progetto Fico (Fabbrica Italiana Contadina)
Eataly World, un parco tematico internazionale sull'alimentare che
sorgerà a Bologna è stato fatto. Prelios Sgr ha avviato il Fondo
Parchi Agroalimentari Italiani riservato ad investitori
qualificati, promosso dal Centro agroalimentare del capoluogo
emiliano. Il fondo ha un valore iniziale di circa 100 milioni di
euro, composti per circa 55 milioni di euro dal valore a mercato
dell'area conferita direttamente dal Caab a fronte dell'emissione
di quote del fondo, e per i restanti oltre 40 milioni di euro
dall'apporto di equity da parte di primari investitori
istituzionali.La durata del Fondo è di 40 anni. Il parco Fico
Eataly World, la cui apertura è prevista entro la fine del 2015,
come un ponte con l'EXPO di Milano, sorgerà sull'area di 80mila
metri quadrati relativa al mercato ortofrutticolo Comunale (di cui
è previsto lo spostamento in area attigua) e comprenderà aree
specifiche del settore agroalimentare ed enogastronomico, divise
tra coltivazione, produzione, ristorazione, studio, ricerca,
didattica e commercializzazione. A regime sono previsti circa 6
milioni di visitatori all'anno, con un impatto anche sull'indotto
locale. L'iniziativa ha raccolto l'interesse di investitori
asiatici che nelle scorse settimane hanno incontrato il management
per progetti futuri.