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TECNOLOGIE UTILI PER
L'INSEGNAMENTO
Luca Boccaccio
IIS “Frisi” MILANO
1
Brevi considerazioni
Ingredienti, ricette e cuochi
Le risorse
tecnologiche sono
solo una parte degli
INGREDIENTI.
Noi insegnanti siamo
gli CHEF che devono
scegliere gli
ingredienti giusti e dar
vita alle RICETTE.
2
In pratica
Possiamo inventare le ricette o
prenderle da un ricettario. Ma
dobbiamo saperle preparare.
Conoscere ciascun singolo
ingrediente, sapere come
reagisce alla cottura e come
interagisce con gli altri
ingredienti.
3
Molte esigenze differenti
Le varie età richiedono
ricette specifiche, ma gli
ingredienti possono essere i
medesimi.
4
Vecchie e nuove risorse
5
Ingredienti: hardware, software
e… creatività
Computer e periferiche
Mobile: Smartphone, phablet, tablet
LIM e proiettori
Reti (cablate, wi-fi)
Audio-video
ALTRO …
6
Riconoscere il buon hardware
7
Riconoscere il buon software
8
Software installato
Elaborazione
testi
Fogli di calcolo
Presentazioni
Gestione
immagini e
filmati
Gestione audio
Editor musicali
Mappe (concettuali,
mentali)
9
Software online
Il Web 2.0
Il pacchetto Google
Posta
gruppi
siti
DRIVE
Elaborazione testi
Presentazioni
Fogli di calcolo
Moduli (sondaggi, ecc)
Disegni
Mappe
Earth
Maps
Motori di
ricerca e loro
usi evoluti
social
Dropbox
OneDrive
altre piattaforme
10
Social network/media
(fanno parte dei servizi online)
11
Conoscere per scegliere
ECDL o livello equiparabile
Scegliere l’hardware adeguato
Scegliere il software o il servizio adeguati
Rispettare i diritti
12
Licenze Creative Commons
Le licenze Creative Commons offrono sei
diverse articolazioni dei diritti d'autore per
artisti, giornalisti, docenti, istituzioni e, in
genere, creatori che desiderino condividere in
maniera ampia le proprie opere secondo il
modello "alcuni diritti riservati".
Le combinazioni di scelte generano le sei
licenze CC, disponibili anche in versione
italiana.
13
Le varie licenze CC
14
Alcune domande
È utile che gli stessi studenti siano posti nella
condizione di “chiedere” qualcosa?
Le tecnologie sono un possibile fattore
indebolente, che potrebbe imprigionare gli
utenti in percorsi troppo frammentati in cui
non si chiedono reali prestazioni
parlate/scritte.
È bene o male che lo studente non giunga
frettolosamente e in modo “forzato” , a una
“teorizzazione”?
Alcune opportunità
Le tecnologie possono avere un proprio ruolo se
inserite in un percorso “sensato” (di senso) in cui gli
studenti diventano attori anziché semplici
osservatori passivi. Integrazione con la Formazione
a Distanza.
Le tecnologie possono essere utili anche come
tracciamento (in senso lato) delle attività. Esse
possono risvegliare, ma anche frazionare la classe
se gestite “bruscamente”.
Le tecnologie in classe non sono utili di per se
stesse ma devono essere gestite.
La sintesi di un incontro fra docenti
Alcune considerazioni
ulteriori
Temi
riassumibili
come segue
(anche attraverso
celebri citazioni):
Primi nella scuola, ultimi nella vita?
“Tutto ciò che non so,
l’ho imparato a scuola”
(Leo Longanesi)
La scuola deve essere realmente utile a
migliorare le life skills, il cui difetto è da
taluni (p. es. Abravanel) imputato a una
scuola anacronisticamente legata alla
passività culturale, all’impossibilità di
garantire disciplina senza motivazione,
al “vizio” tutto italiano di considerare il
sapere “umanistico” scisso dal metodo
e dall’atteggiamento propri delle
scienze.
Motivare gli studenti
“Education is not the
filling of a bucket,
but the lighting of a
fire.”
W.B. Yeats
Valido per tutti, ciò si attua
in modi peculiari nello
studente adulto. Questa
peculiarità è una differenza
capitale fra i corsi per adulti
e quelli per bambini e
adolescenti.
Rivolgersi a italiani e stranieri
“Costruire il testo con
periodi brevi (…) attenersi,
preferibilmente, alla
lunghezza normale media
di due righi, nobilitando il
dettato con i lucidi e
auspicati gioielli dei
periodi di un rigo, mezzo
rigo.”
C. E. Gadda
Parlare chiaro: gli Indici di leggibilità
(Gulpease, Flesch e altri)
http://www.eulogos.net/ActionPagina_
1019.do
L'indice di Flesch (uno
storico, importante indice, fra
i vari utilizzabili,
originariamente creato per
l'inglese) è stato introdotto in
Italia da Roberto Vacca, negli
anni settanta (indice di
Flesch -Vacca). Un altro
indice significativo, creato
recentemente per la lingua
italiana, è
l'indice GULPEASE.
Uso delle scale di leggibilità:
(non solo indice di Flesch, ormai)
http://digilander.libero.it/RobertoRicci/variabilialeatorie/esperimenti/leggibilita.htm
“La formula di leggibilità di Flesch durante i
decenni, e specialmente dopo il 1970, è
diventata un punto di riferimento nella
grande maggioranza degli Stati degli USA
per definire un codice di stile in cui, pena
gravi sanzioni, debbono attenersi le
compagnie assicurative nella redazione dei
contratti e l’amministrazione pubbliche nei
testi rivolti al pubblico. Essa, resa nota in
Italia da Roberto Vacca negli anni Settanta,
divenne un punto di riferimento centrale di
discussioni critiche, di riadattamenti e di
estese applicazioni.”
Tullio De Mauro
Non discipline, ma problemi
“Non ci sono
discipline; né rami
del sapere o,
piuttosto, di
indagine; ci sono
soltanto problemi e
l’esigenza di
risolverli.”
Karl Popper
La “Bottega” rinascimentale
Nella “bottega” il confine fra
le cosiddette discipline e i
problemi reali era superato
dall’interazione collettiva e
dall’imitazione del maestro.
Ancora oggi quel modello di
“praticantato collettivo” è un
riferimento per co-costruire
conoscenze e competenze
mediante un approccio
esperienziale di tipo
“operativo-motorio-sociale”.
(cfr. F. Antinucci)
Oggi si nota una ripresa di interesse per
tale modello arricchito anche da un uso
formativo (di qualità ) di strumenti
informatici, consolidati e alla portata di
(quasi…) tutti.
Alcune fonti
● Francesco Antinucci, “La scuola si è rotta”, Laterza, Bari, 2001
● Carlo Emilio Gadda, "Norme per la redazione di un testo
radiofonico", in: Liliana Orlando - Clelia Martignani - Dante Isella (a
cura di), Opere di Carlo Emilio Gadda, III, Saggi, giornali, favole e
altri scritti, Milano, Garzanti, 1991, pp. 1081-1091, corsivi nel testo.
● Carl Popper; prefazione al “Poscritto alla logica della scoperta
scientifica”, del 1956
● Tullio De Mauro, Capire le parole, Laterza, Bari, 1999, p. 17
Fonti del testo in nota
BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA Abravanel, Roger: Meritocrazia; Garzanti, 2008
Buscaglia, Leo: Vivere, amare, capirsi; Mondadori, 1996 De Mauro, Tullio: Capire
le parole; Laterza, 1999 Freud, Sigmund: Contributi a una discussione sul suicidio,
in Opere. 6. Casi clinici (1909‐1912); Bollati Boringhieri, 1989 Galimberti, Umberto:
L’ospite inquietante. Il nichilismo e i giovani; Feltrinelli, 2007 Goleman, Daniel:
Intelligenza emotiva; BUR Biblioteca Univ. Rizzoli, 1999 (traduzione dall’inglese)
Martello, Maria: Oltre il conflitto ‐ Dalla mediazione alla relazione costruttiva;
The McGraw‐ Hill Companies, 2002 McCourt, Frank: Ehi Prof!; Adelphi, 2006
(traduzione dall’inglese) Pennac, Daniel: Diario di scuola; Feltrinelli, 2008 (trad. dal
francese) Popper, Carl: Poscritto alla logica della scoperta scientifica; Il Saggiatore
Economici, 1994 Sasso, Loredana; Lotti, Antonella: Problem‐Based Learning per le
professioni sanitarie (con DVD); The McGraw‐Hill Companies, 2006 Trentin,
Guglielmo: Dalla formazione a distanza all’apprendimento in rete; Franco Angeli,
2001 Siti internet: Leggibilità: http://www.pacchiarotti.biz/leggibilita.html
http://it.wikipedia.org/wiki/Indice_Gulpease Eulogos – (Indice Gulpease)
http://www.eulogos.net/ActionPagina_1021.do Content Management Systems
http://it.wikipedia.org/wiki/Content_management_system
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Tecnologie per l'insegnamento

  • 1. TECNOLOGIE UTILI PER L'INSEGNAMENTO Luca Boccaccio IIS “Frisi” MILANO 1 Brevi considerazioni
  • 2. Ingredienti, ricette e cuochi Le risorse tecnologiche sono solo una parte degli INGREDIENTI. Noi insegnanti siamo gli CHEF che devono scegliere gli ingredienti giusti e dar vita alle RICETTE. 2
  • 3. In pratica Possiamo inventare le ricette o prenderle da un ricettario. Ma dobbiamo saperle preparare. Conoscere ciascun singolo ingrediente, sapere come reagisce alla cottura e come interagisce con gli altri ingredienti. 3
  • 4. Molte esigenze differenti Le varie età richiedono ricette specifiche, ma gli ingredienti possono essere i medesimi. 4
  • 5. Vecchie e nuove risorse 5
  • 6. Ingredienti: hardware, software e… creatività Computer e periferiche Mobile: Smartphone, phablet, tablet LIM e proiettori Reti (cablate, wi-fi) Audio-video ALTRO … 6
  • 7. Riconoscere il buon hardware 7
  • 8. Riconoscere il buon software 8
  • 9. Software installato Elaborazione testi Fogli di calcolo Presentazioni Gestione immagini e filmati Gestione audio Editor musicali Mappe (concettuali, mentali) 9
  • 10. Software online Il Web 2.0 Il pacchetto Google Posta gruppi siti DRIVE Elaborazione testi Presentazioni Fogli di calcolo Moduli (sondaggi, ecc) Disegni Mappe Earth Maps Motori di ricerca e loro usi evoluti social Dropbox OneDrive altre piattaforme 10
  • 11. Social network/media (fanno parte dei servizi online) 11
  • 12. Conoscere per scegliere ECDL o livello equiparabile Scegliere l’hardware adeguato Scegliere il software o il servizio adeguati Rispettare i diritti 12
  • 13. Licenze Creative Commons Le licenze Creative Commons offrono sei diverse articolazioni dei diritti d'autore per artisti, giornalisti, docenti, istituzioni e, in genere, creatori che desiderino condividere in maniera ampia le proprie opere secondo il modello "alcuni diritti riservati". Le combinazioni di scelte generano le sei licenze CC, disponibili anche in versione italiana. 13
  • 15. Alcune domande È utile che gli stessi studenti siano posti nella condizione di “chiedere” qualcosa? Le tecnologie sono un possibile fattore indebolente, che potrebbe imprigionare gli utenti in percorsi troppo frammentati in cui non si chiedono reali prestazioni parlate/scritte. È bene o male che lo studente non giunga frettolosamente e in modo “forzato” , a una “teorizzazione”?
  • 16. Alcune opportunità Le tecnologie possono avere un proprio ruolo se inserite in un percorso “sensato” (di senso) in cui gli studenti diventano attori anziché semplici osservatori passivi. Integrazione con la Formazione a Distanza. Le tecnologie possono essere utili anche come tracciamento (in senso lato) delle attività. Esse possono risvegliare, ma anche frazionare la classe se gestite “bruscamente”. Le tecnologie in classe non sono utili di per se stesse ma devono essere gestite.
  • 17. La sintesi di un incontro fra docenti
  • 19. Primi nella scuola, ultimi nella vita? “Tutto ciò che non so, l’ho imparato a scuola” (Leo Longanesi) La scuola deve essere realmente utile a migliorare le life skills, il cui difetto è da taluni (p. es. Abravanel) imputato a una scuola anacronisticamente legata alla passività culturale, all’impossibilità di garantire disciplina senza motivazione, al “vizio” tutto italiano di considerare il sapere “umanistico” scisso dal metodo e dall’atteggiamento propri delle scienze.
  • 20. Motivare gli studenti “Education is not the filling of a bucket, but the lighting of a fire.” W.B. Yeats Valido per tutti, ciò si attua in modi peculiari nello studente adulto. Questa peculiarità è una differenza capitale fra i corsi per adulti e quelli per bambini e adolescenti.
  • 21. Rivolgersi a italiani e stranieri “Costruire il testo con periodi brevi (…) attenersi, preferibilmente, alla lunghezza normale media di due righi, nobilitando il dettato con i lucidi e auspicati gioielli dei periodi di un rigo, mezzo rigo.” C. E. Gadda
  • 22. Parlare chiaro: gli Indici di leggibilità (Gulpease, Flesch e altri) http://www.eulogos.net/ActionPagina_ 1019.do L'indice di Flesch (uno storico, importante indice, fra i vari utilizzabili, originariamente creato per l'inglese) è stato introdotto in Italia da Roberto Vacca, negli anni settanta (indice di Flesch -Vacca). Un altro indice significativo, creato recentemente per la lingua italiana, è l'indice GULPEASE.
  • 23. Uso delle scale di leggibilità: (non solo indice di Flesch, ormai) http://digilander.libero.it/RobertoRicci/variabilialeatorie/esperimenti/leggibilita.htm “La formula di leggibilità di Flesch durante i decenni, e specialmente dopo il 1970, è diventata un punto di riferimento nella grande maggioranza degli Stati degli USA per definire un codice di stile in cui, pena gravi sanzioni, debbono attenersi le compagnie assicurative nella redazione dei contratti e l’amministrazione pubbliche nei testi rivolti al pubblico. Essa, resa nota in Italia da Roberto Vacca negli anni Settanta, divenne un punto di riferimento centrale di discussioni critiche, di riadattamenti e di estese applicazioni.” Tullio De Mauro
  • 24. Non discipline, ma problemi “Non ci sono discipline; né rami del sapere o, piuttosto, di indagine; ci sono soltanto problemi e l’esigenza di risolverli.” Karl Popper
  • 25. La “Bottega” rinascimentale Nella “bottega” il confine fra le cosiddette discipline e i problemi reali era superato dall’interazione collettiva e dall’imitazione del maestro. Ancora oggi quel modello di “praticantato collettivo” è un riferimento per co-costruire conoscenze e competenze mediante un approccio esperienziale di tipo “operativo-motorio-sociale”. (cfr. F. Antinucci) Oggi si nota una ripresa di interesse per tale modello arricchito anche da un uso formativo (di qualità ) di strumenti informatici, consolidati e alla portata di (quasi…) tutti.
  • 26. Alcune fonti ● Francesco Antinucci, “La scuola si è rotta”, Laterza, Bari, 2001 ● Carlo Emilio Gadda, "Norme per la redazione di un testo radiofonico", in: Liliana Orlando - Clelia Martignani - Dante Isella (a cura di), Opere di Carlo Emilio Gadda, III, Saggi, giornali, favole e altri scritti, Milano, Garzanti, 1991, pp. 1081-1091, corsivi nel testo. ● Carl Popper; prefazione al “Poscritto alla logica della scoperta scientifica”, del 1956 ● Tullio De Mauro, Capire le parole, Laterza, Bari, 1999, p. 17
  • 27. Fonti del testo in nota BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA Abravanel, Roger: Meritocrazia; Garzanti, 2008 Buscaglia, Leo: Vivere, amare, capirsi; Mondadori, 1996 De Mauro, Tullio: Capire le parole; Laterza, 1999 Freud, Sigmund: Contributi a una discussione sul suicidio, in Opere. 6. Casi clinici (1909‐1912); Bollati Boringhieri, 1989 Galimberti, Umberto: L’ospite inquietante. Il nichilismo e i giovani; Feltrinelli, 2007 Goleman, Daniel: Intelligenza emotiva; BUR Biblioteca Univ. Rizzoli, 1999 (traduzione dall’inglese) Martello, Maria: Oltre il conflitto ‐ Dalla mediazione alla relazione costruttiva; The McGraw‐ Hill Companies, 2002 McCourt, Frank: Ehi Prof!; Adelphi, 2006 (traduzione dall’inglese) Pennac, Daniel: Diario di scuola; Feltrinelli, 2008 (trad. dal francese) Popper, Carl: Poscritto alla logica della scoperta scientifica; Il Saggiatore Economici, 1994 Sasso, Loredana; Lotti, Antonella: Problem‐Based Learning per le professioni sanitarie (con DVD); The McGraw‐Hill Companies, 2006 Trentin, Guglielmo: Dalla formazione a distanza all’apprendimento in rete; Franco Angeli, 2001 Siti internet: Leggibilità: http://www.pacchiarotti.biz/leggibilita.html http://it.wikipedia.org/wiki/Indice_Gulpease Eulogos – (Indice Gulpease) http://www.eulogos.net/ActionPagina_1021.do Content Management Systems http://it.wikipedia.org/wiki/Content_management_system 27