1. Tesina
di
Approfondimento
sul
PLM
Politecnico
di
Milano
–
Laurea
Magistrale
in
Ingegneria
Gestionale
Corso
di
Product
Lifecycle
Management
Prof.
Sergio
Terzi
Gruppo
11
Damiani
Matteo
765744
Di
Pasquale
Goffredo
764868
2. [TESINA
DI
APPROFONDIMENTO
SUL
PLM]
a.a.
2010-‐2011
Prefazione:
Partendo
da
un’intervista
a
Flavio
Fusi
–
Marketing
and
Business
Developer
di
Dessault
Systemes
–
abbiamo
approfondito
le
tematiche
secondo
noi
di
maggiore
interesse
che
sono
emerse
da
un
colloquio
tenutosi
in
Dicembre
2010.
I
temi
trattati
partono
dal
concetto
generale
di
PLM
secondo
l’intervistato
e
di
quello
che
lui
ritiene
possano
essere
le
peculiarità
e
i
futuri
sviluppi.
Il
filo
logico
dell’elaborato
seguirà
la
struttura
del
questionario
che
abbiamo
proposto
all’intervistato
durante
l’incontro.
Per
questo
motivo
i
capitoli
di
questa
tesina
corrispondono
alle
domande
concernenti
l’intervista.
Ogni
capitolo
dunque
presenta
la
risposta
dell’intervistato
corredata
da
alcuni
approfondimenti
che
secondo
noi
meritavano
maggior
attenzione.
Il
colloquio
ci
ha
permesso
di
sperimentare
dal
vivo,
sebbene
in
maniera
ridotta,
una
realtà
aziendale
di
un’impresa
leader
nello
sviluppo
di
software
dedicati
alla
gestione
del
ciclo
di
vita
del
prodotto.
Abbiamo
così
avuto
modo
di
parlare
con
una
diretto
interessato
dei
temi
che
sono
stati
affrontati
durante
il
nostro
corso
di
laurea.
1
3. [TESINA
DI
APPROFONDIMENTO
SUL
PLM]
a.a.
2010-‐2011
Indice:
1-‐ Che
cos’è
il
PLM
secondo
la
sua
esperienza?
1.1-‐ Chiarezza
sul
concetto
di
PLM
2-‐ Quali
sono
le
industry
di
maggiore
interesse?
2.1-‐ PLM
per
l’Aerospace
2.2-‐ PLM
per
il
Navale
2.3-‐ PLM
per
l’Industrial
Machinery
3-‐ Quali
sono
e
cosa
si
aspetta
dalle
nuove
frontiere
del
PLM?
3.1-‐ PLM
2.0
3.2-‐ CAD
3D
&
Cloud
Computing:
un’utopia?
3.3-‐ Siemens
and
Microsoft:
Il
PLM
in
ambiente
cloud
3.4-‐ Modellatori
CAD
3D
su
i-‐pad
e
tablet
4-‐ Quanto
influisce
l’inerzia
al
cambiamento
in
un
progetto
PLM?
4.1-‐ La
figura
dell’Innovation
Manager
4.2-‐ Come
cambiano
le
realtà
aziendali
e
le
figure
professionali
5-‐ I
benefici
del
PLM
sono
chiari,
il
problema
è
monitorarli,
quali
indicatori
di
prestazione
(KPI)
utilizzate,
avete
un
cruscotto
standard?
6-‐ In
cosa
consiste
esattamente
la
piattaforma
integrata
V6
di
Dassault
Systemes?
7-‐ Bibliografia
2
4. [TESINA
DI
APPROFONDIMENTO
SUL
PLM]
a.a.
2010-‐2011
1-‐Che
cos’è
il
PLM
secondo
la
sua
esperienza?
“Vi
do
alcuni
riferimenti:
il
PLM
nasce
dall’ambiente
ingegneristico,
il
fratello
maggiore
del
PLM
è
il
CAD
che
inizia
intorno
agli
anni
‘70
in
maniera
bidimensionale
poi
passa
al
3D
poi
al
3D
inteso
come
assembly
grazie
al
digital
mock
up.
Quindi
se
anche
teoricamente
il
PLM
può
essere
associato
a
qualsiasi
industria,
è
presente
maggiormente
in
aziende
manifatturiere,
il
cui
principale
interlocutore
è
il
Direttore
Tecnico.
Il
PLM
va
bene
per
tutte
le
industry,
ma
nella
realtà
dei
fatti
ha
sempre
avuto
e
avrà
sempre
un
back
ground
ingegneristico.
Il
PLM
è
un
insieme
di
processi
dal
BOF
all’EOL,
però
avendo
una
genesi
progettistica
i
programmi
sono
più
maturi
nella
parte
di
BOF,
perché
il
CAD
esiste
da
20-‐30
anni.
Col
passare
del
tempo,
parlare
di
PLM
è
diventato
parlare
di
una
cosa
molto
ampia:
fino
a
qualche
mese
fa
ero
in
IBM
che
nel
1998
ha
coniato
il
termine
PLM;
quando
un
termine
nuovo
arriva
sul
mercato
e
le
aziende
capiscono
che
è
un
acronimo
che
può
diventare
di
successo
tutti
cercano
di
appropriarsene,
quindi
è
stato
“appioppato”
a
molte
altre
cose
che
non
lo
riguardano
direttamente.
Quando
si
assiste
a
una
presentazione
PLM
si
vedono
software
per
la
gestione
documentale(sostanzialmente
PDM),
che
sì
centrano,
ma
non
sono
certo
il
fulcro
del
concetto
di
Product
Lifecycle
Management.
Ormai
PLM
interessa
qualsiasi
azienda
che
ha
un
prodotto
da
portare
su
un
mercato”.
3
5. [TESINA
DI
APPROFONDIMENTO
SUL
PLM]
a.a.
2010-‐2011
1.1- Chiarezza
sul
concetto
di
PLM
Si
parla
di
PLM
da
tanto
tempo,
ma
un
po’
di
chiarezza
s’impone.
Le
presentazioni
e
i
documenti
che
si
possono
trovare
in
rete
sono
pieni
di
definizioni
date
da
illustri
atenei
o
analisti
di
mercato,
che
hanno
però
il
problema,
in
quanto
definizioni,
di
essere
molto
“stringate”
e
talvolta
criptiche.
Insomma,
se
non
si
passa
del
tempo
cercando
di
interpretare
parola
per
parola,
non
si
capisce
un
granché.
Ad
alimentare
i
dubbi
si
aggiunge
il
fatto
che,
molti
fornitori
di
soluzioni,
danno
al
PLM
una
definizione
che
in
realtà
mira
più
a
descrivere
la
propria
soluzione
sotto
forma
di
concetto
generale,
che
a
fare
realmente
chiarezza,
con
il
risultato
di
aumentare
la
confusione
nel
mercato.
Innanzitutto
occorre
precisare
che
il
Product
Lifecycle
Management
è
un
insieme
di
tecnologia
e
atteggiamento
aziendale.
Solo
la
corretta
analisi
e
il
commitment
dell’azienda
ad
agire
su
entrambi
questi
livelli,
infatti,
può
garantire
il
successo
di
un
progetto
PLM.
La
definizione
di
PLM
che
teniamo
come
riferimento
è
la
seguente:
“Il
PLM
è
un
approccio
integrato
di
business
che,
con
l’ausilio
delle
tecnologie
informatiche,
realizza
una
gestione
integrata,
cooperativa
e
collaborativa
delle
informazioni
del
prodotto,
lungo
le
diverse
fasi
del
suo
4
6. [TESINA
DI
APPROFONDIMENTO
SUL
PLM]
a.a.
2010-‐2011
ciclo
di
vita
ciclo
di
vita.
Il
PLM
può
essere
idealmente
visto
come
un
sistema
Il
PLM
può
essere
idealmente
visto
come
un
sistema
di
gestione
delle
informazioni,
che
integra
i
“core
processes”
aziendali
e
connette,
integra
e
controlla
i
processi
di
business
relativi
ai
prodotti
da
realizzare
e
alle
informazioni
strettamente
legate
ai
prodotti
stessi”.
(S.Terzi,
Politecnico
di
Milano,
2011)
Il
risultato
dell’implementazione
di
un
sistema
PLM
è
un
ambiente
dove
processi
informatici
e
persone
sono
in
grado
di
coordinare
tutti
gli
aspetti
della
vita
“virtuale”
di
un
prodotto,
dalle
fasi
di
analisi,
stesura
dei
requisiti
e
dell’ideazione
attraverso
la
produzione
e
la
distribuzione
fino
all’eventuale
manutenzione
post-‐vendita.
La
differenza
fondamentale
tra
il
PLM
e
il
PDM
è
che
il
primo
indirizza
le
fasi
del
ciclo
di
vita
di
un
prodotto
ben
oltre
il
classico
passaggio
dalla
progettazione
alla
produzione
–
gestisce
i
dati
concettuali
relativi
al
prodotto
durante
le
fasi
di
produzione,
lancio
del
prodotto,
distribuzione,
controllo
qualità,
manutenzione
e
fornitura
pezzi
di
ricambio,
ritiro.
Viene
talvolta
chiamato
“la
spina
dorsale
digitale”,
“il
serbatoio
della
conoscenza”
del
ciclo
di
vita
di
un
prodotto
perché
permette
a
tutti
i
partecipanti
di
collaborare
in
tempo
reale
e
mette
in
condizione
l’azienda
estesa
di
condividere/sfruttare
il
proprio
capitale
intellettuale
eterogeneo.“
5
7. [TESINA
DI
APPROFONDIMENTO
SUL
PLM]
a.a.
2010-‐2011
2- Quali
sono
le
Industry
di
maggiore
interesse?
“Il
PLM
non
serve
a
un
ufficio
di
poche
persone,
quanto
più
un
organizzazione
diventa
grande
e
complessa
tanto
più
c’è
spazio
per
il
PLM.
La
Dassault
System
nasce
come
costola
di
Dassault
Aviation,
per
sperimentare
i
cad
bidimensionali
in
sostituzione
ai
tecnigrafi
con
cui
si
rappresentavano
le
sezioni
a
grandezza
reale.
Dassault
system
si
accorse
che
il
2D
era
troppo
limitativo
e
hanno
pensato
di
sperimentare
un
software
3D.
Così
dall’aeronautico
si
è
passati
all’automotive
e
al
navale
per
analogie
di
progettazione.
Le
organizzazioni
in
questi
settori
sono
talmente
grandi
che
riesci
a
misurare
veramente
le
prestazioni
dei
software.
Le
Industrial
Machinery
(PMI),
aziende
molto
innovative
che
fanno
prodotti,
usano
molto
il
CAD3D.
Dopo
aver
modellato
c’è
bisogno
del
PDM
per
la
gestione
dei
dati.
Il
PLM
afferma
che
dobbiamo
mettere
insieme
tutte
le
informazioni
che
gestiscono
il
prodotto.
L’ERP
tratta
il
prodotto
quando
è
fatto,
gestisce
le
risorse
in
maniera
scientifica
ma
a
bocce
ferme,
il
75%
del
costo
del
prodotto
lo
definisci
durante
la
fase
di
progettazione
ma
i
prodotti
sempre
diversi,
i
cicli
di
vita
ridotti
rendono
più
difficile
il
lavoro
del
progettista
che
ha
bisogno
di
più
informazioni
possibili
e
ha
la
necessità
che
queste
siano
istantanee,
riesce
a
reperirle
grazie
all’integrazione
di
un
ambiente
come
la
progettazione,
6
8. [TESINA
DI
APPROFONDIMENTO
SUL
PLM]
a.a.
2010-‐2011
che
è
stato
sempre
da
parte,
i
creativi
sono
sempre
stato
isolati
dalla
vita
aziendale,
con
la
produzione
e
il
marketing.
Anche
per
i
nostri
competitor
i
riferimenti
sono
questi
mercati.
Si
esplorano
i
nuovi
mercati
come
il
fashion,
l’energy,
lifescience,
caratterizzato
da
prodotti
assemblati,
come
la
poltrona
da
dentista
e
prodotti
fatti
di
ingredienti
come
i
medicinali,
quindi
anche
il
mercato
dei
consumer
goods
è
interessato
dal
PLM.
Anche
il
semplice
giocattolo,
ormai
la
richiesta
si
amplia
a
tutti
i
mercati.
I
“rompighiaccio”
sono
sempre
aerospace
e
automotive
anche
perché
hanno
più
soldi
per
lanciarsi
in
nuove
tecnologie.
Quindi
i
sistemi
PLM
sono
utilizzati
principalmente
dall’ambiente
aerospace
e
dall’automotive
che
sono
i
settori
trainanti
delle
nuove
tecnologie,
ma
gli
strumenti
PLM
sono
usati
anche
nel
discrete
manufacturing.”
7
9. [TESINA
DI
APPROFONDIMENTO
SUL
PLM]
a.a.
2010-‐2011
2.1
–
PLM
per
L’Aerospace
La
globalizzazione
ha
avuto
un
fortissimo
impatto
sull’industria
aerospaziale,
provocando
un’enorme
pressione
sugli
operatori
di
settore,
la
contrazione
dei
tempi
di
consegna,
la
riduzione
dei
costi
e
l’introduzione
di
prodotti
sempre
più
complessi.
Le
aziende
sono
diventate
sempre
più
selettive
nella
scelta
dei
fornitori,
che,
se
vogliono
essere
considerati
partner
ideali,
devono
essere
pronti
ad
assumersi
ingenti
responsabilità
all’interno
della
catena
di
approvvigionamento
e
devono
essere
pronti
a
lavorare
in
conformità
con
i
processi
interaziendali
predefiniti
dagli
OEM
(Original
Equipment
Manufactures),
in
modo
che
questi
assegnino
loro
importanti
commesse.
È
necessario
per
i
fornitori
utilizzare
soluzioni
di
qualità
incentrate
su
processi
che
garantiscano
la
realizzazione
di
prodotti
migliori
ed
innovativi
e
facilitino
la
collaborazione
soddisfacendo
il
cliente,
devono
quindi
:
• Scegliere
una
soluzione
concepita
appositamente
per
far
fronte
a
tutte
le
loro
esigenze;
• Investire
in
una
soluzione
scalabile
che
permetta
loro
di
adeguarsi
ai
processi
dei
clienti;
• Migliorare
la
collaborazione
tra
i
team
di
progettazione,
produzione
e
ingegnerizzazione;
• Modificare
i
progetti
rapidamente
mediante
il
riutilizzo
delle
conoscenze.
8
10. [TESINA
DI
APPROFONDIMENTO
SUL
PLM]
a.a.
2010-‐2011
2.2
–
PLM
per
il
Navale
In
questo
momento
le
aziende
che
progettano
e
costruiscono
imbarcazioni
si
trovano
a
fronteggiare
una
serie
di
importanti
sfide
imposte
dall’attuale
situazione
di
mercato.
Infatti,
per
essere
competitive
devono
creare
prodotti
sempre
più
all’avanguardia,
che
rispondano
in
modo
puntuale
a
tutte
le
richieste
dei
propri
clienti,
in
termini
di
prestazioni,
rapporto
qualità/prezzo
riducendo,
nello
stesso
tempo,
i
costi
e
i
tempi
di
consegna.
L’ulteriore
incremento
della
capacità
di
spesa
dei
ceti
abbienti,
l’aumento
dei
viaggi
in
crociera
e
la
crescente
passione
per
il
mare
favoriscono
una
sempre
maggiore
diffusione
della
nautica
ricreativa
e
degli
sport
nautici.
Poco
alla
volta,
i
disegni
hanno
lasciato
spazio
ai
modelli
in
3D,
permettendo
anche
ai
piccoli
costruttori
di
lanciare
vere
e
proprie
linee
di
prodotti
simili
a
quelle
sviluppate
dall’industria
automobilistica.
Passare
dal
tecnigrafo
al
modello
3D
assicura
all’industria
nautica
un
ritorno
sull’investimento
pressoché
immediato.
Sviluppando
tutto
il
progetto
come
un
mock-‐up
digitale
3D
multidisciplinare
che
comprende
la
struttura
dello
scafo,
gli
impianti
idraulici
ed
elettrici
e
le
attrezzature
meccaniche,
i
progettisti
hanno
fin
dalle
prime
fasi
del
loro
lavoro
la
sicurezza
che
le
imbarcazioni
potranno
essere
costruite
correttamente
al
primo
tentativo.
Inoltre,
grazie
alle
soluzioni
di
analisi
e
di
Digital
Manufacturing
all’avanguardia,
si
possono
studiare
in
anticipo
le
condizioni
operative
e
le
sequenze
di
produzione
per
garantire
che
il
prodotto
finale
possa
essere
costruito
al
meglio.
9
11. [TESINA
DI
APPROFONDIMENTO
SUL
PLM]
a.a.
2010-‐2011
Benefici:
• Disponibilità
di
una
piattaforma
integrata
epr
lo
sviluppo
del
prodotto
che
agevola
la
possibilità
di
lavorare
in
parallelo
e
la
collaborazione
tra
le
risorse
addette
allo
sviluppo
del
nuovo
prodotto;
• Progettare
e
analizzare
dati
3D
multidisciplinari
con
un
unico
mock-‐
up
digitale
per
garantire
che
l’imbarcazione
venga
costruita
correttamente;
• Avere
il
massimo
anticipo
possibile
nella
fase
di
progettazione
(addirittura
prima
di
presentare
un’offerta
per
un
progetto)
per
garantire
il
rispetto
del
budget
stabilito:
• Maggiore
visibilità
del
progetto
per
tutti
i
soggetti
coinvolti
(inclusi
i
clienti)
;
• Garantire
il
riutilizzo
degli
elementi
progettuali,
della
conoscenza
e
delle
best
practice
tra
un
progetto
e
l’altro;
• Gestire
il
lavoro
interdipendente
di
numerosi
consulenti
e
degli
addetti
al
cantiere
navale;
• Fornire
prodotti
innovativi
in
minor
tempo.
10
12. [TESINA
DI
APPROFONDIMENTO
SUL
PLM]
a.a.
2010-‐2011
2.3
–
PLM
per
l’Industrial
Machinery
La
produzione
di
macchinari
industriali
richiede
un’estrema
specializzazione
e
presuppone
spesso
la
progettazione
personalizzata
di
macchine
estremamente
complesse.
Ciò
comporta
cicli
lunghi
e
la
difficoltà
nel
valutare
i
costi.
Per
far
sì
che
un’azienda
in
tale
settore
raggiunga
gli
obiettivi
prefissati
deve:
• Essere
in
grado
di
trarre
vantaggio
dai
progetti
precedenti
mediante
il
riutilizzo
delle
conoscenze
aziendali;
• Avere
a
disposizione
moduli
completi
e
intelligenti
che
selezionino
e
adottino
componenti
standard
adeguate;
• Valutare
i
costi
accuratamente
basandosi
sull’esperienza
dei
progetti
precedenti;
• Incorporare
le
nuove
norme
relative
agli
standard
industriali;
• Ridurre
i
tempi
di
ciclo
per
i
built-‐to-‐order
per
poter
effettuare
modifiche
anche
all’ultimo
minuto;
• Inserire
i
dati
di
produzione
e
manutenzione
in
un
database
di
facile
accesso
e
utilizzo.
La
globalizzazione
e
i
cicli
di
vita
del
prodotto,
sempre
più
brevi
sono
gli
elementi
chiave
che
spingono
all’adozione
di
una
soluzione
PLM
facile
da
usare,
che
consenta
di
battere
la
concorrenza.
La
prima
tappa
per
abbreviare
i
tempi
di
ciclo
è
smettere
di
progettare
partendo
da
uno
schizzo.
Un
sistema
di
progettazione
3D
integrato
permette
di
riutilizzare
le
conoscenze
acquisite
attraverso
i
progetti
precedenti.
11
13. [TESINA
DI
APPROFONDIMENTO
SUL
PLM]
a.a.
2010-‐2011
Con
l’aiuto
di
un
database
intelligente
c’è
la
possibilità
di
gestire
i
vari
progetti
in
un
unico
ambiente
e
inserire
gli
standard,
le
specifiche
e
le
normative
aziendali
ed
internazionali
riducendo
gli
errori.
È
inoltre
possibile
simulare
direttamente
ciò
che
viene
progettato
nello
stesso
ambiente
d’uso
definendo
rapidamente
i
prototipi
virtuali
per
analizzare
il
comportamento
dell’assieme
completo
in
movimento
o
riutilizzando
i
risultati
di
studi
precedenti.
Le
fasi
di
progettazione
e
di
formulazione
dell’offerta
possono
essere
ottimizzate
in
quanto
i
progettisti
sono
ormai
in
grado
di
realizzare
il
progetto
migliore
in
maniera
rapida,
riutilizzando
elementi
che
provengono,
dal
50
al
70%
da
lavori
precedenti.
Ciò
permette
loro
di
concentrarsi
di
più
sull’innovazione
e
sulle
esigenze
specifiche
dei
clienti.
Le
aziende
potranno:
Soluzioni:
Ridurre
il
Time
to
Market
Capitalizzare
il
know
how
Simulare
i
prodotti
fin
dall’inizio,
sviluppare
parti
standard,
eseguire
facilmente
modifiche.
Collaborare
Avere
a
disposizione
e
condividere
dati
sempre
aggiornati
ed
omogenei
in
sicurezza
Innovare
Lanciare
costantemente
nuovi
prodotti
sul
mercato
Capitalizzare
l’Esperienza
Facile
accesso
ai
dati
a
tutti
i
professionisti,
integrare
gli
standard
aziendali
e
condividere
in
sicurezza
12
14. [TESINA
DI
APPROFONDIMENTO
SUL
PLM]
a.a.
2010-‐2011
3- Quali
sono
e
cosa
si
aspetta
dalle
nuove
frontiere
del
PLM?
“Si
parla
ultimamente
di
PLM
2.0
come
nuova
frontiera.
Ma
anche
qui
la
definizione
abbraccia
una
serie
di
tematiche.
Se
un’azienda
fornitrice
di
un
qualsiasi
prodotto,
ricevesse
un
feed-‐back
istantaneo
dai
suoi
clienti
(lifelike
experience)
come
per
esempio
“il
cellulare
non
entra
bene
nel
taschino,
è
scivoloso
e
altro
ancora…”
essa
riuscirebbe
a
migliorare
il
suo
prodotto
in
un
intervallo
temporale
sempre
più
limitato.
D’altro
lato,
per
2.0
s’intende
la
possibilità
di
simulare
il
comportamento
in
un
ambiente
virtuale,
come
per
esempio
testare
operazioni
di
manutenzione
in
un
impianto
petrolifero
con
la
realtà
virtuale
immersiva.
Una
persona
si
mette
gli
occhiali
e
i
guanti
ed
“entra”
nel
simulatore
per
testare
in
prima
persona.
Sembravano
mondi
separati
ma
la
sono
stati
portati
all’interno
della
progettazione
del
prodotto.
La
Dassault
sta
lavorando
su
2
progetti
decisamente
innovativi:
uno
riguarda
la
simulazione
delle
piramidi
di
Giza,
l’altro
fa
riferimento
alla
possibilità
di
simulare
i
comportamenti
degli
l’iceberg
in
mare
aperto.
I
campi
di
applicazione
quindi
cambiano
in
maniera
esponenziale,
la
fantasia
non
pone
dei
limiti
insomma.
Come
per
il
web
2.0
si
intende
genericamente
uno
stato
di
evoluzione
di
internet,
per
PLM
2.0
si
fa
riferimento
a
un
generico
stato
di
evoluzione
del
PLM.”
13
15. [TESINA
DI
APPROFONDIMENTO
SUL
PLM]
a.a.
2010-‐2011
3.1-
PLM
2.0
“Nessuno
di
noi
è
intelligente
come
tutti
noi
insieme,
collaborare
per
sfruttare
al
meglio
la
conoscenza
di
tutti
è
la
chiave
per
l’innovazione
e
il
progresso.”
(Dassault
System,
2010)
Il
PLM
tradizionale
viene
trasformato
per
consentire
alle
comunità
di
progettisti,
analisti,
specialisti
in
tema
di
produzione
di
sfruttare
le
loro
capacità
e
la
loro
creatività
all’interno
di
un
ambiente
3D
collaborativo
con
gli
stessi
consumatori
in
tempo
reale.
Un
altro
aspetto
chiave
del
PLM
2.0,
è
la
Social
Innovation
che
permette
di
collegare
i
singoli
individui
e
le
comunità
a
contenuti,
processi
aziendali
e
servizi
in
campo
professionale.
Secondo
uno
studio
della
società
di
consulenze
CIMdata
condotto
nel
2010
un’azienda
manifatturiera
ha
ottenuto
una
riduzione
dei
costi
del
50%
grazie
all’introduzione
di
un
sistema
PLM
di
ultima
generazione.
In
un’intervista
rilasciata
da
Ken
Amann,
direttore
della
ricerca
della
società
di
consulenza
sul
PLM
CIMdata,
uno
dei
valori
chiave
del
PLM
2.0
è
la
capacità
di
far
lavorare
contemporaneamente
più
persone
sulle
stesse
informazioni,
senza
alcuna
duplicazione
che
produrrebbe
molteplici
varianti
di
quelle
stesse
informazioni.
L’impatto
che
avrà
sulle
aziende
l’adozione
di
un
sistema
PLM
2.0
è
una
riduzione
degli
addetti
e
dei
costi
di
supporto
e
assistenza
necessari
per
creare
e
gestire
l’ambiente
di
lavoro,
e
al
tempo
stesso
migliorare
e
ottimizzare
l’impiego
delle
proprie
conoscenze
e
risorse
più
preziose.
14
16. [TESINA
DI
APPROFONDIMENTO
SUL
PLM]
a.a.
2010-‐2011
Tra
le
aziende
venditrici
di
sistemi
PLM
può
fare
la
differenza
creare
gruppi
dedicati
per
testare
un
prodotto
all’interno
di
un
ambiente
virtuale,
raccogliendo
contributi
e
suggerimenti
utili
per
definirne
le
caratteristiche
di
progettazione.
L’approccio
partecipativo
allo
sviluppo
di
prodotti
on-‐line
del
PLM
2.0
crea
un
mondo
in
cui
diverse
comunità
di
esperti
in
materie
specifiche
(dai
progettisti
agli
analisti,
dai
tecnici
di
produzione
ai
consumatori)
possono
collaborare
on-‐line,
lavorare
insieme,
condividere
conoscenze,
sfruttare
talenti
e
favorire
l’innovazione
nell’ambito
dello
sviluppo
di
nuovi
prodotti.
La
nuova
generazione
di
tecnologie
offre
l’accesso
on-‐line
a
un
database
centrale,
eliminando
gran
parte
dei
trasferimenti
di
dati,
e
i
relativi
tempi,
e
consentendo
a
più
persone
di
accedere
simultaneamente
alle
stesse
informazioni
grazie
al
data
base
unico
che
funge
da
“ponte”
fra
gli
applicativi
di
modellazione
3D
in
ambito
ingegneristico
(CAD
3D)
e
i
processi
aziendali
di
collaborazione,
coprendo
tutto
il
ciclo
di
vita
del
prodotto.
La
partecipazione
dei
clienti
nel
processo
di
progettazione
causa
alle
aziende
un
risparmio
in
tempo
e
denaro
fornendo
prodotti
che
sono
stati
progettati
in
base
alle
specifiche
dei
consumatori
stessi.
Potendo
interagire
con
i
prodotti
nella
fase
di
progettazione
e
presentare
richieste
e
suggerimenti,
i
consumatori
diventano
parte
integrante
del
team
di
sviluppo,
spingendo
alle
stelle
la
percentuale
di
lanci
di
prodotto
coronati
dal
successo.
15
17. [TESINA
DI
APPROFONDIMENTO
SUL
PLM]
a.a.
2010-‐2011
3.2-
CAD
3D
&
Cloud
Computing:
un’utopia?
La
tematica
del
cloud
computing,
ormai
ampiamente
in
voga,
ci
ha
portato
a
pensare
a
quali
possano
essere
i
rapporti
tra
gli
sviluppi
del
cloud
computing
parallelamente
a
quelli
del
PLM
2.0.
Per
quanto
riguarda
però
le
applicazioni
legate
alla
progettazione,
caratterizzate
da
una
grafica
interattiva
e
da
una
mole
elevata
di
dati,
sembrano
restare
ancora
molti
dubbi
e
aspetti
da
risolvere.
Per
il
momento,
pare
che
i
maggiori
vantaggi
offerti
dalla
tecnologia
cloud
siano
soprattutto
legati
alla
collaborazione
e
alla
condivisione
dei
dati.
Un
altro
potenziale
beneficio
potrebbe
riguardare
presto
le
applicazioni
server
basate
su
processori
come,
ad
esempio,
i
solutori
a
elementi
finiti
che
supportano
l'elaborazione
parallela.
È
importante
ricordare
che
il
principale
scopo
di
qualsiasi
architettura
hardware
consiste
nel
migliorare
la
produttività.
In
questo
momento,
i
vantaggi
produttivi
apportati
da
strumenti
di
progettazione,
come
il
CAD,
basati
“sulla
nuvola”
non
sono
ancora
ben
definiti.
16
18. [TESINA
DI
APPROFONDIMENTO
SUL
PLM]
a.a.
2010-‐2011
3.3-
Siemens
and
Microsoft:
Il
PLM
in
ambiente
Cloud
Siemens
PLM
Software,
business
unit
di
Siemens
Industry
Automation
Division
e
leader
nella
fornitura
di
software
e
servizi
per
la
gestione
del
ciclo
di
vita
dei
prodotti
(PLM),
lavora
su
un
progetto
congiunto
con
Microsoft
Corporation
per
creare
la
prima
soluzione
di
cloud
computing
per
la
gestione
della
qualità
nel
settore
PLM.
La
soluzione
utilizzerà
i
servizi
di
cloud
computing
della
piattaforma
Microsoft
Windows
Azure™
per
far
girare
in
maniera
sicura
l’applicativo
Dimensional
Planning
and
Validation
(DPV)
di
Siemens
PLM
Software,
dimostrando
come
il
cloud
computing
possa
garantire
l’accesso
e
l’utilizzo
a
condizioni
economicamente
vantaggiose
di
applicativi
per
la
gestione
della
qualità,
secondo
l’effettivo
fabbisogno.
Questo
progetto
è
stato
studiato
per
dimostrare
come
il
cloud
computing
possa
essere
abbinato
con
successo
al
PLM
per
generare
valore
per
l’industria
manifatturiera.
Secondo
Miscrosoft
lo
sviluppo
di
soluzioni
di
cloud
computing
avanzate
è
una
parte
importante
del
loro
impegno
per
garantire
che
i
suoi
clienti
aziendali
ottengano
il
massimo
valore
dai
loro
investimenti
IT.
DPV
–
parte
integrante
della
suite
software
Tecnomatix
di
soluzioni
per
il
digital
manufacturing,
è
il
primo
sistema
basato
su
PLM
per
la
gestione
della
qualità
“a
ciclo
chiuso”
con
funzioni
di
raccolta,
gestione,
analisi
e
17
19. [TESINA
DI
APPROFONDIMENTO
SUL
PLM]
a.a.
2010-‐2011
reportistica
dei
dati
di
rilevamento
e
misurazione
della
qualità,
collegati
direttamente
ai
risultati
di
produzione
in
tempo
reale.
Tecnomatix
DPV
sfrutta
il
software
Teamcenter,
il
sistema
PLM
più
diffuso
a
livello
mondiale,
che
consente
di
integrare
le
informazioni
di
produzione
“as-‐built”,
abbinate
ai
dati
di
qualità
della
produzione
in
tempo
reale,
nello
stesso
ambiente
utilizzato
per
gestire
i
dati
di
prodotti,
processo
e
produzione.
Alcune
organizzazioni,
ad
esempio
siti
produttivi
remoti
o
fornitori
esterni,
pur
non
avendo
bisogno
di
un’infrastruttura
completa
di
risorse
PLM,
potrebbero
comunque
trarre
beneficio
da
questo
tipo
di
tecnologia
avanzata
per
la
gestione
della
qualità.
Partendo
da
una
partnership
consolidata,
Siemens
PLM
Software
e
Microsoft
hanno
unito
le
forze
per
creare
un
ambiente
nel
quale
Tecnomatix
DPV
e
Teamcenter
opereranno
“in
the
cloud”
con
il
sistema
operativo
per
servizi
cloud
Windows
Azure,
utilizzando
il
database
relazionale
SQL
Azure.
In
questo
modo
potranno
testare
e
proporre
scenari
nei
quali
questa
soluzione
per
la
gestione
della
qualità
basata
sul
PLM
possa
essere
sfruttata
in
tutta
la
sua
potenza
e
flessibilità
senza
bisogno
di
un
sistema
IT
aziendale
completo.
Una
volta
validati,
i
risultati
favoriranno
una
grande
diffusione
delle
soluzioni
PLM
per
la
gestione
della
qualità
e
aumenteranno
le
opzioni
disponibili
per
l’implementazione
attraverso
un
ambiente
on-‐demand.
18
20. [TESINA
DI
APPROFONDIMENTO
SUL
PLM]
a.a.
2010-‐2011
Utilizzando
la
piattaforma
Windows
Azure
per
gestire
la
potenza
del
cloud
computing,
le
organizzazioni
avranno
la
possibilità
di
ridurre
drasticamente
i
costi
dell’infrastruttura
e
dell’assistenza.
Oltre
al
progetto
DPV-‐Azure,
Siemens
PLM
Software
è
impegnata
con
Microsoft
in
molte
altre
iniziative
mirate
allo
sfruttamento
efficace
del
cloud
computing.
Ad
esempio
l’attività
collaborativa
di
sviluppo
prodotto
in
ambiente
cloud
basata
sull’utilizzo
della
piattaforma
Windows
Azure
per
la
condivisione
sicura
e
automatica
dei
dati
di
prodotto
3D
nei
formati
JT
e
PLM
XML,
fra
un
costruttore
di
macchine
e
impianti
(OEM)
e
i
suoi
fornitori.
Siemens
PLM
Software
è
stata
la
prima
aziende
del
settore
a
supportare
SharePoint
e
a
proporre
soluzioni
di
cloud
computing
sulla
piattaforma
Windows
Azure.
19
21. [TESINA
DI
APPROFONDIMENTO
SUL
PLM]
a.a.
2010-‐2011
3.4-
Modellatori
CAD
3D
su
i-pad
e
tablet
Crediamo
che
le
domande
più
giuste
da
porsi
siano:
Cambierà
mai
il
modo
di
operare
di
ingegneri
e
progettisti?
Riusciranno
a
svolgere
la
loro
attività
lontani
dalla
postazione
di
lavoro,
magari
in
giro
per
l’officina
o
su
un
cantiere?
Pensiamo
che
i
dispositivi
palmari
e
tablet
verranno
senz’altro
utilizzati,
ma
solo
per
effettuare
delle
revisioni
e
apportare
alcune
modifiche
al
progetto.
Tuttavia,
crediamo
che
la
maggior
parte
del
lavoro
di
ingegneria
e
progettazione
continuerà
a
essere
svolta
seduti
alla
scrivania.
Gli
utenti
CAD
infatti
continuano
a
chiedere
display
più
grandi,
una
visualizzazione
più
rapida
dei
dati
nonché
uno
schermo
maggiore
per
la
visualizzazione
grafica.
Durante
la
fase
di
documentazione
siamo
venuti
a
sapere
che
l’ultimo
release
di
Solid
Edge
offrirà
nuove
funzionalità,
basate
sulla
tecnologia
sincrona
(Synchronous
Technology),
che
accelerano
notevolmente
la
creazione
di
modelli,
semplificano
le
revisioni
e
agevolano
l'importazione
e
il
riutilizzo
di
dati
CAD
di
terze
parti.
Siemens
PLM
Software
ha
esteso
la
Synchronous
Technology
a
tutti
gli
aspetti
del
prodotto.
Oltre
al
supporto
per
la
modellazione
di
parti
e
la
progettazione
di
lamiere,
già
disponibile
nelle
versioni
precedenti,
i
modelli
sincroni
possono
ora
essere
utilizzati
direttamente
con
tutti
gli
applicativi
di
progettazione,
ad
esempio
tubazioni,
telai,
cablaggi
e
assiemi.
20
22. [TESINA
DI
APPROFONDIMENTO
SUL
PLM]
a.a.
2010-‐2011
Un’altra
novità
è
l’associatività
fra
le
parti
che
permette
di
definire
e
modificare
l’intento
progettuale
prima,
durante
e
dopo
la
progettazione
di
un
assieme.
4-‐Quanto
influisce
l’inerzia
al
cambiamento
in
un
progetto
PLM?
“È
una
delle
principali
difficoltà
per
ogni
tipo
di
progetto,
incluso
quello
di
introduzione
di
un
sistema
PLM.
La
componete
umana
è
sempre
stata
importantissima,
se
trovi
qualcuno
che
crede
in
una
cosa,
è
difficile
che
il
suo
capo
lo
fermi
e
gli
dica
no,
gli
permette
di
provare
per
vedere
se
dà
dei
risultati.
Il
problema
è
creare
le
condizioni
per
cui
ci
sia
entusiasmo
al
cambiamento:
se
una
risorsa
è
piena
fino
al
collo
di
lavoro
è
difficile
che
sia
molto
ricettiva.
Quando
andrete
a
lavorare
in
azienda
potrai
sperimentare
che
il
tuo
capo
non
ti
negherà
la
possibilità
di
introdurre
una
novità.
Nelle
organizzazioni
non
c’è
il
PLM
manager,
c’è
a
volte
il
CAD
manager
o
al
massimo
l’Innovation
manager
magari
ad
interim,
che
ha
in
un
anno
un
paio
di
progetti.
Anche
in
aziende
più
piccole
si
vedono
questi
Innovation
manager,
ci
sono
delle
aziende
che
fanno
dell’innovazione
il
loro
cavallo
di
battaglia,
oggi
tutti
copiano
ma
se
arrivi
primo
il
mercato
ti
riconosce
un
valore
in
più
e
21
23. [TESINA
DI
APPROFONDIMENTO
SUL
PLM]
a.a.
2010-‐2011
quindi
un
premium
price.
Poi
se
fai
le
maniglie
ti
copiano
subito
se
fai
un
aereo
ci
mettono
6
mesi.
I
contatti
con
le
aziende
sono
cambiati
una
volta
era
il
direttore
tecnico
ora
tante
organizzazioni
hanno
la
figura
dell’Innovation
Manager.
Si
arriva
a
un
punto
in
cui
i
miglioramenti
in
ogni
funzione
sono
infinitesimali,
l’unico
miglioramento
è
ragionare
collettivamente
per
migliorare
insieme”.
4.1-
La
figura
dell’Innovation
Manager
l’Innovation
manager
identifica
coloro
che,
all’interno
dell’azienda
o
in
posizione
consulenziale,
contribuiscono
all’identificazione
delle
esigenze
di
innovazione
e
allo
sviluppo
e
implementazione
dei
processi
di
introduzione
di
nuovi
prodotti/processi
o
nuove
formule
organizzative.
Una
figura
che
affianca
la
direzione
nella
messa
a
punto,
nella
gestione
complessiva
e
nel
coordinamento
del
processo
d’innovazione
e
che
supporta
tuta
l’organizzazione
nell’individuazione
e
realizzazione
delle
diversi
fasi
di
attuazione
del
processo
d’innovazione.
La
figura
dell’Innovation
manager
è
una
tipica
figura
di
staff
in
quanto
possiede
competenze
di
tipo
trasversale,
che
gli
permettono,
cogliendo
i
segnali
deboli
ed
anticipativi
che
provengono
dall’esterno
(mercato,
tecnologia,
società,
economia)
o
dall’interno
dell’organizzazione,
di
individuare
e
di
accompagnare
l’implementazione
di
combinazioni
nuove
dei
fattori
produttivi,
di
nuovi
prodotti/servizi
o
di
soluzioni
organizzative
che
consentono
di
realizzare
un
vantaggio
competitivo.
22
24. [TESINA
DI
APPROFONDIMENTO
SUL
PLM]
a.a.
2010-‐2011
L’Innovation
manager
normalmente
possiede
almeno
cinque
anni
di
esperienza
lavorativa
all’interno
di
imprese,
per
le
persone
con
esperienza
minore
la
denominazione
innovation
manager
viene
accompagnata
dal
titolo
“junior”.
Si
occupa
di:
-‐
lavorare
in
“team”,
spesso
interdisciplinari,
di
sviluppo
di
nuovi
prodotti/servizi;
-‐
svolgere
attività
di
progettazione
di
prodotti/servizi
e
dei
relativi
processi;
-‐
svolgere
attività
inerenti
all’innovazione.
Una
ricerca
della
SDA
bocconi
evidenzia
come
questo
nuovo
ruolo
richieda
forti
investimenti
nella
creazione
di
percorsi
di
sviluppo
professionale
e
formativi
adeguati.
La
figura
deve
possedere
un
mix
di
competenze
tecnologiche,
strategiche,
di
marketing,
di
business
e
manageriali
e
può
avere
origine
dall’ampliamento
delle
responsabilità
del
chief
information
officer
nelle
imprese
in
cui
l’enfasi
maggiore
dei
processi
innovativi
è
posta
sull’infrastruttura
informativa;
dei
chief
technology
officer
quando
il
fattore
critico
competitivo
risiede
nello
sfruttamento
delle
competenze
tecnologiche
e
nei
risultati
derivanti
dalla
funzione
Ricerca
&
Sviluppo;
dei
ruoli
di
relazione
con
i
clienti
quando
si
vuole
che,
attraverso
l’impiego
di
nuove
tecnologie
di
comunicazione
e
connessine
con
il
mercato
l’azienda
possa
acquisire
migliori
informazioni
per
orientare
le
proprie
scelte
innovative
e
possa
rafforzare
il
brand
aziendale.
23
25. [TESINA
DI
APPROFONDIMENTO
SUL
PLM]
a.a.
2010-‐2011
4.2-
Come
cambiano
le
realtà
aziendali
e
le
figure
professionali
Ingegneri
e
designer
sono
chiamati
a
creare
di
più,
velocemente
e
con
maggiore
qualità.
Questi
a
loro
volta
chiedono
ai
vendor
di
offrire
soluzioni
(CAD,
CAM,
CAE
e
PDM)
migliori.
Ingegneri
e
designer
devono
affidarsi
a
una
nuova
modalità
di
lavoro
che
consenta
loro
di
stare
al
passo
con
la
domanda.
La
tecnologia
sincrona
è
stata
sviluppata
in
quest’ottica
in
quanto
combina
la
precisione
e
il
controllo
della
progettazione
basata
su
feature
con
la
velocità
e
la
flessibilità
della
modellazione
esplicita.
Ciò
si
traduce
per
gli
ingegneri
in
una
riduzione
delle
tempistiche
di
progettazione
prodotti,
inserimento
modifiche
e
rimodellamento
dati
importati
o
dei
clienti
per
nuovi
utilizzi.
La
nuova
release
di
Solid
Edge
di
Siemens
presenta
la
nuova
funzionalità
per
l’integrazione
di
disegni
2D
in
modelli
3D
esistenti
per
l’aumento
della
produttività.
Le
quote
di
produzione
sui
disegni
2D
possono
essere
trasferite
automaticamente
al
corrispondente
modello
3D
importato.
Le
quote
3D
ottenute
possono
essere
immediatamente
cambiate,
modificando
il
modello
3D
importato
grazie
alla
tecnologia
sincrona.
24
26. [TESINA
DI
APPROFONDIMENTO
SUL
PLM]
a.a.
2010-‐2011
Il
lavoro
viene
velocizzato
dagli
strumenti
di
semplificazione
dei
modelli
e
dalle
funzionalità
avanzate
di
visualizzazione
che
consentono
di
vedere
all'interno
del
modello.
Eventuali
interventi
possono
essere
effettuati
in
modalità
sincrona
o
tradizionale.
Solid
Edge
permette
di
validare
parti
e
assiemi
nelle
fasi
iniziali
del
processo
di
sviluppo
dei
prodotti,
accelerando
il
time-‐to-‐market
e
riducendo
i
costi
di
prototipazione
fisica.
25
27. [TESINA
DI
APPROFONDIMENTO
SUL
PLM]
a.a.
2010-‐2011
5- I
benefici
del
PLM
sono
chiari,
il
problema
è
monitorarli,
quali
indicatori
di
prestazione
(KPI)
utilizzate,
avete
un
cruscotto
standard?
“Prima
era
più
facile
c’erano
delle
matrici
sul
CAD
a
seconda
del
numero
di
utenti
che
intendi
impiegare,
con
cui
si
poteva
dimostrare
il
risparmio
di
3
o
4
5
anni
uomo,
oggi
non
è
più
possibile,
ci
sono
dei
parametri
più
qualitativi,
quando
ci
troviamo
di
fronte
al
cliente
nella
migliore
delle
ipotesi,
cioè
quando
il
cliente
è
ricettivo
ed
entusiasta
devi
lavorare
con
lui
a
creare
il
business
case
e
personalizzare,
è
difficile
dimostrare
prima,
si
fa
col
senno
di
poi,
devi
unire
i
parametri
qualitativi
a
quelli
quantitativi,
è
l’aspetto
più
critico,
più
difficile
a
volte
se
è
una
cosa
innovativa
non
hai
esperienza
pregressa,
è
importante
la
predisposizione
delle
persone.
Con
un
management
propositivo
si
lavora
bene,
ma
spesso
l’ambiente
è
più
ostico,
con
condizioni
al
contorno
sfavorevoli,
con
mercato
depresso,
in
questi
casi
con
tutta
la
buona
volontà
che
ci
puoi
mettere
gli
investimenti
si
restringono
anche
se
in
teoria
è
proprio
in
questi
periodi
che
bisognerebbe
investire
per
uscire
dal
guado.
Ho
seguito,
per
esempio,
Maschio,
produttore
di
macchine
agricole.
I
prodotti
che
propone
sono
innovati
per
diversi
mercati
ma
il
mercato
africano
non
può
permettersi
una
mietitrebbiatrice
al
prezzo
del
mercato
europeo,
sono
arrivati
a
dimezzare
i
tempi
di
sviluppo
in
modo
tale
da
uscire
all’inizio
di
ogni
anno
di
mietitura
con
una
nuova
macchina.
26
28. [TESINA
DI
APPROFONDIMENTO
SUL
PLM]
a.a.
2010-‐2011
Oggi
il
trattore
è
diventato
una
commodity
e
i
criteri
di
scelta
al
momento
dell’acquisto
sono
gli
optional:
la
radio,
il
colore,
il
riscaldamento,
l’aria
condizionata,
quindi
criteri
sono
cambiati
nella
scelta
dei
prodotti.
Per
quanto
riguarda
gli
indicatori,
abbiamo
una
struttura
di
servizi
che
possiede
già
dei
casi
di
studio,
i
quali
personalizzati
di
volta
in
volta,
si
adattano
al
caso
specifico.
Esistono
dei
parametri
e
degli
indicatori
standard
ma,
in
un
progetto
PLM,
soprattutto
se
di
grandi
dimensioni,
si
effettua
uno
studio
consulenziale
presso
il
cliente,
valutando
il
singolo
caso.
Una
volta
era
più
facile
vendere
un
software
CAD,
anche
se
costava
tanto,
ora
un
software
che
costa
molto
meno
bisogna
giustificarlo
al
cliente.
Si
fanno
interviste
che
durano
anche
di
2,
4
settimane
per
recuperare
dati
e
prevedere
un
risultato
attendibile.
Un
nostro
collega
che
ha
lavorato
per
l’implementazione
della
piattaforma
v6
in
Augusta
S.p.A,
è
rimasto
diversi
mesi
negli
uffici
del
cliente
per
studiare
assieme
la
soluzione
migliore.
Questo
succede
se
uno
strumento
deve
essere
usato
da
migliaia
di
persone,
casi
in
cui
i
costi
di
educational
non
sono
indifferenti.”
27
29. [TESINA
DI
APPROFONDIMENTO
SUL
PLM]
a.a.
2010-‐2011
6-‐In
cosa
consiste
esattamente
la
piattaforma
integrata
V6
di
Dassault
Systemes?
“E’
una
piattaforma
scalabile
unica,
aperta
e
basata
sul
Web.
Offre
funzionalità
specifiche
che
favoriscono
la
collaborazione
e
l'accessibilità
dell'IP
(Intellectual
Property).
Introduce
nuove
soluzioni
per
settori
industriali
specifici
che
automatizzano
processi
e
attività,
liberando
risorse
e
tempo
prezioso
per
dedicarsi
all'innovazione
creativa.
Offre
ad
esempio
il
supporto
completo
dei
processi
di
fissaggio
nel
settore
automobilistico
e
aerospaziale,
con
una
soluzione
pienamente
integrata
che
abbraccia
tutti
i
comparti
del
PLM
e
rappresenta
una
novità
assoluta
in
ambito
industriale.
Grazie
alla
gestione
di
programmi
interdisciplinari,
gli
utenti
di
CATIA
e
DELMIA
possono
ora
accedere
direttamente
alle
attività
di
progetto
loro
assegnate
direttamente
dai
rispettivi
ambienti
di
lavoro.
La
nuova
funzione
DELMIA
Manufactured
Product
Planning
sfrutta
la
piattaforma
integrata
della
V6
per
sviluppare
l’intero
processo
dalla
definizione
del
prodotto
in
termini
di
progettazione
alla
definizione
della
versione
effettivamente
realizzata.
28
30. [TESINA
DI
APPROFONDIMENTO
SUL
PLM]
a.a.
2010-‐2011
In
sostanza
consiste
in
un
unico
database
attraverso
il
quale
si
possono
gestire
informazioni
sotto
qualsiasi
formato
(CATIA,
ENOVIA,
SOLID
WORKS,
SIMULIA,
DELMIA)
e
tutto
viene
gestito
univocamente.
I
clienti
sono
favorevoli
alla
piattaforma
completa
o
si
accontentano
piuttosto
di
pacchetti
singoli?
“Ovviamente
nella
maggior
parte
dei
casi
i
clienti,
come
qualsiasi
azienda,
lavorano
per
budget
e
chiedono
solo
alcuni
pacchetti
non
arrivando
alla
piattaforma
completa.
Di
conseguenza
siamo
noi
che
dobbiamo
essere
bravi
a
far
spostare
l’asticella.
È
un
modo
per
rispondere
meglio
alle
esigenze
del
cliente
vendendo
i
singoli
pacchetti.”
29